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"Mamma, gli Oscar. I premi", ripeté Floralie per l'ennesima volta, sospirando un momento dopo. Si passò una mano tra i capelli ed attese una risposta dall'altro capo del telefono ed essa non tardò ad arrivare.

"Quella con gli attori famosi?", le chiese la madre, che pareva aver finalmente capito di cosa Floralie stesse parlando da più di un quarto d'ora. "E dov'è che fanno questa cosa?". 

"A Los Angeles, negli USA", le spiegò ancora, sebbene gliel'avesse detto ad inizio chiamata. Floralie non aveva chiamato sua madre per avere un vero e proprio permesso ad andare, ma le avrebbe fatto piacere sapere che lei la appoggiava e che era contenta dell'esperienza che avrebbe vissuto. Tuttavia, sapeva bene che i suoi genitori non avrebbero accettato tanto facilmente che lei se ne andasse dall'altra parte del globo con chi, per loro, era un perfetto sconosciuto. 

"E chi pagherà per il viaggio? Il vestito? Sei proprio sicura di volerci andare? Questo non è mai stato il tuo genere di cose", disse il padre, avendo sentito l'intera conversazione in vivavoce. 

Floralie prese un profondo respiro e si schiarì la voce. Parlare con i suoi genitori era diventato davvero difficile dopo aver detto loro di lei e Chris. Davvero, davvero difficile. Ed era qualcosa a cui non era abituata. "Chris mi ha già preso il biglietto e credo che il suo stylist penserà al mio vestito.. ai capelli, a tutto", si schiarì ancora una volta la voce e dall'altra parte del telefono sentì provenire un sospiro. O uno sbuffo, non sapeva bene come interpretarlo. 

"Tu ti fidi di lui? Insomma.. non lo conosci da molto, andrai fino a lì da sola e non si tratta di girare l'angolo. Ci sarà un sacco di gente, non conosci nessuno", le disse la madre, mettendole mille dubbi in testa. Floralie alzò lo sguardo di fronte a lei e lo posò sulla sua figura riflessa nello specchio. Si chiese se la causa di tutte le paranoie che si faceva ogni volta non fossero proprio i suoi genitori, che crescendo le avevano ripetuto molteplici volte quelle frasi anche se in contesti diversi. Floralie era cresciuta, diventando una - giovane - donna prudente, coscienziosa, anche un po' troppo saggia per la sua età, perspicace, sveglia, diffidente e anche un po' impaurita dalla vastità del mondo lì fuori da quella porta. Ma all'età di ventitré anni poteva dire di essere stata in diversi posti, di aver fatto cose che la gente che viene dalle famiglie come la sua solitamente non faceva, era capace, poteva riuscire ad affrontare le difficoltà che le si sarebbero parate davanti.

In quel momento l'unica cosa a bloccarla dal fare immediatamente le valigie era la paura. Non riusciva a trovare dei contro, sapeva che una volta scesa dall'aereo avrebbe trovato Chris, sapeva che qualsiasi cosa fosse accaduta non sarebbe stata troppo grande e grave da impedirle di fare quell'esperienza. Non si trattava solo di accompagnare il suo fidanzato, erano gli Oscars. Si trattava di attraversare mezzo mondo in aereo - cosa che lei non avrebbe mai fatto di sua spontanea volontà, non senza un'occasione del genere -, si trattava di stare sotto mille riflettori, rispondere a domanda, avere gli occhi di tutti addosso. Si trattava di tutte le cose che lei temeva. 

"Floralie?", il padre la richiamò, non avendo ricevuto nessuna risposta da lei. 

"Conosco Chris, sarò tutto il tempo con lui, non dovete preoccuparvi", disse, aggrottando la fronte e guardandosi dritta negli occhi in quello specchio. Prese dei profondi e silenziosi respiri. "Vi chiamerò quando sarò arrivata e vi farò sapere come prosegue il viaggio, okay? Se qualcosa dovesse andare storto ho dei soldi da parte, così da fare subito un biglietto di ritorno", era una bugia, ma Floralie sapeva che così dicendo avrebbe permesso loro di fare un sospiro di sollievo e di dormire sonni tranquilli.  Si trattava di Chris, sapeva di poter contare di lui qualsiasi cosa sarebbe successa. 

"Va bene, facci sapere tutto. Mandaci una foto!", si affrettò a dire la madre, prima di chiudere la chiamata. "Speriamo che quest'uomo non la rovini..", sentì sua madre mormorare, forse credendo di aver già pigiato la cornetta per mettere giù. Floralie fu quasi tentata di rispondere e di dirle che poteva sentirla, ma poi richiuse la bocca e rimase ad ascoltare. Sapeva che i suoi genitori non le stavano davvero dicendo tutto quello che pensavano riguardo quella situazione e origliare un po' non poteva nuocere a nessuno. "Non mi sento tranquilla a sapere che esce con lui, non lo conosciamo, non sappiamo niente di questa persona. Ho un'ansia addosso..", la madre di Floralie sospirò e poi emise un verso sorpreso, di panico. Poi si sentì il suono metallico della chiamata che veniva chiusa e Floralie storse le labbra, perché sperava che se ne accorgesse il più tardi possibile. 

There You Are. || Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora