Guerre Stellari [Episodi X - XI - XII]

X - L'Armata del Confine - 5.

Orion Paver e le sue truppe si fecero strada verso il palazzo senza troppi problemi. Le guardie della Repubblica Superiore non riuscivano a tener testa ai soldati Paver. L'intero pianeta Krigon non fece altro che provare a mandare messaggi d'aiuto e soccorso, ma le maggior parte delle connessioni furono interrotte da Orion Paver. Aveva programmato l'attacco nei minimi dettagli e le informazioni ricavate dalla mente di Halot furono d'estrema importanza.

Si era ormai fatto strada nel palazzo e si ritrovò faccia a faccia con Velvet. Il Sith sentì la Forza opprimente del nemico, ma non si fece scoraggiare. Impugnò la sua spada laser rossa e si preparò al combattimento.

Orion Paver guardò verso il suo galoppino, l'unico ad averlo accompagnato fino a lì, lui si fece avanti e sfoderò la sua spada laser arancione. Gli altri Sith si gettarono su Orion Paver, ma furono tutti sconfitti, non dovette nemmeno estrarre la sua spada per metterli al tappeto.

Velvet aveva difficoltà a tener testa al guerriero Paver, ma combatteva con coraggio e vigore.

Intanto, a Daroon, la Forza Unita e parte del Senato Superiore furono riuniti d'urgenza dalla Senatrice Superiore.

-Generale Jackso, voglio che lei mandi le sue flotte più preparate verso Krigon. Un nemico a noi sconosciuto sta cercando di rubare lo scettro. Appena ha altri uomini pronti, invii anche loro. La maggioranza della Forza Unita si dirigerà su Krigon e farà del suo meglio per proteggere il palazzo e lo scettro. Io e pochi cavalieri rimarremmo qui a proteggere Daroon e comunicare il necessario al resto della Galassia.

-Ai suoi ordini, Senatrice Superiore!

Urlarono l'intero corpo della Forza Unita, il generale e i comandanti dell'esercito della Repubblica Superiore.

-Tutte le informazioni necessarie per comprendere la situazione verranno inviate a tutti voi appena uscirete da questa stanza.

La battaglia era iniziata.

La Senatrice Superiore non si era dimenticata della nipote, le fece segno di seguirla.

Stavolta Carmine non la seguì. Aveva sentito quello di cui aveva bisogno e prese la decisione di andare ad aiutare l'amica Shenny a uscire viva da quel palazzo che presto sarebbe diventato un campo di battaglia.

-Ma in cosa ci siamo invischiate, amica mia?! Vengo a salvarti, Shenny!

Disse fra sé e sé con molta angoscia. Tremava all'idea della morte dell'amica.

Per fortuna il caos che si era creato era ottimo per rubare una nave senza dare nell'occhio. Carmine non dovette sforzarsi troppo. Appena mise mani sul volante della nave con cui erano arrivati a Daroon, prese il volo diretta verso Krigon.

Intanto la Senatrice Superiore portò Lilia e V4T2 in una stanza del grande complesso.

-Mia cara nipote, quel che sta succedendo va oltre le tue capacità, non ti manderò a Ferem da Halot.