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You say the word and 

I'll go anywhere blindly
Any road you take 
you know that you'll find me
I'm a sucker for all
the subliminal things
no one knows about you 
And you're making 
the typical me 
break my typical rules

It's true, I'm a sucker for you

"Okay, perché non ci calmiamo tutti?", Floralie alzò la voce per riuscire a sovrastare quelle di sua madre e suo fratello. "State dicendo tutto voi, quando dovrei essere io quella a parlare", ci riprovò, ma niente da fare. Non volevano proprio smettere di parlare e Floralie sbuffò, si sistemò la borsa d'acqua calda sul ventre e passò il telefono da un orecchio all'altro. Dopo circa altri cinque minuti di monologo di sua madre, finalmente ci fu un po' di silenzio.

"Ma ha attaccato?", sentì dire a suo fratello con un tono indignato. 

"No, non ho attaccato, ma se non la smettete di parlare penso proprio che lo farò", disse lei con una certa rabbia. Non solo quella telefonata la stava facendo alterare, ma i crampi mestruali non le stavano dando pace da tre giorni e aveva da poco scoperto di una relazione da consegnare al rientro delle vacanze natalizie. 

"Non usare questo tono", la rimproverò la madre, dando per scontato di avere ragione su ogni cosa. Il padre di Floralie aveva smesso di parlare dopo nemmeno un minuto di telefonata e lei pensò che sicuramente doveva essere uscito, come faceva ogni volta che in casa c'era una discussione. 

"Mamma", la richiamò Floralie, prendendo un profondo respiro. "Prima di tutto, quello che David sta dicendo è completamente falso. Chris non ha quarantacinque anni, ma dove l'hai letta poi una cosa del genere? Ne ha trentasette, ed io sarò anche libera di decidere chi frequentare o no?". Chiuse gli occhi quando sentì ancora le urla di suo fratello e si portò una mano sul viso. L'unica cosa positiva in quel momento era Chris che aveva portato Dodger a fare una passeggiata, per cui poteva evitare quella stupida sceneggiata. 

"Che cambia tra trentasette e quarantacinque, Floralie? E' comunque troppo grande per te, ma te ne rendi conto? Mamma, ti prego dille qualcosa!", David continuò ad intromettersi tra lei e sua madre come se lui avesse il potere di proibire qualcosa alla sorella. 

"Mamma", Floralie sospirò e si coprì con la coperta fin sotto il mento. "Chris è fantastico, te l'ho persino fatto vedere in foto. E' un brav'uomo, mi tratta bene e mi rende felice", provò a spiegarle, sperando che si calmasse e che capisse almeno un po'. 

"Ora basta", la voce profonda del padre di Floralie sovrastò immediatamente quelle di tutti gli altri. "Floralie, sei intelligente. Io e tua madre ci siamo sempre fidati di te e se tu dici che questo Chris è bravo, allora noi ti crediamo", disse senza perdersi in troppe parole. Per qualche secondo rimasero tutti in silenzio, stupiti di quello che era appena accaduto. "Nostra figlia non ci ha mai portato a casa nessun ragazzo, non pensi che se stavolta si sta comportando diversamente è perché ne vale la pena?", si rivolse alla moglie. "E' grande, okay. Non mi fa piacere questa cosa, ma è lei che deve starci insieme, mica noi", proseguì, zittendo David che aveva provato a controbattere. "No, silenzio. Tesoro", si rivolse di nuovo a Floralie, che intanto cercava di non commuoversi. "Lui ti piace?", le chiese. 

"Sì, papà. Mi piace davvero molto", rispose lei, con un groppo in gola e le lacrime che minacciavano di scenderle giù per le guance da un momento all'altro. La reazione di suo padre l'aveva rincuorata, l'aveva resa felice. 

"E allora a noi sta bene, vero?", domandò a sua moglie e a David, ricevendo solo due mugolii in risposta. "Perfetto". Floralie se lo immaginava seduto sul divano, con gli occhiali appollaiati sulla punta del naso, mentre guardava la tv e reagiva scocciato a tutte quelle discussioni inutili. Lei era come lui in quelle situazioni: se un litigio poteva essere risolto in due parole, allora perché non farlo?

There You Are. || Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora