Caro diario,
oggi ho imparato una nuova cosa: il significato della parola "combattere". Si, insomma, sapevo letteralmente cos'era un combattimento per via delle lezioni di storia, ma non sapevo cosa significasse combattere per noi stessi o per ottenere qualcosa o qualcuno. Non ho mai avuto molte pretese nella mia vita e anzi, non ho mai chiesto nè desiderato ardentemente qualcosa. Ma forse sono cambiata. Forse crescendo ho capito che desiderare non è sempre sbagliato. E ora desidero qualcosa, o per meglio dire, qualcuno: Lui.
Sono innamorata? Si. Ma Lui non lo capisce. I segni sono stati tanti: gesti, sguardi, espressioni, ma non c'è stato nulla da fare. Forse dovrei dirglielo, ma in un certo senso so che non è possibile. Non è possibile perchè noi siamo estremamente diversi: siamo la luce e il buio, il giorno e la notte, l'acqua e il fuoco. Viviamo su due pianeti opposti. Io non sono abituata al suo mondo, e forse Lui non vuole tornare nell'ombra, magari tutta questa fama lo rende felice. Ho la costante paura che Lui possa trovare l'amore in altri occhi e non nei miei. E so che finirà così, perchè nessuno si innamorerebbe di una come me.
Ah già, Ashton. Che dire di lui? E' un ragazzo d'oro. Mi tratta come se fossi una principessa, la sua principessa, e io gliela combino sotto il naso. Mi sento una terribile stronza, ma non posso fare a meno di amarlo. Zayn per me è tutto e niente, è forza e debolezza, felicità e tristezza.
Solo Dio sa quanto posso amarlo e cosa sarei disposta a fare per Lui.
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Chiusi il diario e lo nascosi per bene, per evitare che qualcuno ficcasse il naso nei miei affari di cuore, e andai in bagno. Presi lo spazzolino e lo coprii con una striscia di dentifricio bianco a righe blu, che emanava un fortissimo odore di mentolo. E chissà se anche il suo dentifricio aveva quell'odore, oppure un altro. Mi lavai i denti osservandomi attentamente allo specchio: non ero abbastanza bella per Lui.
Tornai in camera e mi buttai letteralmente sul letto, affondando il viso nel cuscino. Ooh Zayn, ma che diavolo mi stavi facendo?! Presi il cellulare e notai di aver ricevuto alcuni messaggi su Whatsapp, tra cui uno particolare: il mittente ignoto. "Ieri eri bellissima."
Come diavolo faceva a saperlo? Era uno stalker? Corsi da basso e presi in fretta e furia il cordless, tornando poi in camera e telefonando a Laurie.
"Pronto?" rispose allegra.
"Mi ha scritto ancora!" gridai di colpo. Per fortuna ero sola in casa.
"Quello di ieri mattina??" domandò curiosa, celando in qualche modo una risatina soffocata.
"Lui! Mi ha detto che ieri ero bellissima! E dov'ero ieri?! In piscina con te! Quindi è uno stalker!" dissi velocemente, senza prendere fiato.
La risatina soffocata di Laurie si trasformò in una risata energica. Mi stava evidentemente prendendo in giro.
"Cosa ridi?!" le urlai contro "potrebbe essere davvero uno stalker, stupida!" lei rideva, eppure io avevo seriamente paura.
"Non hai pensato che potrebbe essere qualcuno che ieri era con noi?" ipotizzò ironica.
"Ancora? Ti ho già detto che nessuno, a parte Ashton, ha il mio numero!" ripetei forse per la millesima volta. Aveva il brutto vizio di prendere un pò tutto alla leggera, e non mi era di grande aiuto.
"Magari Ash ha dato il tuo numero a qualcuno Winter, smettila di pensare sempre in negativo!" mi sgridò.
Magari aveva ragione e stavo esagerando. Ma allo stesso modo potevo aver ragione io, ma lei non capiva.
"Va bene Laurie, grazie comunque." sbuffai, chiudendo la telefonata e riportando il cordless in salotto.
Io non pensavo sempre in negativo. Semplicemente mi spaventava l'idea di ricevere sms da una persona che non conoscevo, o di cui comunque non sapevo l'identità. Una lampadina si accese nella mia mente: una telefonata. Magari chiamandolo con il telefono di casa, avrebbe risposto. Mi sentivo diabolica, santo cielo!
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Dreamcatcher
Fanfiction"Teneva al suo bene più di qualsiasi altra persona al mondo. Era sempre in prima fila quando aveva bisogno di aiuto, anche quando erano distanti, aveva sempre il tempo per ascoltarla mentre si sfogava, piangeva o semplicemente rideva, nei rari momen...