11 - parte prima.

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Dopo una settimana la neve copriva ancora le strade, i giardini e i tetti di Celbridge e di mezza Irlanda. Floralie non aveva mai visto così tanta neve in vita sua, non si era mai divertita tanto quanto fece in quei giorni con Chris e Dodger, e poi anche con Matthew, Karl e Jalaja, i suoi colleghi di università. Il pomeriggio in cui Floralie avrebbe dovuto dare ripetizioni di storia a Karl, la neve era così bella che non stettero in casa nemmeno per mezz'ora.

Avrebbe voluto condividere quell'entusiasmo e quella gioia anche con Emìl, ma non si parlavano, di nuovo. Lui aveva cercato di farsi avanti, di chiederle scusa per averle fatto del male, ma lei non aveva voluto sentirlo nemmeno per un istante. Non c'erano scuse valide per il comportamento che aveva avuto. Non c'era niente che potesse dirle per farla ricredere su di lui ed il suo caratteraccio.

Dall'altro lato, le cose con Chris andavano bene. Trascorrevano ogni giorno insieme, Floralie si era persino fermata a dormire da lui un altro paio di notti. L'aveva accompagnata in università, malgrado fosse costretto a lasciarla almeno a duecento metri per non essere riconosciuto da nessuno, quando lei studiava lui controllava le mail, si teneva in contatto con il suo manager, ma la maggior parte del tempo rimaneva a guardarla e si godeva quei momenti con lei. Erano passate tre settimane da quando si erano incontrati, ma sembravano conoscersi da una vita. Sicuramente avevano ancora molto da imparare l'uno dell'altro, ma era anche per quello che passavano tutte le sere a parlare e parlare e parlare davanti al camino, o mangiando una pizza, o facendo una passeggiata con Dodger.

Ma con ogni giorno che passava si avvicinavano anche l'inizio e la fine delle vacanze invernali, dopo di esse Chris sarebbe dovuto tornare al suo lavoro, ai viaggi internazionali, le interviste, tutte cose che avrebbe volentieri abbandonato per avere anche solo un giorno in più con Floralie. Nessuno dei due sapeva bene cosa sarebbe accaduto dopo, entrambi speravano che nulla finisse. Di sicuro prima o poi avrebbero dovuto affrontare quel discorso.

Chris stava gradualmente processando l'idea di come sarebbe stato se fossero diventati una coppia a tutti gli effetti, se lei fosse diventata la sua fidanzata, e si era abituato al pensiero che molte persone avrebbero avuto da ridire. L'aveva accettato, era pronto a correre il rischio, era pronto a cominciare quell'avventura con lei, perché sapeva che o sarebbe stata un sogno, oppure un incubo. Qualsiasi cosa fosse diventata, ne valeva la pena.

Floralie, invece, cercava di non pensare a come avrebbero reagito i suoi genitori, i suoi parenti, le sue amiche, nel sapere di lei e Chris. Sapeva che i suoi genitori avrebbero avuto da ridire, data la differenza d'età, e se c'era una cosa che lei proprio non voleva fare era deluderli o farli preoccupare. Floralie non aveva mai portato un ragazzo a casa, non aveva mai parlato delle tue frequentazioni passate né con sua madre e nemmeno con suo padre, perché erano state tutte insignificanti e col tempo si erano rivelate un vicolo cieco. Ma con Chris.. con Chris riusciva a sentire che era diverso e quella sensazione la spaventava terribilmente. I genitori di Floralie volevano che lei trovasse l'amore, non vedevano l'ora di vedere loro figlia felice, con qualcuno a prendersi cura di lei al suo fianco. Ma avrebbero accettato Chris?

"Non mi hai ancora detto cosa dovrei indossare per la festa di Natale", Floralie raccolse la palla da sopra il suolo innevato del bosco e la lanciò ancora una volta a Dodger, che subitò andò a riprenderla.

"Non ho idea di cosa dovresti mettere, ma posso dirti cosa metterò io", le rispose Chris, prendendo il telefono dalla tasca e facendole una fotografia di nascosto. In tutti quei giorni aveva provato a convincerla a fare una fotografia, ma lei si era sempre rifiutata, dicendo che tanto sarebbe uscita male. Ma invece nella foto che lui le aveva appena scattato era venuta davvero benissimo, così Chris decise di impostarla come sfondo, quasi come se si stesse preparando a quando sarebbero stati lontani.

There You Are. || Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora