Il mostro.

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-Svegliati.-Un voce calma e bellissima, mi risveglia dal mio sonno.

Non ho voglia di aprire gli occhi, ma devo farlo. Non sono a casa mia, non sono libera di decidere quello che voglio o posso fare, ora dipendo da lui, quindi devo stare alle sue regole.

-Buongiorno piccola.-Niall è davanti a me e mi tende una mano per alzarmi, io non l'accento.

Mi alzo e a passo deciso vado verso la porta, mi fermo a guardarela, se lui non la apre, io non potrò uscire.

Niall ignora il mio disprezzo verso i suoi confronti e mi apre, io esco e mi chiudo in bagno.

Faccio una veloce doccia, sistemo i capelli in una lunga code e mi vesto, finalmente con i miei solito vestiti.

L'idea che Niall mi compri dei vestiti, non mi fa impazzire, ma se ci penso bene, lui mi tiene prigioniera, mi maltratta e se proprio deve fare qualcosa perme, beh, questo è il minimo.

Appena finisco in bagno, esco e andando verso Niall, gli restituisco la maglietta.

-Puoi tenerla, se ti piace.-Dice mangiando un biscotto.

-Non ne ho bisogno, grazie.-Mi siedo dall'altra parte del tavolo mentre lui mi osserva.

-Sei pronta per uscire?-Mi chiede studiando la mia espressione.

Annuisco. Sono felice di poter vivere qualche momento fuori da questa casa, finalmente respireró un po' d'aria fresca!

-Ottimo, ma prima dovresti sapere alcune cose.-Niall si alza per andare a bere un po' d'acqua.

Altre regole, penso.

-Io ti faccio uscire, ma se provi a parlare con qualcuno del nostro rapporto, ti punisco, se ti azzardi a scappare o ribellare, io ti punisco. Dipende da te quello che potrebbe succedere. Mi hai capito?-Annuisco, di che rapporto sta parlando? Adesso è così che viene chiamato tutto questo?

Quasi mi viene da ridere, ma cerco di trattenermi.

-Se qualcuno ti chiede di me, di noi, beh, tu mi presenterai come il tuo ragazzo.-

-Cosa? No!-Questo è veramente troppo.

-Vuoi rimanere tutti i giorni chiusa a casa?-Mi chiede severo. -Se è così,  dillo, ed io ti lego ancora una volta al mio letto, e questa volta nessuno mi fermerà dal spogliarti nuda.-La cattiveria nel suo sguardo e nella sua voce mi fanno tremare.

-Hanna, devi fare quello che ti dico io, se no non andremo mai daccordo,  hai capito?-Chiede, va verso la porta dell'entrata ed io lo swguo, sono impaziente di uscire.

-Si, ho capito!- Fingo un sorriso ma lui rimane serio.

Niall apre la porta e usciamo.

Ci avviciniamo alla sua macchina, la apre, e mi chiude dentro.

-Non provare ad allontanarti da me.-Dice sedendosi in macchina vicino a me.

-Non lo farò. -Vorrei farlo ma voglio restare viva.

-Bene.-Niall accende il motore e partiamo.

La sua, è un'auto nera, sportiva, è grande e fa paura quasi quanto lui.

Per tutto il tragitto rimaniamo in silenzio ed io ripenso ancora a Liam e a quello che ci siamo detti.

Dopo circa venti minuti, arriviamo in centro, ha diversi giorni che, ormai, non passo più di qua. Mi manca viaggiare per la città,  mi manca il mio parco, con la mia quercia,  mi manca persino Trevor, il guardiano.

Niall mi alre la portiera della macchina e mi fa scendere, chiude lo sportello e mi prende per mano, io cerco di toglierla ma lui stringe ancora di più la presa.

His dark soul {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora