Capitolo 4

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MARINA
SECONDO GIORNO
Drin drin!! è ancora la sveglia,che continua ripetutamente a suonare,ma sono troppo stanca per alzarmi dal letto.
Drin drin!!! Basta! Non ne posso più!Ora la butto fuori dalla finestra!
Così spengo ancora una volta l'infernale marchingegno.
Drin drin drin!!!! Ok,mi arrendo,stamattina ha vinto lei.
Così mi alzo di controvoglia dal mio comodo letto.
Sono totalmente rimbambita, vado a cambiarmi e dato che oggi non ho proprio voglia di vivere mi vesto molto comoda.
Così mi metto un jeans chiaro,una maglietta a maniche corte,una felpa nera e un paio di scarpe da ginnastica.
Non mi trucco e raccolgo i capelli in una morbida crocchia disordinata.
Esco di casa e mi metto gli auricolari,non ce la posso fare a sentire qualcuno parlarmi oggi!
Dopo poco arriva il pullman, menomale che non mi ha fatto aspettare se no sarei andata anche a piedi.
Finalmente arrivo a lavoro, entro e la solita fanciulla mi saluta esuberante.
Ragazza:Buongiorno Marina!
MA:Buongiorno.
Ragazza:Perché questo umore così triste?
MA:Niente sono solo stanca.
Ragazza:Sicura che non sia successo qualcosa?
MA:Si sono sicura!
Ragazza:Ok,ok scusa.
MA:No,sono io che devo scusarmi,non avrei dovuto urlarti contro.
Sono solo molto stanca e stressata.
Ragazza:Oh,non ti preoccupare ci siamo passati tutti.
MA:Davvero?
Ragazza:Ma certo! Sai il capo vuole il meglio e vuole che gli articoli siano perfetti!
MA:Capisco.
Ragazza:Allora ci conviene darci una mossa e iniziare a lavorare!
MA:Si,hai ragione.
Così iniziamo a leggere un enorme pila di carte,tutte ammucchiate sul tavolo in modo disordinato.
Il tempo passa,le lancette sono già sulle 14:00.
Ragazza:Hai fame?Andiamo a prenderci qualcosa?
MA:No grazie.
Ragazza:Ok,fai come vuoi.
Se hai bisogno di me sono al bar di fronte.
MA: Va bene,ti ringrazio.
Ragazza:Di nulla,ci vediamo tra poco.
Così,una volta che la mia collega se ne è andata, prendo un'altro articolo e inizio a leggerlo.
Mentre leggevo un articolo su una critica riguardante il surriscaldamento globale,lo sento.
M:No,no! Non voglio quello nero,ho detto bianco! Si,si proprio quello,no l'ho già pagato. Ok,va bene,si certo, manderò qualcuno a ritirarlo domani,si,arrivederci.
Si era fermato proprio davanti alla mia postazione, stava continuando a guardare il cellulare,fino a quando non mi vede e mi dice: Domani devi andare dalla sarta a ritirarmi lo smoking.
Rimango imbambolata per qualche minuto,lui era già andato via,così decido di andare a chiedere aiuto.
Inizio a correre verso l'uscita ma appena arrivo nel corridoio trovo la mia collega.
Ass: Che c'è Marina perché corri?
MA:Il capo mi ha detto di andare dalla sarta a ritirare lo smoking.
Ass: E allora qual'è il problema?
Non poteva dire seriemanete!
MA:Il problema è che non mi ha detto in quale sartoria devo andare!
Ass: Vai a quella sulla trentaquattresima strada.
MA:Grazie mille! Sei la mia salvatrice!
Ass:Di niente,ora vai!
Così inizio a correre,apro la porta non facendo caso alle persone che stavano per entrare,che sicuramente mi avranno mandato qualche accidente,ma non avevo tempo di discutere.
Dopo poco trovo finalmente una fermata,per fortuna il pullman arriva presto.
Così salgo,è pieno,ma non mi
importa.
Resto in piedi,è tardi così decido di chiedere all'autista.
MA:Scusi,mi può dire quanto manca per arrivare alla trentaquattresima strada?
Conducente:Siamo quasi arrivati signorina,manca solo una fermata.
Non posao aspettare così tanto,c'è troppo traffico.
Devo scendere adesso.
MA:Scusi,dato che siamo bloccati,potrebbe aprirmi le porte? Ho fretta e se faccio tardi sarò licenziata!
Conducente: Signorina,mi spiace ma non posso farla scendere se non c'è la fermata.
MA: La prego signore è una questione di vita o di morte.
Conducente:Mi scusi ma non posso.
MA: La prego,la prego...la supplico,perfavore.
Stavo quasi per inginocchiarmi,prima che mi dicesse: Ok,ok la faccio scendere.
MA: La ringrazio moltissimo, lei non sa quanto le sia grata.
Così apre le portiere e una volta scesa inizio a correre il più veloce che posso,fino a quando non arrivo finalmente dalla sarta e entro.
MA: Salve dovrei ritirare uno smoking.
Sarta: Per il signor...Mirko?
MA:Si proprio lui.
Sarta: Glielo porto subito.
MA: Potrebbe fare veloce, non ho molto tempo.
Sarta: Non si preoccupi ci metto un attimo.
Finalmente! Forse ho qualche possibilità di arrivare presto e di non essere licenziata!
Sarta:Ecco a lei.
MA: Grazie mille!
Sarta:Si figuri,arrivederci
MA: Arrivederla.
18:00,non poteva essere già così tardi!
Non ho il tempo di aspettare l'autobus,devo iniziare a correre.
Così faccio il percorso di ritorno il più veloce possibile,nonostante il mio fiato stesse finendo e il mio corpo non ce la facesse più, devo tornare in palestra.
Finalmente sono arrivata, vedo tutte le collaboratrici che si stanno dando da fare.
Continuo a correre finché non entro nell'ufficio di Mirko.
MA:Tieni questo è il tuo vestito.
M:Sei in ritardo.
Non poteva dire seriamente.
MA:C'era molto traffico.
M: Non è un mio problema. E poi dov'è la mia cena?
MA: Non mi hai mai detto di prenderti la cena!
M: Non vuol dire niente! Se non te l'ho detto avresti dovuto immaginarlo! Hai visto che ore sono!
MA: Senti, ho fatto a corsa tutta la città per prenderti questo schifoso vestito! E ora ti lamenti perché non ti ho comprato la cena! Sei stato chiuso tutto il giorno in ufficio,non penso che ti faccia male ogni tanto uscire di qui e andarti a fare qualcosa da solo!
MIRKO
Wow! Non è possibile nessuno mi aveva mai parlato così!
Di solito quando dico qualcosa nessuno dice ciò che pensa ma fa subito quello che gli dico.
Questa ragazza è davvero unica!
Finalmente ho trovato la persona che cercavo!
Ho trovato qualcuno con la faccia tosta di dire quello che pensa,senza la paura di essere giudicata o delle conseguenze.
M:Hai ragione.
MA:Scusa? Ho sentito bene? Tu ti sei scusato con me?
M:Vedo che nonostante tu sia qui da poco sai già che io non mi scuso mai.
MA: É quello che mi è stato detto.
M:Vedo che sei molto informata sul mio conto.
MA: Io so sempre tutto.
M:Oh,ma quanto siamo sicuri di noi stessi.
MA: Se non lo sono io, non lo saranno neanche gli altri su di me.
M:Ma quanto siamo sagge.
MA:Ma quanto siamo sarcastici.
M:Devo ammetterlo,sei brava.
MA:Lo so,ma anche tu non sei male.
M: Si è fatto tardi,dovremmo entrambi andare a casa.
Vuoi per caso un passaggio?
MA:Un passaggio a casa ma fai sul serio?
M:Perché no? Sono uno stronzo,mica un idiota.
MA:In pratica mi stai dicendo che ti piaccio?
M:Allora vogliamo andare o restiamo qui?
MA: Non hai risposto alla mia domanda.
M: Andiamo! Si sta facendo tardi.
MARINA
In effetti era così,è 00:30,non potevo crederci di aver fatto così tardi!
Allora gli risposi.
MA: Ok ma solo per questa volta.
M:Certo.
Così usciamo dall'ufficio e ci dirigiamo verso la sua macchina nera.
MA:Wow che bella macchina! A vederla dovrà esserti costata una fortuna!
M: Solo le cose migliori per il migliore.
MA: E il migliore dovresti essere tu?
M:Certo.
MA:Io ho i miei seri dubbi.
Se tu sei il migliore allora io dovrei essere la suprema imperatrice del tutto.
M:Te imperatrice!Ma non farmi ridere! Al massimo puoi essere la servitrice di corte.
MA:Davvero? E te allora che fai lo stalliere?
Non rispose e si rimise a ridere.
M:Siamo arrivati.
MA:Ok io vado a domani.
Stavo per andarmene fino a quando non sento la sua voce chiamarmi.
M:Aspetta! Lo so che è tardi ma vorresti venire a mangiare qualcosa?
Che cosa faccio? Cosa dovrei rispondergli? A tutte queste domande la mia bocca pronunciò una sola risposta,
Sì.

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