Passai una notte d'inferno, non dormii per niente, Michele nemmeno. La mattina successiva telefonai a Lucy <<Lucy.. sono Ellen.. Senti oggi non vengo a lavoro.. Sono a pezzi>>

Lei sorrise <<Tranquilla. Rimettiti>>

Scesi a forza al piano di sotto, Michele se ne stava per andare <<Chiamami. Qualunque cosa>>

Annuii sedendomi al tavolo dove Greta aveva preparato il caffè.

Mormorò <<Signora posso fare qualcosa per lei? Chiamo il signor Gilbert?>>

Le risposi rimanendo calma <<Non chiamare Armand.. E sì puoi fare qualcosa. Va in pasticceria e prendimi una confezione di dolcetti. Ogni tipo>>

MI guardò leggermente sbigottita <<Come vuole lei signora>>, e uscì.

Alle otto e mezza Michele tornó per il troppo dolore, non sapeva neanche lui cosa fare. <<Ellen.. Posso farti delle iniezioni ma.. Non so.. Voglio parlarne con Armand>>

<<Assolutamente! Non voglio fare iniezioni di nessun tipo. Dammi qualche antidolorifico..>>, replicai.

Sospirò <<Ellen tu sei incinta..>>

Mi contorsi <<Ho fame..>>

Si sedette sul letto anche lui <<Elly hai appena mangiato>>

<<Vai giù e chiedi a Greta dei miei dolcetti.. Ho fame!>>, protestai.

Lui fece spallucce e fece come gli avevo ordinato. Nel frattempo chiamai Armand

<<Cellulare del signor Gilbert, al momento il signore è impegnato>>, mi rispose un uomo.

<<Sono Ellen... Armand?>>

<<Ah signora Gilbert. Suo marito sta lavorando, ha chiesto a me di mantenergli il cellulare per non essere disturbato ma per lei ha detto che è sempre disponibile>>, fece lui.

Esitai <<Ah vabbe. Lo richiamo io domattina. Non lo disturbi>>. Dissi riattaccando.

<<Hai fatto assortimento di dolci..>>, fece Michele entrò con il mio vassoietto.

Me lo misi sulle gambe e presi un pasticcino <<Mmmm oddio>>

Mi guardò divertito <<Sei incinta. Non negarlo>>

Masticai con cura <<Aspettiamo a martedì. Vediamo. Poi prendiamo un appuntamento>>

Prese la giacca <<Vado a casa.. Ellen. Chiama>>

Annuii <<Vai tranquillo>>

Quando fu andato via decisi di fare una telefonata a Kristel. <<Kri.. Sono io..>>

Esultò <<Ellenina allora sei viva!>>

Risi <<Più o meno.. Se mangio vomito però ho voglia di dolci. E ho la schiena a pezzettini>>

<<Non è che...>>, esitó

Presi un altro pasticcino <<Vieni domattina e ne parliamo tranquillamente>>

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