-CAPITOLO 4-

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L'indomani io a Laurie andammo in piscina. Sistemai l'asciugamano proprio accanto al suo e controllai poi il cellulare, attendendo una telefonata da mio fratello, in viaggio per l'America del sud. Trovai invece un sms, da un mittente ignoto: "Ti auguro una splendida giornata".

Osservai attentamente ogni cifra ma nulla, non lo conoscevo. Chi poteva avere il mio numero di cellulare? Non ero la classica ragazza che dava il numero a chiunque, perciò non avevo la minima idea di chi potesse essere.

"Winter è tutto ok?" chiese apprensiva Laurie.

"Emh, penso di si! Mi è arrivato un messaggio da un numero sconosciuto...Mi augura di passare una buona giornata.." spiegai con fare confuso.

"Ashton?" ipotizzò lei, ma le risposi subito.

"Ho il suo numero salvato in rubrica!"

Risposi al messaggio chiedendo chi fosse il mittente, ma questo non rispose più: voleva restare anonimo. Dopo esserci spalmate la crema solare, ci recammo a bordo piscina a chiacchierare.

"Tu non ci crederai, ma qualcuno ha messo su Twitter il video di Emily mentre cade alla festa di settimana scorsa!" annunciò Laurie, ridendo come una pazza.

Ridacchiai divertita, nonostante stessi ancora pensando a quell'sms e al suo possibile mittente.

"Ehi guarda là!" indicò l'ingresso recintato della piscina "quelli non sono Luke e Ashton con gli altri?!"

Luke, Ashton, Calum, Michael, Harry, Louis, Liam, Niall e Zayn. Porca puttana. Il respiro divenne irregolare all'improvviso, il cuore sembrava voler uscire dalla gabbia toracica. No, non qui dannazione.

"Ragazzi, ehi! Siamo qua!!" strillò Laurie, sventolando la mano in aria per farsi vedere.

Ci raggiunsero immediatamente, e potrei giurare di essere sbiancata da un momento all'altro. Mi sentivo strana, debole e avevo persino la vista offuscata. Poteva un normale ragazzo farmi questo effetto?

Provai ad alzarmi, ma le forze mi abbandonarono e scivolai verso l'acqua. Ma questa non entrò in contatto con la mia pelle, perchè due possenti mani mi strinsero i fianchi. E non erano le mani di Ashton.

"Winter!" si agitò Laurie, stringendomi il polso.

Le mani che mi stringevano ben presto scivolarono sotto le mie gambe e mi sollevarono da terra. Gli occhi erano chiusi e pesanti, ma percepii l'odore del tabacco mischiato alla vaniglia. La spugna dell'asciugamano sfregò contro la mia schiena quando mi posò a terra.

"Non pensi che sia ora di farti controllare da un medico?" la sua voce risultò apprensiva, ma comunque preoccupata.

"Non ho nessun problema" dissi, aprendo  finalmente gli occhi e guardandolo. Il paradiso in confronto era il nulla. Al sole la sua pelle risultava ancora più lucida, i muscoli delle braccia perfettamente scolpiti e coperti da mille righe di inchiostro nero. 

"Mmh, dici? Eppure è il secondo giorno di fila che ti senti male" mi incalzò prontamente.

"Non sto male per un problema fisico" spiegai "ma bensì per colpa di qualcuno." Non gli avrei di certo rivelato i miei sentimenti, ma desideravo fargli capire che effetto poteva farmi il ragazzo che amavo.

"Ma...non è che per caso il ragazzo che ti piace è uno di noi?" sparò l'ipotesi all'improvviso.

Mi ritrovai a deglutire rumorosamente, terrorizzata dall'idea di essere smascherata.

"A me puoi dirlo, so mantenere un segreto!" ridacchiò.

"No, non posso." lo squadrai. Possibile che non capiva? Eppure era così evidente!

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