Capitolo 11

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Leggete quello che ho scritto a fine capitolo e andate a vedere il cast ho aggiornato.

«Nonna, che vuoi dire?» chiedo con il cuore in gola.

«Che è tutto vero, io lo so, so che quando parlavi di lui era vero.»

Sbatto gli occhi e regolo il respiro perché per anni sono stata mandata in terapia e per cosa?

«La mamma mi ha mandata in terapia per questo» dico in difficoltà.

Mia nonna è sofferente, glielo leggo negli occhi «Ho cercato di convincerla a non farlo, ma lei ha sempre rinnegato quei racconti da me, ho provato a spiegarle la verità molte volte, ma non mi ha mai dato ascolto, mai.»

Quindi mia madre sa tutto ma non le crede? Siamo in due ad essere pazze ai suoi occhi.

«Devi dirmi tutto» prendo le sue mani e le stringo e così fa lei, insieme per darci, forza, insieme per affrontare una verità che dopo anni merito di sapere.

«Tua madre andrebbe fuori di testa se lo venisse a sapere, non vuole che ti dica nulla»

Sono stanca di questa finta protezione, lei non vuole crederci, ma io sono diventata amica con Dio, con Eros, ho volato con lui, ho dato il mio primo bacio e poche ore fa…forse è meglio non soffermarmi su quello che è accaduto in quello spogliatoio.

«Adesso basta, io ho bisogno di sapere, lui è qui ed io non so che fare»

«Eros, il dio dell’amore, l’ho conosciuto era un ragazzino quando l’ho visto io»

Aspetta cosa? «L’hai conosciuto?»

«Si, devi capire tesoro che quello che sto per dirti ti sconvolgerà e cambierà la tua vita solo se permetterai di cambiarla, tua madre sa la verità ma è rimasta qui.»

Rimasta qui? Qui dove a Londra?

«Ti prego dimmi tutto ora, non ti interromperò promesso.» la prego un ultima volta.

Annuisce a comincia a raccontare.

«Sai che tuo nonno era un aristocratico greco, ecco ti ho mentito, non l’ho conosciuto in una vacanza in Grecia, ad Atene, ma qui a Londra o meglio sull’Olimpo.»

Ah ah certo, questa storia sembra anche meno credibile della mia su Harry.

«Come potete esservi conosciuti sull’Olimpo siete entrambi umani? Gli uomini non possono accedervi.»

«Mi hai interrotta» mi riprende subito, alzo le mani facendo segno di continuare.

«Le nostre famiglie discendono dagli Dei, o meglio noi siamo figli dei cosi detti semidei, il nostro capostipide è Apollo il dio del sole che ha sua volta ha generato un figlio, Troilo, Aristeo, Orfeo, ecco noi discendiamo da dei semidei.»

Beve un sorso di tisana in totale tranquillità mentre io sono qui con il fiato sospeso.

«Quindi noi siamo semidee?»

La nonna ride «No cara, i semidei hanno cominciato ad accoppiarsi sempre con più uomini che a loro volta si accoppiavano con altri uomini, quindi la linea di semidei è andata pian piano scomparendo, per essere preciso hai un quarto di metà di sangue divino. Ma abbiamo una capacità che i semplici uomini non hanno, possiamo vederli, possiamo toccarli e accedere al loro mondo.»

«Sono estremamente confusa che cosa siamo noi?»

«Mezzosangue»

«Siamo in Harry Potter per caso? O loro lo hanno copiato dalla Rowling o anche lei come noi discende da qualche semidio!» dico sarcastica, ma la nonna ride sotto i baffi, cavolo allora è vero?

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