Twins

ɕαԹίϯσʆσ 6

Bad liar - Imagine Dragons

John rientrò in casa con tre scatole della pizza. Poi mi lanciò un'occhiata divertita.

Ero stesa sul suo divano, il telecomando in mano, mentre facevo distrattamente zapping tra i canali.

Il mio finto ragazzo poggiò le pizze sul tavolino difronte il divano.

«Aiden mangia qui. Purtroppo.»
In mente mi ritornarono le parole di Scarlett, di quella stessa mattina.

I fratelli Smith non si sopportavano, secondo lei, ed io stavo vedendo che era tutto vero.

Io ridacchiai. «Fa niente, significa che lo annoieremo con cose da piccioncini.»

John si sedette vicino a me e mi baciò.
Il cuore mi batteva forte nel petto ed io sperai che non si accorgesse non fossi la vera Scarlett.

«Bleah.» disse Aiden entrando e facendoci interrompere il bacio. «Non potete andare da qualche altra parte a baciarvi?»

John strinse una mano a pugno. «Ma non puoi andartene tu?»

Nel tentativo di calmare il più grande degli Smith, gli misi una mano sulla spalla e poi mi allungai per dargli un bacio sulla guancia.

«Lascialo perdere.» bisbigliai nel suo orecchio.

Aiden si sedette a terra, di fronte a noi. «Ti ho sentita, Scarlett.»

Io provai a non alzare gli occhi al cielo, con scarsi risultati. «Non mi interessa.»

John mise un braccio intorno le mie spalle e mi strinse a sé. «Wow, Scar, oggi stai proprio informa.»

Mi irrigidii a quella affermazione e suo fratello borbottò in modo antipatico: «Più che informa, oggi è insopportabile.»

Io mi alzai, pronta per chiamare la vera Scarlett e chiederle cosa dovevo fare.

John mi guardò confuso, così io mi affrettai a cercare una scusa. «Uhm... devo andare in bagno.»

Una volta andata sul serio lí, mandai un messaggio di aiuto a mia sorella.

La mia prima idea era stata quella di chiamarla, ma poi mi ricordai che John o Aiden mi avrebbero potuto sentire.

'Io e Aiden andiamo abbastanza d'accordo, perché?'

Il messaggio mi fece impallidire. Ero stata brava in tutto, eccetto per Aiden.

'Forse ho rovinato tutto.'

Scrissi velocemente e mentre aspettavo una sua risposta, mi mangiucchiai una pellicina dell'unghia.

'Che hai fatto, Ava?'

Me la immaginai mentre scriveva preoccupata e con la fronte corrugata.

'Stamattina appena mi ha visto mi ha trattato male... pensavo che vi odiaste.'

'Stamattina vi siete parlati? Perché non me l'hai detto?!'

Me lo chiesi anche io in quel momento. Perché cavolo non glielo avevo detto?

'Che faccio ora?'

Visualizzò e, per qualche minuto, non ricevetti risposta.
Solo quando stavo per spegnere il cellulare e ritornare in soggiorno lo sentii vibrare.

'Fai finta di niente, solo smetti di fare la stronza'

Non lo avevo specificato con lei, ma con Aiden mi ero comportata proprio così.

Feci un respiro profondo, tirai lo sciacquone simulando che fossi andata sul serio in bagno, e poi ritornai in salotto dai fratelli Smith.

————————

Durante la notte, scostai le lenzuola candide dal mio corpo e mi spostai dalla stretta di John.

Avevo la gola secca e sapevo che, se non avessi bevuto un bicchiere d'acqua, non mi sarei più riuscita ad addormentare.

Scesi le scale in punta di pieni e rimasi sorpresa quando entrai in cucina e trovai la luce già accesa.

Aiden era di spalle, senza maglietta, mentre trafficava con i fornelli.

Non lo salutai né feci qualcosa per attirare la sua attenzione. Mi allungai solo per prendere un bicchiere e poi lo riempii d'acqua.

«Tu non sei Scarlett.»

La serietà e la lentezza con cui lo disse mi fece bloccare sul posto.

«Cosa?» la voce mi uscì strozzata, avevo gli occhi spalancati dal panico.

Si avvicinò e, lentamente, mi prese il polso. «Due settimane fa ti sei tagliata con il coltello qui da noi, al polso. È impossibile che si sia già chiusa la ferita.»

Ritrassi di scatto la mano, scuotendo la testa. «Invece è così, Aiden.»

Il ragazzo mi fissò per alcuni secondi. Mi analizzò tutta, il viso, i capelli, il corpo.

Ed io mi sentii in suggestione, completamente esposta davanti a lui.

«Non sei Scarlett.» ripeté, questa volta a sé stesso. «Scarlett non mi risponde quasi mai male. Credevo che fosse nervosa per qualche motivo ma in realtà... tu non sei lei. Come ti chiami in realtà?»

Non potevo più mentirgli. Ma come aveva fatto a non accorgersene suo fratello, che avrebbe dovuto essere quello a conoscerla meglio?

«Ava.» risposi in un sussurro, poi lo guardai con occhi imploranti. «Per favore, non dirlo a John... lui non deve saperlo.»

Aiden inarcò un sopracciglio. «Perché? Perché Scarlett manda te ad essere la sua ragazza?»

Eppure Aiden lo sapeva. John portava la ragazza con cui mi tradiva, o meglio tradiva Scar, a casa. Eppure non diceva niente.

«John tradisce Scarlett... ci stiamo solo vendicando.»

«Sei la sua gemella?» chiese solo.

La risposta mi parve abbastanza ovvia, ma feci comunque cenno di sì con la testa.

Lo sentii ridacchiare leggermente. «E John non se ne è ancora accorto? Sei fortunata che io non lo sopporto e che non gli dirò niente. Ma fai attenzione, Ava.»

Mi diede una piccola spallata e poi uscì dalla stanza. Lasciò l'acqua del tè a bollire sul fuoco, lasciò me imbambolata nel bel mezzo della cucina.

Aiden aveva appena scoperto tutto. Ed io non sapevo come sentirmi al riguardo.

Dovevo essere sollevata, che almeno lui mi avrebbe potuto aiutare? O forse minacciata, perché bastava che pronunciasse il mio vero nome per far venire la verità a galla?

Forse non dovevo sentirmi in nessun modo.

Mi ritrovai a spegnere il fuoco per Aiden e spensi anche la luce della cucina.

Poi mi rimisi di fianco a John, cercando di non concentrarmi sui battiti del mio cuore, che battevano troppo forti per i miei gusti.

Una cosa era certa: avevo nostalgia del mio anno passato fuori. Se avessi saputo di tutto questo, non sarei mai tornata dal mio stage.

Mi addormentai, immaginando di stare nel mio appartamento con le mie compagne di lezione, nel dormitorio femminile del più bel college in Canada.

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-sil 💗