Il protettore.

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Silenzio, silenzio e solitudine.

Niall mi tiene prigioniera in questa stanza ed io pagherei con la mia stessa vita solo per poter respirare, un'altra volta, un po' d'aria fresca, anche solo per pochi minuti.

Basta, devo fare qualcosa, se non combatto, tutto questo, non sarà servito a nulla.

Decido di prendere l'elastico che tango dentro la tasca dei jeans per legare i capelli in una lunga coda. Mentre infilo la mno es estraggo l'elastico,  noto qualcosa di duro nel fondo della tasca.

Con fare veloce la prendo, la stringo nelle mie dita e la osservo. Una forcina!

Contenta, osservo l'oggetto appena trovato. Forse, con questa riuscirò a tagliare la corda.

Un rumore proveniente da dietro la porta, mi fa nascondere l'oggetto.

-Buongiorno Hanna.-Niall mi sorride venendo verso di me. -Come stai oggi?-

Non rispondo. Odio dover parlare con lui.

-Ti ho chiesto come stai oggi, ed esigo una risposta.- Socchiude gli occhi per poi piegarsi alla mia altezza. Mi prende il volto tra le mani. -Perché non vuoi parlare con me?-Sospira, sembra quasi, per non so quale motivo, dispiaciuto.

-Non sei il tipo di persona con cui mi piace parlare.-Dico solamente e lui sorride.

-A no?-

-No.-

Muove delicatamente la mano sulla mia pelle.

Perché, un minuto prima, la persona gentile e comprensiva e il minuto dopo lo stronzo ossessionato?Non ci sto più capendo nulla.

-Hanna, devi parlare con me, sai come la penso sulle persone disobbedienti. - Alzo il viso e lo guardo. Infondo se lo avrei incontrato per strada, non avrei mai immaginato che questo, bellissimo ragazzo, nascondesse un segreto così grande.

-Non mi hai ancora detto chi sei tu.-Puntualizzo e lui ride. Ha una bella risata.

-Puoi definirmi come vuoi, non ci sono problemi per me.-

-Sei uno psicopatico?-Chiedo.

-No, non proprio. - Si porta una mano tra i capelli.

-Un ladro, un agente di polizia in incognito? -

-Io? Un poliziotto? -Sorride dolcemente. -Odio i poliziotti,  ti stanno sempre in giro. -

Prima di parlare di nuovo, penso. Devo chiederglielo,  ne ho bisogno.

-Sei un maniaco o aualocsa del genere?-Mi guarda per qualche secondo senza dire nulla.

-Non ti nascondo che ho un debole per voi belle ragazze, ma non mi definirei proprio così. -

-Non fare il misterioso Horan, non serve a nulla!-Si alza in piedi e mi osserva.

-Come mi hai chiamato?-Chiede, io deglutisco.

-Scusa..-Mi affretto a dire.

-Ragazzina, non ti permettere più a chiamarmi per cognome. Mi hai capito bene?-Urla ed io salto in aria per lo spavento, annuisco.

-Non sai neanche chi sono io. Non sai cosa sono capace di fare.-Si abbassa alla mia altezza e mi prende la coda tra la sua mano, la tira ed io urlo per il dolore.

-Posso farti molto male piccola, molto male.-Il suo sguardo è severo e la sua voce lenta.

-E tu potrai urlare quanto vuoi, ma non ti sentirà nessuno.-Continua.

His dark soul {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora