XII - La Forza del Vuoto - 6.

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Nella sala principale del palazzo della Senatrice Superiore si erano raccolti cinque personaggi

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Nella sala principale del palazzo della Senatrice Superiore si erano raccolti cinque personaggi.
Quello più appariscente di tutti era Amorfios. La battaglia su Astrodum sembrava non essere nemmeno accaduta perché sul suo corpo non c'era nessuna traccia dell'incendio. Era occupato a meditare mentre attorno a lui gli altri quattro personaggi aspettavano seduti su poltrone pregiate l'arrivo della Senatrice Superiore. Erano stati convocati da lei d'urgenza ed erano capi illustri del suo apparato militare.

Uno di loro era il generale Jackso. Indossava la sua solita divisa pomposa nera e giallo scuro, i capelli grigi e neri tirati all'indietro e le barba impeccabile come sempre. Guardava con astio Amorfios, ma non avrebbe mai osato farlo se questo non fosse stato occupato a tenere gli occhi chiusi per meditare.

Accanto a lui c'era una giovane ragazza di ventitré anni. Aveva la pelle abbronzata e i capelli biondi raccolti in due code alte, ma parte dei capelli (partendo dalla nuca e finendo alla punta delle orecchie) erano stati rasati conferendole un aspetto ribelle. Indossava un tuta di un materiale lucente e dorato. La tuta la copriva completamente aderendo al suo corpo muscoloso. Portava guanti, cintura e stivali bianchi lucenti. La cerniera della tuta era doppia e l'aveva aperta affinché il petto fosse in bella mostra, si poteva notare che tra i seni avesse installato su di sé un piccolo schermo meccanico emanante una luce gialla. Alle orecchie e al labbro portava anelli dorati e attorno agli occhi nocciola un po' di trucco chiaro. Il suo nome era Onoria e non sembrava per niente contenta di trovarsi in quella stanza.

Accanto a lei c'era un alieno di sesso maschile con un'espressione molto rilassata sul volto. Avevo la pelle celeste e le orecchie grandi e appuntite. Le sue braccia e gambe erano molto lunghe e magre, ma la divisa bianca e gialla che indossava lo imbottiva tanto da non far notare la sua magrezza, quasi conferendogli un'aria regale. Il collo era molto lungo e circondato da un colletto abbastanza stravagante. Aveva quattro occhi molto distanti tra di loro, situati ai lati del viso a coppie. Il naso era piccolo, ma la bocca no. Quest'essere si chiamava Krishil.

E infine, accanto a Krishil, c'era un altro alieno di sesso maschile di nome Uno Storn. Indossava una divisa blu e gialla molto militaresca. A differenza di Krishil, lui aveva una corporatura possente e muscolosa. Tutto il suo corpo era ricoperto da una pelo arancione lucente e curato. Il muso del suo viso era allungato e i canini superiori sporgevano anche se teneva la bocca serrata. I suoi occhi erano piccoli e taglienti, di un verde tendente al grigio, mentre la pupilla aveva una forma felina. Le sue grandi orecchie si muovevano istintivamente e la sua coda dondolava mentre aspettava a braccia conserte l'arrivo della Senatrice Superiore.

La porta della stanza finalmente si aprì e Varama fece la sua comparsa volteggiando com'era d'abitudine a qualche centimetro da terra. Si sedette anche lei davanti alla ristretta cerchia di persone fidate, tutti si fecero attenti, Amorfios compreso.

Lei fissò il suo sguardo a turno su tutti i presenti per assicurarsi la loro completa attenzione, poi fece scricchiolare rumorosamente il collo.

-Generali, vi ho radunati qui oggi per assicurarmi che tutti i preparativi siano pronti. Quando vi chiamo per nome, voglio da voi un riassunto preciso e conciso di quello che avete fatto fino ad ora. Se ci sono dei problemi è questo il momento perfetto per parlarne e risolverli.

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