ɕαԹίϯσʆσ 22

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«Amore, vuoi qualcosa?» Mi chiese John quando ci fermammo ad un bar, a metà viaggio per arrivare nella loro casa in montagna.

Aiden dietro di lui fece una smorfia, facendomi scappare una risatina.
Mi morsi subito il labbro. Aiden non doveva scoprire che mi faceva ridere nonostante fossi arrabbiata con lui, così risposi a John. «No, grazie Johnny. Prendo un sorso del tuo caffè.»

Annuì e mi diede un bacio a stampo, poi andò a fare la fila con suo padre.

Eravamo rimasti Aiden, io e la signora Smith.

«Allora Scarlett.» mi chiese lei. «Stanca per il viaggio?»

Non eravamo partiti da neanche un'ora, ma Aiden aveva insistito per fermarci, e ci mancava un'altra mezz'ora per arrivare a destinazione.

Quella stessa mattina avevo salutato la mia famiglia, che avrei rivisto dopo cinque giorni.

Scarlett entrò nella mia stanza mentre misi la valigia a terra. Era stracolma di roba e avevo paura si rompesse durante il viaggio.
Non era molto, giusto l'indispensabile, ma i vestiti pesanti prendevano molto spazio.

«Sei pronta?» Mi chiese sedendosi sul bordo del mio letto, io annuii.

«Sono solo nervosa.» Le confessai. «Dovrò passare una settimana da sola con Aiden e John nella stessa casa.»

Scar mi guardò divertita. «Ava, sono fratelli. Vivono sempre nella stessa casa.»

Io sbuffai e risi, lanciandole un cuscino in faccia. «Hai capito cosa intendo!»

Rise anche lei e mi rilanciò il cuscino. «Scar.» le lanciai un'occhiataccia. «I capelli.»

Lei mi sorrise e si alzò senza dire niente, poi, una volta arrivata alla porta si girò e disse: «Tranquilla, Aiden ti troverà irresistibile anche con i capelli spettinati.»

«Scarlett!» Urlai con voce stridula e coprendomi la faccia con le mani, per nascondere il rossore.

"Io sono arrabbiata con lui." Mi ripetei in testa. "Io sono arrabbiata con lui."

La mia gemella tornò indietro e mi abbracciò. «Chiamami tutti i giorni, okay?»

Annuii e la strinsi a me. «Ti voglio bene.»

La sentii sorridere. «Te ne voglio anche io, Ava.»

«No.» Risposi alla madre di Aiden. «Voi?»

Mi riferii a tutti e due, ma Aiden era troppo impegnato a chattare per ascoltarmi.

Sua madre scosse la testa e sorrise. «No. Non vedo l'ora di farti vedere la casa!»

Stavo per rispondere, quando sentii due braccia muscolose cingermi la vita. Era John, lo riconobbi dal profumo.

Suo padre ci raggiunge e ci porse il caffè.
«Grazie.» Sussurrai mentre John mi lasciava un bacio sulla guancia.

Mi sentivo leggermente a disagio a farmi baciare in quel modo così intimo davanti ai suoi, ma non potevo fare niente. Avrei destato troppi sospetti e una lite non era quello che mi serviva al momento.

La signora Smith guardò suo marito, poi me e John.

«Scarlett, cara, vuoi dormire nella stanza degli ospiti o con John?»

Quasi sputai a terra il caffè che stavo bevendo e Aiden sollevo subito gli occhi su di me.

John mi strinse più forte e disse: «Dorme con me.»

Finsi un sorriso, Aiden si alzò di scatto e si allontanò velocemente.

Suo padre ci guardò confuso. «Ma che gli prende?»

John mi diede un bacio dietro l'orecchio, dove avevo raccolto i capelli biondi in una coda alta. «Probabilmente ha litigato con Cassandra.»

«Cassandra?» Chiesi subito, sperai solo che la mia faccia non era tanto sorpresa.

Sua madre annuì. «È la ragazza che sta frequentando, anche se lui dice che non è nulla di serio.»

Guardai John. «Non me l'hai detto. Da quanto?»

Finsi di interessarmi solo perché era suo fratello e non perché lo amavo.

"Il mio ragazzo" fece spallucce. «Da qualche giorno. Mi sono dimenticato di dirtelo.»

Annuii.

Il padre degli Smith batté le mani. «Va bene. Ritorniamo in macchina, Aiden ci ha anticipato.»

John ridacchiò, ma io non lo trovai divertente.
Seguii in silenzio la sua famiglia, mano nella mano del ragazzo di mia sorella.

Quando salimmo in macchina Aiden era già seduto, la testa appoggiata sul finestrino e le cuffiette alle orecchie.

Mi ignorò palesemente, ma mi sedetti comunque vicino a lui. Era tra Aiden e John e, se nell'aria non ci fosse stata così tanta tensione, sarei scoppiata a ridere per l'assurdità della situazione.

La madre degli Smith si addormentò dopo qualche minuto, così come John.
Il signor Smith era troppo occupato per badare a me, così allungai una mano e presi una cuffietta da Aiden.

All'inizio mi guardò male, ma poi rilassò il viso quando portai la cuffietta all'orecchio.

La canzone era Who do you love dei 5 second of summer e non mi parve più giusta in quel momento.

Ma io sapevo chi amavo. E lo sapeva anche Aiden.

Chiusi gli occhi sorridendo, pensando al fatto che piano piano lo stavo perdonando e che lui stava perdonando me.

Mentre il sonno si faceva sentire, sentii qualcosa sulla spalla. Aprii solo l'occhio sinistro, vedendo che Aid aveva appoggiato la testa. Aveva un piccolo sorriso sulle labbra.

Richiusi tutti e due gli occhi e le sue dita sfiorarono le mie.
Un brivido mi trapassò tutta la schiena.

Mi erano mancati i brividi che mi procurava Aiden. In quel momento non mi ricordavo neanche perché ero arrabbiata con lui.

La vita era una e dovevo viverla al meglio. E volevo farlo con lui.

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Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗

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