MIRKO
Sto tornando a casa,entro e mi butto sul letto,continuo a piangere.
È come se avessi un buco vuoto nel petto,che non riesco a colmare.
Mi passano un sacco di pensieri per la testa.
Mi alzo,inizio a girare per casa,fino a quando non arrivo in cucina.
La guardo,la osservo....
Apro il cassetto delle posate, prendo un coltello,esco dalla cucina e vado in bagno.
Entro,chiudo a chiave la porta,mi guardo allo specchio.
È arrivato il momento,è arrivata l'ora di rivederla.
Mentre la lama mi taglia dolcemente la carne,le lacrime scendono per il dolore,non posso fermarmi, non posso abbandonarla.
Dopo poco il mio corpo giace inerme sul pavimento....ciao Marina.
PAGE
Sono a casa,mi sembra ancora tutto così impossibile.
Ho un brutto presentimento, come se fosse successo qualcosa e in qualche modo c'entra Mirko.
Forse è meglio non pensarci e andare a letto.
Mi metto sotto le coperte e provo ad addormentarmi, ma non ci riesco.
Rimango sul letto a pensare a occhi aperti.
Basta! Non ce la faccio!
Scendo dal letto,mi metto le scarpe e vado verso la macchina.
Arrivo a casa di Mirko,la porta è aperta,entro,la luce della cucina è accesa,una volta entrata nella stanza vedo il corpo di Mirko a terra.
No! Non può essere! Non anche lui!
Prendo il telefono e chiamo il 118.
Chiamata
P:Mi serve un'ambulanza! Subito! È urgente!
Sign:Cosa succede?
P:Un tentato suicidio.
Sign:Arriviamo subito.
Quando arrivano i medici, portano Mirko sull'ambulanza.
Così chiedo a un dottore.
P:Se la caverà?
Dott:Sì,non si preoccupi,c'è ancora speranza.
P:Grazie al cielo.Posso venire anche io?
Dott:Se vuole...
P:Grazie mille.
Così salgo sul veicolo,mi siedo accanto a Mirko,lo vedo lì,solo,così gli prendo la mano e la stringo fra le mie.
Dopo un po' arriviamo in ospedale,quando scendiamo seguo la barella,sempre standoli vicino.
Sento il dottore parlare con qualcuno.
Dott:Mi serve una stanza per un paziente.
Sign:Una si è liberata da poco.
Dott:Grazie.
Così lo seguo,sì è proprio lei la stanza di Marina.
Dott:Scusi signorina dobbiamo fare la trasfusione di sangue.
P:Oh,certo,tolgo il disturbo.
Così esco dalla camera e mi metto a sedere sulle poltrone d'attesa,vedo degli infermieri raggiungere velocemente la stanza con dei sacchi di sangue in mano.
Aspetto e aspetto ancora,poi, dopo un tempo che mi è sembrato infinito uno dei medici esce dalla stanza,così lo raggiungo velocemente prima che se ne vada.
P:Allora come sta?
Dott:È stata dura,ma ce l'ha fatta.
P:Grazie al cielo. Posso vederlo?
Dott:Si,ma gli serve molto riposo.
Quando si allontana non esito ad entrare,eccolo lì,dorme.
Gli prendo la mano.
M:Page....
P:Non parlare.
Gli accarezzo i capelli,mi sorride.
M:Grazie...
Dopo un po' di tempo che le nostre mani sono intrecciate Mirko parla.
M:Sposami.
P:Cosa?
M:Sposami,la vita è troppo breve,da un momento all'altro potremmo non essere più qui e non voglio passare altri anni della mia vita come se il lavoro fosse l'unica cosa importante.
P:È la morte di Marina che ti fa dire questo?
M:No,non è Marina,sono io.
Allora,Page,mi vuoi sposare?
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QUEL FILO CHE CI LEGA
Romanceuna ragazza molto ambiziosa che non ha mai creduto nell'amore è disposta a tutto pur di realizzare il suo sogno,ma non potrà mai immaginare che questo la porterà a scoprire un nuovo sentimento.