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Oh Giova

Andrea's pov
Per tutta la cena non faccio altro che pensare al perché Giovanni sia mio amico. In fondo lui è una persona meravigliosa e ha scelto come migliore amico un cinico bastardo come me, quasi non mi sento all'altezza. Tuttavia faccio finta di niente e durante il pasto chiacchieriamo del più e del meno. Una volta finito di mangiare andiamo in camera sua. L'ultimo ad entrare sono io, che chiudo la porta alle mie spalle, poi mi rivolgo a Giovanni.
Io:"Avanti, sentiamo: perché sei mio amico? Ci ho pensato e in fondo io con te non c'entro proprio niente. Prendo a insulti chiunque, ho l'arrabbiatura facile e sono abbastanza insensibile. Per quale motivo ci tieni alla mia amicizia? Ci sono più di 7 miliardi di persone oltre a me sulla terra e credo che molte di loro siano migliori di me. Ok che nemmeno 1/3 della popolazione parla italiano, però resta comunque tanta gente. Perché non fai finta che io non sia mai esistito? Perché non ti trasferisci? Perché non ti fai mai più vedere?"
Sono quasi arrabbiato. Le parole mi escono a raffica alla Eminem e Giovanni ci mette un po' ad elaborare il mio discorso. Io non lo voglio più vedere. Sapendo che non ho effetti positivi su di lui. Fanculo. Esco dalla porta che poco prima avevo chiuso e vado verso casa mia, dove mi chiudo a chiave. Resto a fissare il soffitto sopra il mio letto per svariati minuti, quando sento il campanello suonare. Sarà sicuramente Giovanni. L'ultima cosa che voglio è aprirgli e permettergli di dire che io sono importante per lui. Ma chi ci crede. Sento la serratura sbloccarsi e in contemporanea mi sale il cuore in gola.
-Spazio autrice-
Aaaallora, so che è un po' corto ma volevo chiuderlo così. Ho già pronto l'altro capitolo, se lo volete oggi stesso fatemelo sapere, altrimenti lo pubblico domani. Lo screen non centra moltissimo ma mi faceva ridere e niente, asganaway!❤️
-Cecilia