𝗫𝗫𝗜𝗜 nonnina in trappola!

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«Cosa intendi dire!?»
Connie era sbigottita.

«No, non sto dicendo che Tony abbia parlato con un indovino, né tantomeno che sia dalla parte dei nemici. Intendo solo dire che come già è successo in passato con Miles, magari Stark sa che Vincenza vuole che ci sia un collasso nel multiverso.»

«Sì ma nel caso di Miles c'era una ragione, se quell'omone grande quanto tre armadi voleva tutto ciò.»
Esclamò Jamie, lievemente incupito.

«Beh, anche questo è vero.»

«Quindi Vincenza ha uno scopo. Ma noi ovviamente non sappiamo quale sia.»

Ned fece un cenno con la mano, mentre Stark, dall'altra parte della porta, borbottava qualcosa che non ci era possibile ascoltare.

«Okay, fatto.» Ned sorrise, e anche Tony.

A volte avere dei Nerd in gruppo ripaga. Eccome se ripaga.

«Grazie di...» Feci per dire a Peter B, ma poi riflettei.
«No in realtà non hai fatto nulla. Grazie a te, Ned.» Feci un cenno del capo e passai attraverso la porta con nonchalance.

Gli altri fecero lo stesso.

«Oh no.» Disse d'un tratto Tony, dandosi uno schiaffetto in volto.
«Perché siamo stati così idioti!? Questo non è stato il modo migliore di tornare a casa.»

«Cosa intende dire, Stark?»
«Intendo dire che ora, qualunque mostro del mio universo potrà venire nel vostro, come se nulla fosse.»

«Non si preoccupi per noi, ce la faremo. Del resto, una nonna fossile non è come Ultron.»
«Questo lo dici tu, Lynn.»
«Uh, che paura!»

Sorrisi a Peter B, poi a Ned.
«Ora potremo rivederci quando vogliamo, quindi...viva il multiverso!»
Mi voltai, prendendo con me Jamie e gli altri.

«E comunque...» Esclamai, rivolgendo per un attimo lo sguardo allo Spider-Man originale «Preferisco il mio Mr. Papillon»

Li salutai, e assieme a Jamie, Connie, Peter, Josh e Miles, mi diressi all'esterno dei laboratori.

«Quindi...che stavamo dicendo?»
«Che preferisci me?»
«Zitto Nerd, non è il momento.»

«Stavamo parlando del fatto che se Stark è riuscito a creare un aggeggio come quel bracciale, molto probabilmente sapeva già in passato che una vecchietta come Vincenza avrebbe provato a far collassare il multiverso per scopi malvagi»

«Ciò che dobbiamo capire ora, Connie, è quali sono gli scopi malvagi» Risposi facendo spallucce, mentre tiravo fuori le chiavi di casa.

Ma non ci riuscii.
La serratura era scomparsa. O meglio, era fusa.

Fusa più della zucca vuota di Josh.

Subito dopo, si udì un botto. E no, stavolta non era il mio dizionario di latino. Ero sicura di averlo incatenato tre volte prima di uscire. Stavolta, c'era qualcosa di più serio, forse ancora più serio di una colonia di ragni in camera.

«Oh dio! E se Vincenza sta rubando la Nutella?!»
«Tranquilla sorellina, l'ho finita io»
«Ah, per fortun- Aspetta, cosa?!»

Diedi un calcio alla porta, che forse si sarebbe aperta comunque, dato che la serratura era fusa. Avere una cotta per qualcuno faceva male al cervello.

Ah! Questo spiega perché Josh sia così scemo. Connie deve avergli fatto un brutto effetto.

Quando entrai in salotto, seguita dalla mia Gang di Spider-Man vomita arcobaleno, ora più forte che mai, vi trovai la nonna fossile con un ghigno in volto, accompagnata dall'uomo con l'olfatto di lupo.

Che bell'accoppiata, ribadisco.

«Senti tesoro, la smetti di entrare in casa mia come fosse un Bed & Breakfast? Perché ci tengo che la Nutella rimanga nella dispensa»

«Oh, dici questa?» Vincenza prese il vasetto e lo lanciò lontano.

«Oh, hai oltrepassato il limite, vecchietta dei miei stivali»
Presi lo spara ragnatele dallo zaino, lo misi al polso, e scagliai la ragnatela più lontano che potevo. Mi aggrappai ad essa, e riuscendo a fare il giro del soggiorno attorno alla colonna portante, bloccai Vincenza in un cumulo di ragnatele.

«Wow, veloce ed efficiente»
Disse Peter con ammirazione. Lo ammetto, per poco non caddi come una pera.

«Sì ma aiutatemi, idioti» Sibilai mentre cercavo di trattenere la nonnina che si dimenava.

Connie perlustrò la sua giacca, trovando la busta, la cosa più importante per me, mentre Peter e Miles tennero a bada l'uomo lupo.

D'un tratto sentii un rantolo. Mi voltai. Josh era a terra, le mani sullo stomaco. Non riuscivo a capire se avesse fatto indigestione o stesse davvero male.

E mi odio per non essermi preoccupata subito.

«Josh! Stupido fratello maggiore! Tutto bene?» Gli dissi mentre lui, disteso, cercava di parlare.

«Mi hanno...tirato qualcosa...c-credo. Un...coltello» Josh tolse le mani dallo stomaco, mostrandomi la ferita.
«Avresti potuto urlare, o fare qualcosa che mi facesse comprendere che eri in pericolo»
«Io...non l'ho visto arrivare. Ho solo sentito una fitta...e lui era là»

Jamie ci venne incontro, in maniera piuttosto calma.

«Lasciate fare a me» Tolse il coltello dallo stomaco di Josh, il quale sussultò, e poi vi mise la sua mano sopra.

Pian piano il sangue si prosciugò, e la ferita si richiuse. Per poco non gridai.

«Oh Dio, non l'hai fatto davvero.»
Dissi guardando Jamie.
«Sei un alieno!?»

Jamie scosse la testa.

«Ognuno di noi ha un potere.»

Spazio autrice:

E che non ci voleva il colpo di scena?

Pfff ma per favore, doveva esserci per forza.

Jamie è davvero un'infermiera ora.

Come si risolveranno le cose?
Ma soprattutto, dov'è finito il vasetto di Nutella?

Lo scopriremo nel prossimo capitolo.

Apprezzate la ridicolaggine del titolo.

Alla prossima bbys♡

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