Capitolo 5

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MARINA
Siamo ancora in macchina,il silenzio sta diventando veramente imbarazzante, forse è il momento di dire qualcosa,dato che lui non lo farà.
MA:Allora....perché mi hai offerto di venire a mangiare con te?
M:Ti ho invitata solo per non rimanere solo.
MA:Perché lo sei spesso?
M:Diciamo che non vivo in compagnia.
MA:Io non mi stavo riferendo a una relazione. Se no non avresti avuto alcun motivo per prestarmi attenzione. Sorvolando il fatto che nessuno può non accorgersi di me.
M:Wow! Non avevo mai conosciuto una donna così sicura di se stessa!
MA:Perché questo ti sorprende?
M:Perché?! Voi ragazze siete sempre così insicure, con quel vostro bisogno continuo di attenzioni e di conforto.
MA:Sai che non è sempre così?
M: Si lo so ma la maggior parte delle volte è così.
MA:E la maggior parte delle volte lo facciamo per voi. Cioè le altre lo fanno per voi, io non capisco questa cosa di rendersi fragili solo per farvi sentire degli eroi con fanciulle da proteggere.
M:Hai ragione. Per i miei gusti è meglio una donna che sa quello che vuole,che è cosciente delle sue capacità e che è disposta a tutto pur raggiungere i suoi obbiettivi.
Dopo quella affermazione entrambi siamo rimasti in silenzio,forse lui aspetta solo che io gli risponda,ma francamente non so che dire, fino a quando non ripasso a mente la sua frase.
MA: Hai detto che ho ragione.
M:Cosa?
MA:Tu hai appena detto che ho ragione su qualcosa.
M:E quindi?
MA:Tu non dai mai ragione a nessuno.
M:È vero,ma forse tu sei l'unica....
MA:Io sono l'unica?
M:No,niente lascia stare.
MA:Dai ti prego lo voglio sapere!
M:Oh,siamo arrivati.
Siamo davanti a un ristorante,all'apparenza sembra molto elegante,non ha un'insegna luminosa come solitamente si può vedere nei fast food,ma si può intravedere una bellissima sala dalla porta di vetro.
Scendiamo dalla macchina, appena arriviamo davanti alla porta Mirko me la apre, una volta entrati vediamo una ragazza.
Ragazza:Salve signori,come posso esservi utile?
M:Vorremmo un tavolo per due.
Ragazza: Avete prenotato?
M:No
Ragazza:Aspetti solo un momento,torno subito.
Così la piccola fanciulla va verso la sala ed io e Mirko rimaniamo in silenzio davanti al balcone, aspettando che ritorni.
Poi finalmente ricompare, con un sorriso stampato in faccia.
Ragazza: Il vostro tavolo adesso è pronto,prego, seguitemi.
Così andiamo dietro di lei, fino a quando non arriviamo davanti al tavolo.
Il ripiano quadrato, è coperto da una tovaglia bianca,sopra il quale vi sono due piatti con dentro due tovaglioli,accanto si trovano le posate e davanti i bicchieri, uno per l'acqua e l'altro per il vino,a completare il tutto in mezzo c'è una candela.
MA:È molto bello.
Ragazza:La ringrazio, accomodatevi pure,tra poco sarò da voi con i menù.
M:Grazie.
Così ci sediamo e come immaginavo ricade quel silenzio.
Fino a quando.....
M:Cosa ne pensi?
MA:Il ristorante è molto bello. Devo dire che i tuoi gusti non sono così pessimi come pensavo.
Rise.
M:Io non mi stavo riferendo al ristorante.
MA: Allora a cosa ti riferivi?
M:A noi due.
MA:Noi due?
M:Si,noi e al fatto di essere molto simili e che tu mi piaci.
MA: Ti piaccio?
M:Si tu mi piaci,mi piaci da impazzire.
So che sembra stupido.
Altro che se sembra stupido! Non è possibile che lui sia innamorato di me! E poi senza contare che è il mio capo e che non possiamo stare insieme!
MA: Non puoi esserti innamorato di me!Ci conosciamo a malapena!
M:Lo so,lo so ma è come se tu fossi me in un corpo da donna. Cioè ci assomigliamo tanto e tu sei l'unica che può tenermi testa e questo mi piace da impazzire!
MA:Non sono io quella che deve cercare di tenerti testa, sei tu quello che deve cercare di non perderla per me.
Sorrise.
M:Allora mi sa che è troppo tardi.

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