Erano appena iniziate le vacanze estive, e stupidamente avevo dimenticato di disattivare la sveglia che, come ogni mattina, suonava monotona alle 6 in punto.
La maledissi con lo sguardo colpendola pesantemente col cuscino per poi alzarmi svogliatamente dalle lenzuola fredde a causa dell'umidità: avevo lasciato la finestra aperta, così che il vento potesse cullarmi durante la notte con una delle sue dolci canzoni.
Mi diressi verso la cucina al piano di sotto inciampando sui miei stessi piedi. Trovai seduti a tavola mio fratello Austin e mio padre, mentre mia madre era intenta a preparare una delle sue solite poltiglie insipide ai fornelli.
«Buongiorno tesoro» mi salutó papà.
Risposi con un grugnito stropicciandomi gli occhi con le mani.
«Ciao sputo» mi schernì quell'ignorante di Austin.
Mi diressi verso di lui per poi tirargli una manata sulla spalla.
Mi sedetti vicino a mamma che aveva appena finito di servire quelli che dovevano essere pancakes.
Ci rivolgemmo un'occhiata disgustata per poi girarci e sorridere falsamente alla donna.
Terminata la colazione mi diressi in camera mia, aprì l'armadio estrassi l'intimo, dei pantaloncini neri a vita alta, una camicetta bianca a sbuffo e le mie solite converse alte nere, mi diressi verso il bagno scontrandomi con mio fratello che mi rivolse un sorrisetto divertito dal quale mi difesi con una linguaccia.
Chiusi la porta dietro di me aprii l'acqua calda per poi posizionarmi sotto il getto e dimenticarmi di tutto ció che avevo attorno.
Tutti i problemi avuti durante l'anno scolastico passato, sotto la doccia sparivano, lasciando spazio alle speranze per una nuova ed entusiasmante estate da vivere a pieno.
Passai una mezz'ora abbondante sotto la doccia. Mi vestii completando il tutto con una filo di eye-liner e un po' di mascara.
Scesi le scale saltellando: ero stranamente di ottimo umore.
Appena mi ricordai che tutte le mie amiche erano già partite in vacanza con l'oratorio a Toronto, la mia felicità svanì. I miei non mi avevano voluto mandare, sono ancora convinti che io sia troppo piccola e immatura. La mia unica consolazione fu sapere che nemmeno Austin aveva avuto l'occasione di andarci.
Ci aveva provato in tutti i modi ma era sempre stato scoperto.
Così anche lui dovette rinunciare alla vacanza con la squadra di footboll dove gioca Luke, anche se due anni più piccolo.
Aaaah Luke, non ve ne ho ancora parlato? Io e lui stiamo insieme da più di due anni, é un ragazzo davvero straordinario. Credo di non aver mai amato nessuno come amo lui ora.
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Spazio a meeeee!
Ciao a tutti SPUTIIII!!
Per ora siamo a tree! Siiii, la convinzione fotteeee!!!!
Ma vabbe...non mi dispero..in fondo lo sapevo: che posso aspettarmi dal primo capitolo?!
Dai dai dai..non perdo la speranza!
Aiutatemiiii pliiiiiiz!!!
Aaaaaaaaaah sclero maleeee.
Calmiamoci. 'Ci vuole calma e sangue freddo calma yeee..'
Ehm..no..okay.
Ahaha adiéé (?)
MOLLYYYY!! :D
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HE IS EVERYTHING TO HER (calumhood)
Teen Fiction"Ma stavo ammettendo a me stessa di non volere questo. Io volevo provare il brivido, volevo vivere, soffrire, piangere, lottare per avere 'lui'. Lottare così ardentemente da ferirmi, profondamente. Avevo finalmente capito di essere drogata, dipenden...