-CAPITOLO 12-

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"Scusa" disse alla fine, abbassando lo sguardo sulle sue mani.
"Perchè? Spiegami solo il perchè e poi sparisco" sussurrai con le lacrime agli occhi.
"E' difficile..." spiegò, sospirando profondamente.
"Ah, è difficile? E' difficile dirmi la verità, ma non è stato difficile tormentarmi per un mese intero?" non riuscii più a trattenere quelle lacrime, che scivolarono veloci verso le labbra.
"Hai tormentato una ragazzina di quindici anni Zayn!!" lo accusai "e io che ero follemente innamorata di te! Di un mostro!" ero disperata, non lo ero mai stata così tanto.
"Posso spiegarti tutto Winter, lo giuro! Ma devi avere pazienza!" esordì, appoggiando la mano sulla mia coscia.
"Non toccarmi!!" urlai nervosa. Stavo impazzendo, il dolore era troppo.
"Winter..." riprovò, ma lo zittii ancora.
"No Zayn, no! Hai fatto il doppio gioco per tutto questo tempo! Mi hai anche invitata a cena! Fai schifo!" i pensieri uscivano come dei proiettili: finivo di pensare ad una cosa, e subito dopo ne avevo un'altra da dire.
"Winter!" urlò ad un certo punto, facendomi zittire dallo spavento. "Non ti sei chiesta per quale cazzo di motivo me ne sono andato, piantandoti nel bosco da sola?! Cazzo! Sapevo che era pericoloso perchè è pieno di animali, lo so benissimo! L'ho fatto per non farti del male!!"
"Ma che razza di concezione del male hai, eh?! Stalkerare una ragazzina per poi abbandonarla nel bosco non è farle del male secondo te?!!" continuai, sfogando tutta la rabbia accumulata nell'ultimo mese.
"Vuoi davvero vedere cosa sono capace di fare?" domandò ad un certo punto. Il tono della sua voce era cambiato, diventando rude, cattivo, crudele.
Non risposi per non dare adito alle sue provocazioni, ma pensò a tutto lui: mi fece scendere dall'auto, per poi trascinarmi nuovamente nel bosco.
"Zayn no! Ti prego, lasciami!" lo supplicai, puntando i piedi a terra. L'avevo istigato troppo, e ora mi toccava subirne le conseguenze.
"Non ti voglio fare del male Winter!" disse nervoso "voglio solo farti capire!"
Ci inoltrammo nel bosco, fino ad arrivare ad una casa abbandonata. Era lugubre e mi metteva paura solo a guardarla da fuori. Sembrava la classica casa infestata dai fantasmi presente nei film dell'orrore.
"Ho giocato a nascondino con moltissime ragazze Winter" riprese, aprendo la porta cigolante della casa "e casualmente sono finite tutte qui" indicò un materasso buttato a terra in una stanza.
"C-casualmente..?" balbettai, dubitando fortemente di ciò che aveva appena detto.
"Per modo di dire, si. Le spingevo io qui, e poi capitava quello che capitava" spiegò.
"Ora capisco..." parlai tra me e me, esprimendomi però ad alta voce. Lui mi fissava curioso, illuminato dalla fioca luce della luna che entrava dalla finestra rotta.
"Approfittavi di loro, vero?" domandai, mordendomi il labbro e trattenendo le lacrime che minacciavano di uscire.
Trasalì spaventato prima di annuire "lo facevo, purtroppo."
Il senso di nausea che provavo qualche ora prima tornò a tormentarmi. Mi ero innamorata di una persona che usava le ragazzine. Mi facevo schifo, mi faceva schifo.  
"Sono sparito per evitare di portarti in questa casa e sbagliare tutto" aggiunse poi, sedendosi per terra.
Stare al suo fianco in quel momento era difficile, ma nello stesso momento mi sentivo di doverlo fare, per amore. Nonostante tutto, il sentimento che provavo nei suoi confronti era ancora molto forte.
"Cosa ti spingeva a fare ciò che facevi a quelle povere ragazze?" domandai curiosa, avvicinandomi al materasso "solo voglia di sesso?"
"La droga" rispose secco. "Sono nel giro da troppo tempo Winter, e voglio venirne fuori...Ma non ce la faccio.." si portò le mani nei capelli. La sua voce aveva cambiato ancora tonalità: non era più rude, ma supplichevole. Aveva bisogno di aiuto, ed io l'avrei aiutato.
"Ehi? Io ci sono" lo rassicurai. Alzò lo sguardo e mi sorrise.
"Sei così bella Winter...Tenermi lontano da te è una pazzia" deglutì rumorosamente, mangiandomi con gli occhi. "Ma non voglio farti del male...Vattene..."
Mi stava cacciando. Ma non sarei andata via così facilmente. Aveva un disperato bisogno di essere salvato, e giurai su me stessa che sarei stata io a farlo. Mi sedetti sul bordo del materasso e sospirai.
"Winter vai!" disse nuovamente, ma non mi spostai di un millimetro. Lo fissai intensamente, era bellissimo, nonostante tutto. Nei suoi occhi non vedevo più il mostro che avevo avvistato in un primo momento di rabbia, ma avevo rincominciato a vedere l'oceano. Il mio oceano.
"Zayn?" lo richiamai per fargli alzare lo sguardo da terra. Mi ascoltò, guardandomi dritta negli occhi.
"Voglio che mi baci.." sussurrai, mordendomi il labbro. Avevo bisogno di sentire il suo sapore di tabacco su di me.
"I-io non..." iniziò titubante, per poi alzarsi e avvicinarsi velocemente. Si inginocchiò davanti a me e, prendendomi il viso tra le mani, mi baciò intensamente. Era ciò che aspettavo e desideravo da tre lunghissimi anni. Il sapore delle sue labbra era proprio come l'avevo immaginato: dolce, ma allo stesso tempo aggressivo, un mix di menta e tabacco. Ben presto però finì per inchiodarmi al materasso, puntando i gomiti ai lati della mia testa.
"Te l'avevo detto che dovevi andartene" ringhiò eccitato contro la pelle del mio collo.
"So che non lo farai" dissi sicura. Voleva spaventarmi, ancora, ma non ci sarebbe riuscito facilmente.
Alzò la testa e mi fissò "sì, sai che tengo troppo a te." Si chinò ancora, baciandomi con molta dolcezza. Non potrei nemmeno descrivere il tornado che si stava abbattendo dentro di me, non solo in testa, ma anche nello stomaco, ovunque. Lui mi amava, io lo amavo, stop. Era l'unica cosa che ci serviva per stare bene, il nostro amore.
"Ti prego, scusami per tutto ciò che ti ho fatto..." sussurrò, appoggiando la testa sul mio seno. Gli accarezzai i capelli per rassicurarlo.
"Va tutto bene Zayn..." sorrisi. Non solo con le labbra, ma anche con il cuore.
"Mi denuncerai..?" chiese spaventato. Non l'avrei mai fatto, tenevo troppo a lui per vederlo sparire dietro a delle sbarre per chissà quanto tempo.
"Sarà il nostro piccolo segreto, ok?" risposi, facendogli alzare la testa per guardarmi.
"Il nostro segreto piccola, si" annuì, baciandomi ancora. Era così dolce ora, che quasi mi ero scordata cosa mi aveva fatto. In fondo aveva agito per paura. Aveva semplicemente paura di ammettere di aver bisogno di aiuto, e aveva anche paura a dire di essersi innamorato. Si screditava troppo, come ogni adolescente problematico.
"Dovremmo tornare a casa, sai? Si staranno sicuramente preoccupando.." asserii, alzandomi dal materasso e pulendomi i pantaloncini.
"Non voglio dirti addio questa notte" confessò abbracciandomi da dietro. Appoggiai la testa sul suo sterno, e lui il mento sulla mia testa. Ero davvero bassa, ma era positivo.
"Non mi dirai addio, ma solo arrivederci. Domani sera devi portarmi a cena" commentai con tono dolce.
"Questa sera, ormai. Sono quasi le cinque, tra poco sorgerà il sole.." affermò ridacchiando. "Abbiamo giocato abbastanza per i tuoi gusti?" domandò poi, serio.
Annuii piano "non mi è mai piaciuto nascondino.." ammisi.
"Vorrà dire che la prossima volta giocheremo alle belle statuine...Tu fai la statua, e io ti tocco tutta" mi provocò.
"E se giochiamo allo schiaffo del soldato? Che io faccio il generale e ti prendo a sberle?" ribattei, facendolo scoppiare a ridere. 
Tornammo a casa dopo esserci scambiati ancora qualche bacio. Papà e mamma erano fuori dalla porta in piagiama, terrorizzati e assonnati. Laurie era seduta sulle gambe di Luke, seduto a sua volta sul dondolo con Liam. Mi avvicinai piano per paura di un possibile attacco di rabbia da parte dei miei genitori, ma questi non fecero altro che alzarsi e abbracciarmi. Mamma piangeva, papà tremava.
"Piccola mia.." disse mamma accarezzandomi la guancia "non ti allontanare mai più in quel modo da casa, ok? Poteva capitarti qualcosa di brutto!"
Annuii e mi girai verso Zayn, sorridendo.
"Liam mi aveva trovata già un'oretta fa...Scusate se non sono tornata subito, ma Zayn mi ha portata a fare una passeggiata per tranquillizzarmi.." spiegai, sperando che bevessero la scusa. E così fu.
"Grazie ragazzo!" affermò papà, dandogli una bella pacca sulla spalla.
"Umh, non c'è di che signor Rogers!" rispose lui tutto felice.
Condividevo con Zayn un segreto davvero importante. Poteva essere l'inizio di una storia d'amore, come la fine di qualcosa che ancora non era nato. Non poterne parlare nemmeno con la mia migliore amica era terribile, poichè eravamo abituate a raccontarci tutto, ma ero ben consapevole che il silenzio mi avrebbe ripagata con mille gioie, giorno dopo giorno.
E la mia vittoria più grande, dopo molte sconfitte, era proprio Lui.
"Winter, devo dirti una cosa importante.." esordì il ragazzo dalla pelle ambrata, posando la mano appena sopra il mio fondoschiena.
"Questa sera a cena Zayn, questa sera.." sussurrai, lasciandogli un tenero bacio sulle labbra e andando in casa, richiudendo la porta alle mie spalle.

ANGOLO AUTRICE:

Hola :D

Come già avevo detto, con questo capitolo si chiude quella che definisco la "prima parte" della storia! D'ora in poi i capitoli saranno un po' più tranquilli, almeno fino al 29esimo, dove ci sarà una sorta di "ribaltamento" delle relazioni tra i personaggi ;)

-BetweenTheStorm-

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