La lista di cose sbagliate[14]

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Mattia pov

La chiusi tra le mie braccia, "ti prego non lasciarmi più senza te."
"Matti, ti prego mi stai soffocando." Disse ridendo.
La lasciai anche se  contro voglia, "ti devo delle spiegazioni, lo so, ma prima andiamo a prendere da mangiare e due pacchetti di sigarette."
Ci incaminammo verso la pizzeria che fa' angolo con via Mazzini, presi due pizze anche se Angie probabilmente lascierà metà della sua pizza come fa sempre.
Entriamo e ci sediamo sul divano, ma non ce la facevo più a stargli lontano così mi avvicinai a lei misi un braccio dietro alla sua schiena per avvicinarla ancora un po', ma dopo neanche il secondo bacio si allontanò, "Matti tu devi spiegare un paio di cose, non riesco a pensare ad altro..scusa."

Angelica pov

Mi era difficile allontanarlo, mi mancavano le sue mani sul mio corpo che si incastrano così bene, ma ogni volta che cerco di lasciarmi andare mi torna in mente Serena, lui che si faceva di eroina.

"Va bene. È stato non troppo tempo fa, ero innamorato, ero piccolo e nella maggior parte del tempo non sapevo cosa stavo facendo, ho rischiato la galera varie volte per lei e per l'eroina, pensavo di amarla davvero Serena, ma appena mio padre scoprí che facevo uso di eroina mi buttó in comunità, lì iniziai a riprendere un minimo in mano la mia vita, anche se da piccolo adolescente ribelle scappai dalla comunità, mi sentivo come in una pressa quindi l'unica cosa che ritenevo utile era evadere da lì, evadere in senso fisico e non più solo mentale che non mi bastava più, con l'eroina ho smesso tranquilla, dicono tutti che c'è altissima probabilità che io ricominci, ma io di quella roba sono stanco, si ammetto che è una grande figata l'eroina ma credo che tutto quello che ho passato e subito per colpa di quella merda non ne vale la pena...non te ne ho parlato perché me ne vergogno,se ripenso a quei giorni, mi faccio schifo da solo, alla fine l'hai vista una persona eroinomane, Serena lo è ancora...ma se non ti fai aiutare è inutile qualsiasi cosa, anche la comunità stessa."

"C'è altro che mi hai tenuto nascosto?"
"Ogni tanto spaccio. Ma è per dare una mano ad un amico."
"Ah..altro?"

"Non lo so...non ho la lista di cose sbagliate che faccio...lo so sono un disastro ma sto cercando di migliorare...per te!"

"Ok scusa...non urlare..per favore."

Mattia pov

Aveva gli occhi lucidi, aveva paura di me.

Gli presi una mano,"scusa..non volevo urlarti..."

Non riuscivo a sostenere il suo sguardo, specialmente quando ha quegli occhi, quell'espressione preoccupata, abbassi lo sguardo, ma lei con tutta la dolcezza che poteva avere mi prese la testa tra le sue mani, e mi diede un bacio, un semplice candido bacio e mi fece rilassare ogni mio muscolo in tensione, l'abbracciai per poi finire sdraiati sul divano e ci addormentammo abbracciati.

"Buongiorno."
Lei con la sua voce impastata dal sonno, si alzò lasciandomi una carezza sulla guancia,
"Vuoi un po' di caffè?"
"Yes"

Era appoggiata con i gomiti sul bancone della cucina, era in mutande e con una mia felpa addosso che probabilmente mi ha rubato, il suo sguardo ancora assonnato era perso fuori dalla finestra, la presi con forza ai fianchi avvicinandoli al mio inguine, feci scorrere le mie mani dai fianchi ai seni per poi con una sola mano introdurmi tra le sue cosce, sussultó al mio tocco buttando la testa all'indietro, e gli lasciai dei caldi baci sul collo, sussultó di nuovo, si giró per starmi faccia a faccia,  afferrai le sue cosce l'alzai per farla sedere sul bancone, mi misi in ginocchio  e gli strappai le mutandine misi la testa tra le sue gambe, e iniziai ad assaporarla, la sentivo ansimare, smisi mi alzai in piedi, l'osservai meglio, aveva le guance rosse e il fiatone, gli tolsi anche la felpa, e glielo infilai tutto, continuammo a fare l'amore per altri dieci minuti il tempo in cui ci ricordammo della moca sul fornello.

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