Capitolo 29 - Pic nic

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Toni

È passato già un mese, da quando Cheryl è uscita dall'ospedale.
Sono state quattro settimane intense, ma belle, ricche di verifiche e interrogazioni prima delle vacanze di pasqua, Cheryl ha fatto un pò di fisioterapia per la schiena ed è migliorata un sacco, ora riesce a muovere le braccia, riesce a piegarsi, senza urlare ogni volta, riesce a sdraiarsi normalmente senza provare dolore.
Sono tanto fiera di lei e dei progressi che ha fatto, vederla di nuovo autonoma come prima mi riempie di gioia, ma la prossima volta non capiterà mai più una cosa del genere, non lo farò accadere per nessun motivo al mondo, al massimo muoio io, mi prendo io le pallottole nella schiena, lei non soffrirà più in quel modo.
E a proposito di questo, gliel'ho fatta pagare a quel bastardo che le ha sparato, Jughead insieme a Fangs, lo hanno scovato nascondersi in un capanno abbondanato nel Southside, mi hanno chiamato e gli ho fatto cose di cui non credevo fossi capace, ma dopotutto se lo meritava, dopo quello che ha fatto. Non l'ho ucciso, anche se nello stato in cui ero appena l'ho visto, lì per terra, con mani e piedi legati e gli occhi neri, e ha confessato, ne sarei stata in grado, ma non l'ho fatto, gli ho solo fatto del male tanto quanto lui ne ha fatto a Cheryl, poi ce ne siamo andati lasciandolo dove lo abbiamo trovato.
Una volta tornata a casa, non ho detto a Cher, ciò che avevo combinato, le ho mentito, non voglio che abbia paura di me, che veda il mio lato oscuro, diciamo il mio lato più cattivo, che tendo a nascondere, ossia il fatto che se mi si tocca una persona al quale voglio bene o che amo, mi altero, mi arrabbio e questo sentimento purtroppo mi porta a fare cose di cui non vado fiera, ma che faccio spinta dalla rabbia e il risentimento.
Tralasciando l'accaduto di questo mese, adesso siamo in macchina dirette allo Sweet Water a fare un pic nic.
Da quando è tornata in forze, è la prima volta che guida, fino ad ora l'ho sempre fatto io, mi piace vederla fare le cose, senza che provi dolore.
Ho la testa appoggiata al suo braccio, un'altra cosa che mi mancava, riavere la Cheryl prima dell'incidente, se così possiamo chiamarlo, mi fa sentire felice e convinta che d'ora in avanti, andrà tutto bene.
In una decina di minuti arriviamo di fronte al fiume, parcheggia l'auto sotto un albero vicino alla riva, scendiamo, lei con in mano una tovaglia e una borsa, io con il cestino.
Stende sul prato il telo, ci sistemiamo per bene le cose sopra e ci sediamo, una accanto all'altra. Prima di guardarla negli occhi, guardo in avanti verso l'orizzonte, il panorama qui, allo Sweet Water, è sempre stupendo, la bellezza della natura mi hanno sempre affascinato parecchio.
Poi mi volto verso di lei ed iniziamo a parlare, mangiando.
Toni: Allora Cher, mi vuoi dire cosa hai messo in quella borsa!?
Dico indicandola.
Cheryl: lo scoprirai.
Toni: Dai, perché non me lo dici!?
Cheryl: È una sorpresa.
Toni: Ma lo sai che odio le sorprese.
Cheryl: Si, ma mi piace farti morire di curiosità.
Toni: Sei cattiva, non puoi far soffrire così la tua amabile ragazza.
Cheryl: Ma guarda che non è niente di che.
Toni: Non importa, odio non sapere le cose.
La guardo e metto il broncio, lei mi guarda a sua volta, sorride, poi si avvicina e mi dà una bacio.
Toni: Va bene, mi hai convinto, non te lo chiederò più.
Cheryl: Ecco brava, fai bene.
Detto ciò ci mettiamo a ridere, continuando a mangiare.
Devo dire che le pietanze che ha preparato Cheryl, per quest'oggi sono proprio buone, questa ragazza sa fare qualsiasi cosa, ed è la mia fidanzata, modestamente, penso tra me e me.
Finito di pranzare poco dopo, sistemiamo il tutto in macchina, lasciamo solo la tovaglia sul prato in modo da poterci sedere.
Toni: Allora adesso mi fai vedere qual'è questa sorpresa?
Cheryl: Certo.
E tira fuori, prima un paio di asciugamani, tipo quelli da spiaggia, che poggia per terra, poi un costume due pezzi. La guardo storto un pò perplessa non capendo.
Toni: Cosa dovrei farci con quello?
Cheryl: Mettertelo, mi piacerebbe fare un bagno, se non ti dispiace.
Toni: E tu non c'è l'hai?
Cheryl: Io ce l'ho già addosso.
Toni: E mi spieghi dove mi dovrei cambiare?
Cheryl: Qui, davanti a me.
Dice con sguardo malizioso, io la guardo alzando gli occhi al cielo.
Toni: No, no io non mi cambio qui di fronte a te, anche se ci siamo solo noi.
Cheryl: Ma perché no!? Tanto ti ho già vista nuda, solo per rinfrescarti la memoria.
Toni: Lo so, ma non te la darò vinta, mi cambio in auto.
La guardo soddisfatta dritta negli occhi.
Cheryl: Uffa, però.
Dice incrociando le braccia al petto.
Toni: Ma uffa, cosa!? tranquilla che ci saranno altre occasioni.
Prendo il costume e vado a cambiarmi, dandole un bacio sulle labbra per rassicurarla.
In pochissimo tempo me lo metto, esco e la trovo seduta su una roccia, in riva al fiume, in costume.
La squadro da testa a piedi, e non posso che rimanere a bocca aperta, è semplicemente perfetta, ha un corpo pazzesco e i capelli rossi che le accarezzano la pelle delicatamente, la pelle bianco pallido, che le fanno risaltare il viso e gli occhi nocciola.
Mi avvicino lentamente in modo da non farmi scorgere, arrivata il più vicino possibile l'abbraccio da dietro, lei si volta di scatto e le dó un bacio sulle labbra.
Toni: Lo sai che sei proprio figa.
Dico fissasola completamente innamorata.
Cheryl: Lo so.
Poi si gira e mi guarda.
Cheryl: Beh neanche tu non sei niente male.
Dice mordendosi il labbro inferiore.
A quel gesto, non resisto, mi abbasso, le prendo il viso tra le mani e la bacio appassionatamente, lei ricambia, sorridendo sulle mie labbra. Ci stacchiamo per riprendere fiato.
Toni: Allora andiamo?
Indico il fiume con il dito.
Cheryl: Assolutamente si.
E senza neanche darmi il tempo di ribattere, si alza e inizia a correre velocemente.
Cheryl: L'ultima che arriva è la peggior ragazza di sempre.
Toni: Non è giusto, tu sei partita prima e sei più vicina.
Inizio a correre anch'io, ma vince lei essendo avvantaggiata. Tocco l'acqua e un brivido mi percorre la schiena, è fredda, pensavo fosse leggermente più calda, ma me ne frego buttandomi a peso morto. Poi visto che sono arrivata ultima inizio a schizzarla, lei mi guarda malissimo coprendosi il viso con le mani.
Cheryl: Dai TT, finiscila.
Toni: No, te la devo far pagare, sei partita prima.
Cheryl: avevi solo da svegliarti prima.
Toni: Cosa!? Ma se l'hai detto quando praticamente eri arrivata.
Cheryl: Non è vero, sei tu che sei lenta.
Detto ciò si mette a correre per la seconda volta. Io la guardo sbalordita, ma come si permette di dire certe cose, se vuole la guerra, guerra avrà. Incomincio a correre anch'io, inseguendola con l'intento di prenderla. Come immaginavo, la raggiungo facilmente dopo pochissimo tempo, la prendo per la vita, perdendo l'equilibrio e cadendo entrambe in acqua.
La tengo stretta in un abbraccio, cercando di non farle male, ma comunque limitando le sue possibilità di sfuggirmi.
Toni: Okay, ora sei mia, non puoi più scappare, adesso hai il coraggio di ripetere ciò che hai detto prima!?
Cheryl: Cosa!? Che sei lenta!? è vero.
Lo dice con una sfacciataggine molto naturale.
Toni: Ah, è così che la pensi!?
Cheryl: Assolutamente.
Dice fiera, provocandomi.
Toni: perfetto, allora dovrai assaggiare la mia ira.
Cheryl: No TT, non provare a farmi finire sott'acqua, i miei capelli si rovinerebbero.
Toni: Avevi solo da pensarci prima.
Le stavo per mettere la testa sott'acqua, quando improvvisamente si divincola dalla mia presa molto agilmente, si gira verso di me ed inizia a baciarmi. Io ricambio poggiando le mani sul suo viso. Anche se non vorrei, dopo svariati secondi mi stacco per riprendere aria.
Toni: Non la puoi passare liscia tutte le volte.
Cheryl: Eh invece si, io sono Cheryl Blossom, ricordalo TT.
La guardo e scoppio a ridere per il modo in cui l'ha detto.
Toni: Ma finiscila di usare il tuo nome come scusa, tu sei la mia ragazza e quindi per questo posso farti ciò che voglio.
Cheryl: Ah allora la stessa cosa vale per te.
Ci guardiamo con aria di sfida, so che vuole farmi qualcosa, ma non riesco a capire cosa. Si avvicina terribilmente a me, mi fissa con un sorrisetto befardo e poi inizia a farmi il solletico. Dannazione Blossom, lo soffro tantissimo in tutto il corpo.
Toni: Cher, ti prego smettila.
Dico ridendo a crepapelle.
Cheryl: No, finché non ti scusi, volevi mettermi la testa sotto l'acqua e rovinarmi i capelli.
Toni: Okay va bene, scusami, mi dispiace Cher, puoi pedonarmi?
Cheryl: Scuse accettate e si ti perdono.
Dice queste parole e smette immediatamente.
Toni: Quindi siamo pari, adesso?
Cheryl: Certo.
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere entrambe divertite da tutto quello che è successo.
Toni: Siamo proprio delle stupide, ma è stato divertente.
Cheryl: Moltissimo, riesci sempre a farmi ridere e a farmi stare bene.
Toni: è bello sentirti dire queste parole, il mio unico scopo è renderti felice.
Apro le braccia e lei si accocola sul mio petto. Rimaniamo in questa posizione, per parecchio tempo. Ad un certo punto però inizio ad avere freddo, ho la pelle d'oca e i brividi.
Toni: Cher, che ne dici se usciamo e ci stendiamo sul telo?
Cheryl: Certamente, stavo morendo di freddo, speravo lo dicessi.
Mi avvio fuori con la mia mano intrecciatata alla sua. Usciamo, ci asciughiamo, poi mi sdraio e lei come prima si appoggia sul mio petto ancora bagniaticcia. Sento il suo odore misto al sapore dell'acqua e credo di adorarlo, è così buono.
Abbasso lo sguardo e la guardo, è semplicemente stupenda, devo assolutamente scattarle qualche foto.
Toni: Scusami un secondo Cher, arrivo subito.
Così dicendo, mi alzo velocemente mentre lei rimane un pò interdetta, non sapendo cosa stessi facendo. Apro l'auto, e al mio posto prendo la macchina fotografica, che porto sempre con me.
Torno da lei avvicinandomi lentamente, è seduta, le gambe piegate, con le ginocchia che toccano il petto, e guarda l'orrizzonte. Senza farmi vedere mi posiziono poco dietro, in modo da prendere sia lei che il paesaggio circostante, mi abbasso e una volta centrato l'obbiettivo scatto.
Cheryl: TT, mi hai spaventato.
Toni: Scusa, ma non ho resistito.
Cheryl: Immaginavo, ma questa volta mi piacerebbe fare delle foto a te, visto che l'ultima volta mi hai fatto il set fotografico.
Dice ridendo divertita al ricordo, di qualche mese prima.
Toni: Okay, va bene, ma non troppe, non mi piace stare al centro dell'attenzione.
Cheryl: lo so, ma tu non sei al centro dell'attenzione, sei solo al centro delle mie attenzioni.
A quelle parole arrossisco, divenendo rossa come un peperone. Lei non si fa scappare l'occasione e mi scatta una foto.
Cheryl: Sei così dolce quando ti imbarazzi.
Va avanti a fotografarmi per un sacco di tempo. Devo dire che in fin dei conti mi sono divertita, con lei tutto diventa più bello.
Cheryl: Ecco fatto, posso dire di essere soddisfatta.
Toni: Lo spero, mi hai fatto un intero servizio fotografico.
Cheryl: Non è colpa mia, se sei bellissima.
Toni: Ruffiana.
Cheryl: Non è vero, ho detto semplicemente la verità.
Si sfila la macchina fotografica dal collo, la poggia per terra, per poi avvicinarsi di più a me.
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia inaspettatamente.
Cheryl: Sei la mia ragazza, quindi sei perfetta, ricordalo.
Toni: Va bene, amore, ma sappi che anche tu sei assolutamente perfetta.
Cheryl: Lo so, io sono Cheryl Blossom, è ovvio che lo sia.
Toni: Dai, perché devi rovinare questi momenti così dolci, con il tuo egocentrismo.
Cheryl: Sono fatta così, non è colpa mia.
Dice abbassando lo sguardo, e allontanandosi va a sedersi sulla roccia di prima.
Forse non avrei dovuto dire ciò che ho detto, conosco il suo passato, e quello che ha dovuto passare, ma non lo pensavo davvero, stavo solo scherzando. So che soffre per il suo carattere, per il fatto che per colpa dell'armatura che si è creata nel corso
degli anni, ha allontanato chiunque le si avvicinasse, formando una barriera, sentendosi superiore, ma in fondo io la conosco, conosco la vera Cheryl, so che al di sotto di tutto questo c'è un cuore grande, che cerca solo un pò d'amore, vuole solo sentirsi amata ed essere felice. Mi sento in colpa, ho un groppo in gola e mi si è chiusa la bocca dello stomaco, sapere di essere la causa della sua tristezza, mi fa stare malissimo, devo rimediare immediatamente.
Prendo la situazione in mano e mi dirigo spedita verso di lei, a pochi centimetri di distanza la sento piangere e singhiozzare leggermente, questo mi fa sentire ancora peggio di quanto già non stia. La oltrepasso piazzandomi proprio davanti, mi chino e la guardo, ha tutto il viso bagnato dalle lacrime. Allora delicatamente con il pollice gliele asciugo.
Toni: Cher, mi dispiace un sacco, quello che ho detto non lo penso davvero, stavo scherzando.
Cheryl: No TT, quello che hai detto è vero, penso sempre e solo a me stessa, fregandomene delle conseguenze che hanno sugli altri le mie azioni.
Toni: Non è vero, almeno forse un tempo eri così, ho sentito parlare di te, molto prima di incontrarti, hai una reputazione che ti precede, che ti porti dietro, ma so, anzi ne sono sicura, che sotto sotto hai un cuore d'oro, sei una persona meravigliosa che ha molto da dare e che vuole solo sentirsi amata.
Cheryl: No TT, io sono una persona spregevole, che usa le persone per i suoi scopi, che combina solo casini e si sente superiore a tutto e tutti.
Adesso piange e singhiozza molto più di prima, non ce la faccio a vederla così. Mi avvicino ancora di poco e l'abbraccio forte, facendole poggiare la testa sul mio petto, nonostante io sia in una posizione scomodissima.
Toni: Cher, ascoltami, tu non sei così, ne hai solo passate tante, tu sei sensazionale, perché se così non fosse, non so come riusciresti a rendermi sempre così felice, ogni volta rendi tutto più bello anche la cosa più stupida, e non è vero che degli altri non ti importa, se ami una persona, fai di tutto pur di renderla felice, ti ricordi quando mi hai salvato la vita? Mi ricordo che quando mi hai vista ti sei illuminata, eri distrutta perché molto probabilmente mi hai cercata per tutta la notte senza mai fermarti.
Cheryl: Se fosse stato per me lo avrei fatto, ma alle tre di notte, Jughead mi ha obbligato a tornare a casa.
Toni: Ecco vedi, non sei un mostro come tutti pensano, ma una persona meravigliosa, a cui bisogna ricordarlo, perché sennò se ne dimentica.
Dico sorridendo.
Cheryl: Grazie TT, per tutto, per ricordarmi chi sono davvero, per sopportarmi e amarmi.
Toni: Io ti amo Cher, per quello che sei e non ti cambierei per nulla al mondo.
Al sentire queste parole, alza la testa, mi guarda e sorride.
Cheryl: Ti amo anch'io TT, ho una voglia matta di baciarti, posso?
Toni: Certo che puoi, da quando me lo chiedi!?
La guardo con sguardo interrogativo.
Cheryl: Non lo so, e solo che mi sembrava giusto per la situazione.
Detto ciò senza pensarci due volte, mi dà un bacio sulle labbra. Ci stacchiamo, e mi alzo immediatamente, mi facevano un sacco male le gambe, lei fa lo stesso. Poi le prendo la mano e mi avvio alla macchina, ma mi blocco un attimo.
Cheryl: TT, che c'è, perché ti sei fermata?
Toni: Niente volevo soltanto dirti, che fra due settimane iniziano le vacanze di Pasqua, ho una sorpresa in serbo per te, quindi tieniti pronta.
Cheryl: Ah e di cosa si tratta?
Toni: Eh no, principessa, non te lo dico.
Cheryl: Dai, per favore, ti prego.
Dice supplicandomi corrompendomi con la sua faccia più tenera, ma io non ci cascho.
Toni: Eh no, tesoro, non te lo dico, tu mi hai fatto morire di curiosità per un costume, quindi ti tocca aspettare.
Cheryl: Si, ma non ce la faccio ad aspettare quindici giorni.
Toni: Ti tocca e se me lo continui a chiedere, ti giuro che vado a stare da Jughead per questo periodo solo per non sentirti.
Cheryl: Ma dai, non è giusto, non puoi corrompermi così, lo sai che non posso stare senza di te.
Toni: allora adeguati.
Cheryl: Uffa, va bene, però mi dai un bacio.
Toni: Si, questo si può fare.
La guardo divertita ed esaudisco il suo desiderio baciandola.
Toni: Ok, adesso andiamo però, incomincia a fare freddino.
Cheryl: Si, hai ragione, torniamo a casa.
Così dicendo, sistemiamo tutte le nostre cose in macchina, si mette al volante e partiamo.

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