Di nuovo tu? [11]

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La scuola è finita, e grazie a qualche aiuto da parte dello zio di Mattia riesco a passare l'anno, mi madre si è fatta sentire per dirmi che ha conosciuto un nuovo tipo, poverino non sa cosa gli tocca.

Sono le sei di mattina, Mattia dorme da ormai qualche ora, fortuna che lui ci riesce, così decido di alzarmi da questo letto che sa di noi, prendo una sigaretta da un pacchetto sul tavolo e me l'accendo al fornello non ho la più pallida idea di dove sia l'accendino, esco e con le cuffiette vado a farmi una passeggiata, che a quest'ora fa ancora un po' fresco e c'è poca gente in giro.

Mattia pov

Mi sveglio con crampi ovunque, la serata di ieri a parte quando sono tornato a casa di Angie è stato un continuo sfasciarsi, mi soffio il naso e sto cazzo di sangue dal naso che torna, prima regola mai pippare l'md, i cazzo di cristalli ti distruggono il naso, cazzo!

Mi faccio una doccia che sennó l'odore di chimico non se ne va più.

Spero che Angie torni presto che star così solo mi prende male.

Squilla il telefono

S:"Hei."
M:"Oi."
S:"Ti ricordi quella promessa che mi avevi fatto?"
M:"Te l'avevo fatta due anni fa, non penso che ora sia più valida visto come ti eri comporta."
S:"Ho bisogno di aiuto."
M:"Tu non sei più problema mio. Hai smesso di esserlo tanto tempo fa."
S:" Ti prego, vediamoci al nostro solito posto tra un quarto d'ora, ti prego non so a chi chiedere aiuto e so che di te posso fidarmi."

Porca puttana finiscono i problemi da una parte iniziano da un'altra.

Prendo gli occhiali da sole e le chiavi della macchina.

Arrivo al posto e lei è già lì, mi siedo di fianco a lei ma abbastanza lontano da non permettergli nessun contatto,
M:" Cosa vuoi ancora da me?"
S:"Guarda che non ti mangio ti puoi avvicinare." Dice indicando lo spazio che ci divide,
M:"Meglio di no Serena,ti conosco."
S:"Paura che ti veda con me?"
M:"Si. Non gli ho raccontato di te, perché poi dovrei parlare anche di altre cose, tipo la comunità.
S:" Ahiii! Già racconti cazzate, porina la farai soffrire come fai con tutte." Si avvicina a me, e con una mano sfiora la mia guancia,
M:"Fatti i cazzi tuoi, e togli sta mano," togliendo la sua mano, mi allontanai, "di cosa hai bisogno?"
S:"Mi hanno sbattuto fuori casa, perché la mia adorabile mammina ha trovato le mie ultime dosi di eroina nel cassetto del comodino, ops."
M:" ultime ahahahah, chi vuoi prende per il culo? Me? Per il fattore casa, puoi andare da me per sta notte per le altre ti arrangi, perché ripeto tu mi hai usato, per i tuoi sporchi comodi, io non dormirò lì, tanto mio padre ti conosce."
S:" Grazie, posso abbracciarti o hai paura che ti stupri? Hahahah"
M:"No."
S:"Quindi non ti manco per niente? Mi stai dicendo questo con sto no? Non ti mancano le giornate passate a fare sesso nel mio vecchio appartamento?"
M:"Era bello solo perché c'era l'ero."

Dopo ciò non parlammo più fino a quando non la portai in casa mia, dove gli lasciai un po' d'erba, delle sigarette e un cambio.
M:"Domani devi sparire, e non esci dalla mia camera se non per andare in bagno o in cucina, scordati la sala!"
S:"Sei sicuro di non voler star con me, qui? Avrei bisogno di qualcuno con cui parlare.."
M:"La promessa non consisteva in questo."

Mentre chiudo la porta di casa mia, mi trovo davanti mio padre, "dentro c'è Serena, dopo sta notte se ne va." Con sguardo severo, "Mattia l'ultima volta che è stata qui, ti ho spedito in comunità, se scopro che ancora utilizzi l'eroina tu sei morto!"
"Io imparo dai miei errori. Vado da Angelica, che non riesco a star troppo tempo con quella là." Dico riferendomi a Serena.
"Al primo danno che fa ti chiamo se non mi rispondi sta volta ti strozzo."
"Ok."

Arrivo a casa di Angie con in mano due pizze e delle birre,  busso alla porta ma non mi apre nessuno, faccio il giro da dietro e scavalco il cancello, e apro la finestra della cucina che Angie lascia aperta in caso succedessero queste situazioni.

L'aspetteró in salotto...

Una Vita BruciataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora