Capitolo 32

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La testa, scoppia.

Sento il mio corpo intorpidito.

Cerco di aprire gli occhi, ma ci riesco dopo diversi tentativi; così pian piano riacquisto la vista e noto qualcosa di celestiale.

Harry, dorme di fianco a me coperto semplicemente da quella veste velata, e guardando la veste improvvisamente ricordo che cosa è accaduto la scorsa notte.

Gli sono saltata addosso, ho detto cose oscene che pensavo per carità ma che non avevo mai espresso apertamente! Non è da me, assolutamente!

Difatti da quello che ricordo che mi ha detto è stata la fonte nel quale ho fatto il bagno a farmi questo.

«Buongiorno bellissima, come ti senti?»

La voce roca e profonda di Harry mi riporta alla realtà.

«Uno schifo, la testa mi scoppia e muoio di vergogna per tutto ciò che ti ho confessato.» mi metto le mani sul viso provocandogli una risata.

Mi sento afferrare per le spalle con un braccio mentre con l’altra mano mi solleva il viso per guardarlo.

Ritrovo i suoi occhi verdi che mi studiano.

«Non c’è nulla di cui vergognarsi, potremo fare tutto quello che vuoi molto presto, per questo mia madre sta cercando una soluzione.»

Poco dopo aver pronunciato il nome di Afrodite lei apparve di fronte a noi in tutta la sua magnificenza, abbagliata dalla luce divina.

Mentre io e suo figlio siamo di fronte a lei seduti su dell’erba nudi.

«Sono arrivata tardi per caso?» domanda puntando il dito contro di noi. «Pensavo che potessi percepire la verginità madre.» ribatte Harry rialzandosi completamente nudo di fronte a me e lei, io mi sento arrossire per la vergogna come un peperone, mentre mi rannicchio contro me stessa per nascondermi, mentre Afrodite non degna il figlio di uno sguardo lo tocca sulla spalla e gli fa apparire una tunica bianca che lascia scoperto il torace, una coroncina d’alloro dorato fra i ricci, dei sandali alla schiava la faretra con l’arco anche esso dorato.

E per tutti gli dei, gli mancano solo le sue ali, ma vederlo dopo anni in questo modo mi fa mancare il respiro.

«Sophia tutto okay?» Davvero me lo chiede?

Afrodite sorride facendomi segno di alzarmi e non posso contraddirla, così mi alzo nuda mentre Harry continua a squadrarmi e lanciandomi sguardi carichi di malizia.

Cerco di ignorarlo concentrandomi sulla Dea di fronte a me.

«Ora tocca a te non possiamo andare in giro nudi dove stiamo andando.»

Si avvicina mettendomi una mano sulla spalla ed improvvisamente anche io vengo avvolta da un fascio di luce e poi da dei vestiti greci.

Una tunica molto corta con dei sandali alla schiava dorati, anche io come Harry fra i capelli mi ritrovo una coroncina d’alloro.

«Ora sì che sembri una semidea.» Afferma soddisfatta.

«Grazie»

«Ringraziami dopo, perché mi servirà visto dove stiamo andando, o meglio da chi.»

«Vuoi dircelo?» chiede suo figlio.

Afrodite inclina la testa e solleva le spalle «No, penso di no, comunque lo capirai non appena arriveremo.» si blocca guardandolo crucciata «A proposito, sai ancora manifestarti, non è mai stato il tuo forte.»

«Nel senso e gli Dei in generale possono palesarsi in qualsiasi luogo vogliano?» chiedo incuriosita.

«Certo, credo che anche tu possa farlo con l’allenamento ovviamente.»

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