E non sarà di certo l'ultima volta [20]

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Mattia pov

"Ora tutti fuori dobbiamo dare i medicinali e poi deve riposare."
Dice un'infermiera bassa e un po' robusta che era appena entrata nella stanza, "ma non posso rimanere qui tutto il giorno?"
"No, neanche se fosse un familiare, e molto probabilmente lei non lo è neanche, venga sta sera alle sette."
"Così tardi?"
"Dai su che non morite a star lontani qualche ora, ragazzetto su su, via."
Diedi un bacio in fronte ad Angie, "amore torno sta sera, tranquilla." Probabilmente non si sarebbe neanche resa conto troppo che io non c'ero, si vedeva chiaramente che era stanca, quasi gli si chiudevano gli occhi mentre mi salutava con la mano.

Esco dall'ospedale, prendo il telefono e chiamo paski,
"Oh."
"Dimmi Matti."
"Ndo sei?"
"Sono a casa, fra un po' vado alle befane che voglio comprare qualcosa."
"Io so a Rimini, ci si becca lì?"
"A voglia."

20 minuti dopo arriva Paski,
"Oh come va?" Dice allungandosi la mano, gli batto la mano e ci diamo un pugnetto,
"Na merda, Angie è stata ricoverata stamani."
"Che è successo?"
"Gli hanno trovato due tumori..." a dirlo è ancora peggio, mi sento assalire dall'ansia, e sento già gli occhi pieni di lacrime, non riesco neanche a continuare la frase che Paski mi mette una mano sulla spalla, "dai andiamo al parco qua vicino ho un po' di erbetta simpatica."
Lo guardo e annuisco.
Passiamo il pomeriggio a fumare,  e da bravo amico mi tira su con qualche parola di conforto.
Scattano le sette e mi sento il telefono squillare,
"Pronto."
"Amore quando torni?"
"Cazzo sono già le sette?"
"Si...hai mangiato qualcosa? In caso qui darebbero del cibo anche a te ahahahah se ti sbrighi."
"Ok Angie arrivo subito. A dopo"

Chiudo la chiamata,
"Paski grazie per oggi ma devo tornare da lei."
"Tranquillo, e tieni sta bustina che almeno stai un pelino più rilassato."
E mi passa un po' d'erba, "grazie mille davvero, mi dovrò sdebitare appena riesco."
"Ahahah non è la prima volta che sento sta frase."
"E non sarà di certo l'ultima."

10 minuti dopo ero da Angie,
"Ei piccola."
"Ei dado, fra un po' dovrebbero arrivare con la cena, ma mi hanno già detto che a me daranno un brodino schifo, odio già tutto qua dentro."
Mi siedo di fianco a lei nel letto, e teneramente mi dà un bacio sul collo, "be' tesoro il cibo dell'ospedale fa schifo sempre ahahah."
"Non posso darti torto."

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