<<Io non direi impossibile.. Capita!>>, continuò Michele <<Dovresti prenotarti una visita.. Solo per toglierti quel dubbio>>

Sospirai <<Non ho ritardi.. Quindi per ora no.. Poi vedremo tra una settimana..>>

<<Quando ti devono venire?>>, chiese lui.

Feci qualche calcolo <<Martedì. siamo a Mercoledì>>, mi sentii strana a parlare con Michele di queste cose, strana ma non in imbarazzo.

<<Capito. Beh se ti serve un appuntamento chiamami che ti metto in contatto io con un medico..>>, concluse alzandandosi.

Mi alzai anch'io e iniziammo a camminare <<Da quanto tempo conosci Armand?>>, era ora di fare luce.

Pensò <<Armand era amico di Bell.. Lui aveva 28 anni quando Bell me lo presentò>>

<<Ah.. E Bell come faceva a conoscerlo?>>, investigai.

<<Bell conosceva Jenna.. La sua ex.. E Jenna insegnava all'università di Seattle>>, disse lui.

Ecco perchè Jenna era all'università nel mio sogno..

Continuai <<E armand? Insomma ha sempre lavorato come fotografo?>>

Rise <<Perchè non lo chiedi a lui? comunque no.. Era un professore di storia dell'arte all'epoca..>>

Professore di storia dell'arte. 7 anni fa. Quando io studiavo commercio.

Pensai un attimo <<Ah.. >>

Michele mi guardò <<Problemi con Armand?>>

Scossi la testa <<No.. anzi. è solo che ho fatto un sogno.. Ero all'università e sono andata a sbattere contro Armand.. Poi questa Jenna l ha chiamato.. Era reale!>>

<<Allora può essere reale. Gli anni coincidono.. Forse avrai accantonato quel ricordo per molto tempo e ora ti risalta in mente..>>, disse esitando.

<<Sì dev'essere così. Il cervello fa così tanti sch..>>, non finii la frase che inciampai.

Michele mi sorresse prima che cadessi. Sorrise teneramente <<Non cammini?>>

Mi passai una mano tra i capelli <<Mi sento debole..>>

Mi guardò negli occhi <<Dovresti andare a casa e riposarti. Se ti senti malissimo chiamami. Okay?>>

<<Va bene.. Chiamo un taxi>>

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