Capitolo 1

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6:30 la sveglia è suonata e come al solito sono in ritardo. Oggi devo andare a fare un colloquio importante in una casa editrice e spero vivamente che il mio curriculum sia abbastanza completo da essere accettata.
Mi sto dirigendo velocemente alla stazione per prendere l'autobus,spero che sia in ritardo!
Arrivo di corsa,il bus sta quasi per ripartire,ma faccio in tempo a chiedere al conducente di farmi salire,così vado a timbrare il biglietto e ovviamente rimango in piedi mentre aspetto di raggiungere la mia destinazione.
Scendo ed eccomi difronte a un importante struttura sulla quale in alto vi è scritto Pennarelli,entro e mi dirigo verso una ragazza seduta alla scrivania difronte all'ingresso.
Marina: Scusi,mi potrebbe dire dove si fanno i colloqui?
Ragazza:Salve,allora è qui per il colloquio?
Marina:Si,è quello che le ho appena detto.
Ragazza:Deve salire sopra all'ultimo piano
Marina:In quale stanza si svolgerà?
Ragazza:Appena sale lo capirà
Dopo quella strana conversazione mi avvio verso l'ascensore e pigio il pulsante che mi porterà all'ultimo piano.

COLLOQUIO
Una volta arrivata trovo un corridoio pieno di porte e mi chiedo quale sia quella giusta finché non sento una voce che dice: il prossimo!
Così vado verso di essa è trovo una lunghissima fila che aspetta di entrare nella stanza e mi metto in coda.
È da un po che attendo,ma ancora non è arrivato il mio turno.
Sta iniziando un via vai di persone ben vestite,uomini e donne,con giacca e cravatta o deliziose camicette.
Il tempo passa e la gente sta andando via,fino a quando non sento chiamare il mio nome.
Ass:Marina Socks
Così mi avvicino alla giovane donna,è vestita in modo molto elegante per essere solo a lavoro,indossa dei pantaloni neri,scarpe con tacchi e un elegante maglietta bianca sulla quale spicca una brillante collana,molto evidente dato che porta i capelli raccolti in una crocchia.
Entro nella stanza e mi accomodo sulla sedia,difronte a me c'è un uomo. Anche lui è vestito in modo elegante,è di qualche anno più grande di me,alto,robusto,muscoloso e devo dire molto attraente.
I suoi occhi sono color ghiaccio e sul suo viso si può scorgere un po' di barba,alle apparenze è molto arrogante e sicuro di sé.
Mi siedo difronte a lui e mi presento,dopo avermi stretto la mano mi dice che si chiama Mirko.
M:Allora mi parli un po di lei. Perché è interessata a questo lavoro?
MA:Vorrei lavorare qui perché voglio diventare una scrittrice e lei è il migliore per indirizzare nuovi talenti.
M:Quindi lei si crede un talento?
MA:Ovviamente,mi sono laureata con il massimo dei voti!
M:Ma se vuole lavorare per me questo di certo non le basterà.
MA:Credo che la mia determinazione basterà a ottenere ciò che voglio.
M:Bene.Mi piacciono le persone disposte a tutto per ottenere quello che desiderano,le farò sapere.
MA:Grazie e arrivederci
M:A presto
MIRKO
I colloqui sono appena terminati,ma non riesco a togliermi dalla testa lei, Marina,il modo con il quale mi ha affrontato,senza paura e con la faccia tosta di dire ciò che pensa e poi...devo dire che è anche molto bella.

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