Capitolo 49 - Tiro con l'arco

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Toni

Sono poggiata al suo petto con la testa e sto così comoda, non credo ci sia posto migliore in cui vorrei stare se non abbracciata a lei.
Il weekend è volato, oggi ritorniamo a scuola, già tanto che ieri non ci siamo andate visto che ero ancora malata e che stamattina si entra alle 9:00.
Questi tre giorni sono stati belli, nonostante avessi la febbre e ogni tanto mi veniva un nel di testa fortissimo, ma per fortuna al mio fianco ho una ragazza davvero speciale, si è presa cura di me con così tanta dolcezza, mi misurava la temperatura, mi dava l'aspirina e mi coccolava facendomi sentire importante, dalla morte dei miei genitori non mi sono sentita in questo modo per moltissimo tempo fino a quando non è arrivata lei nella mia vita. Ieri non è neanche andata al college per non lasciarmi sola, anche perché se lo avesse fatto sono sicura che a ogni cambio d'ora mi avrebbe chiamata o mi avrebbe mandato non so quanti messaggi per sapere come stavo, il che non mi sarebbe dispiaciuto, è una bella sensazione sapere che la persona che ami si preoccupa per te.
Penso a tutto questo ed intanto alzo lo sguardo per guardarla dormire, è talmente bella, se non ci fosse stata lei questi giorni sarebbero stati un incubo, la amo così tanto, la mia principessa dai capelli rossi.
Inizio a giocherellare con le sue lunghe dita pallide, accarezzandole il palmo di tanto in tanto, a volte mi chiedo cosa ho fatto di buono per poter meritare di stare accanto ad una ragazza così sensazionale come lei, so che non dovrei farlo, perché l'amore non ha regole, però è più forte di me cioè ho vissuto con i miei genitori un'infanzia come tutti gli altri, poi all'improvviso sono morti, li ho persi senza neanche accorgemene e da quel momento ho visto tutto nero, intorno a me c'era solo oscurità, dopo sono arrivati i Serpents ma anche se avevo loro ero convinta di non poter mai essere felice ed adesso che lo sono non me ne capacito nonostante siano già passati due anni da quando stiamo insieme.
Più il tempo passa, più i giorni volano e più mi innamoro di lei, ormai ho capito che è la persona giusta per me perché quando non c'è mi sento vuota, incompleta, mi manca qualcosa, è l'unica che riesce a farmi sorridere anche per le cose più stupide, che sa cosa fare per farmi stare bene, in ogni occasione, appena la vedo, il mio cuore inizia a battere a mille e gli occhi mi si illuminano proprio come la prima volta che l'ho vista, spero di poter passare il resto della mia vita al suo fianco, so che potrebbe sembrare un pò azzardato, perché abbiamo solo 20 anni ma io di questa cosa ne sono fermamente convinta. Sovrappensiero non mi accorgo dei piccoli baci che mi lascia sulla testa e sulla fronte, infatti per attirare la mia attenzione me ne lascia uno sul collo.
Toni: ehi buongiorno amore.
Dico voltandomi per guardarla e darle un bacio.
Cheryl: buongiorno TT.
Sorride.
Cheryl: che ora è?
Toni: sono le 7:45, è ancora presto.
Dico guardando l'orologio appeso al muro.
Cheryl: come va la testa? La febbre mi pare che tu non ce l'abbia più da ieri sera.
Dice toccandomi la fronte.
Toni: no la febbre non ce l'ho più e il mal di testa mi è passato.
Dico rilassandomi tra le sue braccia.
Cheryl: menomale, il mio batuffolino rosa.
Dice stringendomi un pò di più in modo da tenermi più vicina.
Toni: Ti amo.
Cheryl: Ti amo anch'io.
Sorridiamo entrambe, queste due parole dette da lei mi fanno ancora un certo effetto, adoro sentirle uscire dalla sua bocca. Rimaniamo a letto per un'altra mezz'ora, in silenzio mentre io mi rifugio nell'incavo del suo collo.
Verso le otto e un quarto, visto che ci dobbiamo ancora preparare ci alziamo, Cher va in bagno per prima, io nel frattempo rifaccio il letto prendendo dall'armadio qualcosa da mettermi. Dieci minuti dopo esce e va a truccarsi davanti allo specchio, io vado a vestirmi. Mi lavo, mi sistemo i capelli, mi metto un pò di mascara ed il fondotinta per poi indossare i jeans, la maglietta, la flanella a quadretti e al polso il braccialetto con la sua iniziale. Una volta aver finito esco recuperando la mia giacca di pelle poi senza farmi vedere, di soppiatto, mi dirigo verso Cheryl, che è sncora davanti allo specchio, e l'abbraccio da dietro cingendole i fianchi, inizialmente sobbalza leggermente per la sorpresa rilassandosi subito dopo sotto il mio tocco.
Cheryl: amore, non ti avevo vista.
Dice girando la testa dandomi un veloce bacio sulle labbra.
Toni: la mia bellissima ragazza è pronta!?
Sorrido guardandola attraverso lo specchio poggiando la testa alla sua spalla.
Cheryl: quasi devo solo mettere il mio iconico rossetto rosso.
Dice prendendolo in mano per poi farlo passare sulle sue labbra carnose.
Cheryl: fatto, ora possiamo andare.
Mi scanso così lei si alza ed inaspettatamente si butta tra le mie braccia.
Toni: ehi, cos'è questo attacco di affettuosità!?
Chiedo ridacchiando stringendola.
Cheryl: niente è solo che non lo facevo da troppo tempo, mi mancavano i tuoi abbracci.
Dice chiudendo gli occhi per un'attimo.
Toni: e a me mancava tenerti stretta tra le mie braccia.
Dico accarezzandole i capelli dolcemente.
Rimaniamo ferme in questa posizione per un paio di minuti, poi visto che si sta facendo tardi tornando in soggiorno recuperiamo i nostri zaini per poi uscire di casa andando in garage.
Per la prima volta prendiamo la mia moto, con la chiave apro il piccolo cofanetto ripongo il mio zaino e la borsa Gucci di Cher, recuperando i caschi.
Toni: poi mi dovrai spiegare perché anche per andare a scuola ti devi portare la borsa e non uno zaino come tutti gli studenti.
Dico passandole il suo cascho.
Cheryl: perché anche a scuola devo essere cool.
Dice altezzosamente vantandosi.
Toni: ma tu sei cool anche senza, te lo posso giurare.
Dico avvicinandomi pericolosamente a lei mordendomi il labbro inferiore.
Cheryl: di questo non ne dubito.
Azzera le distanze tra di noi dandomi un bacio mordendomi sensualmente il labbro.
Dopo essermi staccata me lo bagno con la saliva mettendomi il cascho per poi salire in sella, lei imita i miei movimenti e mi abbraccia stringendomi i fianchi per paura di cadere. Metto in moto e senza neanche pensarci parto uscendo in strada, guido per circa un quarto d'ora, mi fermo parcheggiando quando mi trovo davanti l'enorme edificio.
Scende prima lei si toglie il cascho prendendo zaino e borsa, io faccio lo stesso ma posando entrambi i caschi. Prendo lo zaino, la sua mano e con molta sicurezza camminiamo fino all'entrata, saliamo arrivando velocemente al primo piano.
Cheryl: odio doverti salutare.
Dice mettendo il broncio.
Toni: lo odio anch'io ma tanto tra due ore ci rivediamo.
Le sorrido baciandole dolcemente il broncio.
Cheryl: questo è vero però lo odio ugualmente.
Dice cingendomi i fianchi.
Toni: se vuoi puoi accompagnarmi all'armadietto.
Le circondo il collo con le braccia.
Cheryl: va bene, poi salgo.
Sorride e mano nella mano camminiamo lungo il corridoio trovandoci, dopo pochissimo, davanti il mio armadietto, il numero 159, che tra l'altro se si divide diventa 15/9 la data in cui ho conosciuto Cheryl, guarda un pò le coincidenze certe volte.
Metto la combinazione aprendolo molto in fretta, poggiando sul pavimento lo zaino con attenzione, dentro c'è la macchina fotografica.
Cheryl: la data del nostro primo appuntamento!?
Dice cingendomi nuovamente i fianchi.
Toni: si.
Dico sorridendo al ricordo.
Cheryl: io come combinazione ho messo la tua data di nascita.
Dice poggiando il mento alla mia spalla.
Toni: che cosa romantica, mi sento importante.
Sorrido prendendo un quaderno che mi servirà per la prima ora.
Cheryl: per me lo sei.
Toni: e io sono felice di esserlo, anche perché per me tu sei importante, tanto.
Dico sottolineando volutamente l'ultima parola.
Cheryl: Ti amo TT.
Toni: Ti amo anch'io.
Giro la testa di poco, giusto per darle un bacio sulle labbra.
Toni: ed ora fila in classe.
Dico scostandomi da lei per prendere lo zaino indicandole le scale.
Cheryl: agli ordini.
Ridacchia dirigendosi alle scale, la guardo andare via fino a quando non scompare dietro la colonna.
Mi volto iniziando a camminare per raggiungere l'aula di fotografia, che mi ritrovo davanti dopo pochi secondi, entro e con mio grande sollievo scopro che l'insegnante non è ancora arrivato. Mi guardo intorno per vedere se c'è ancora qualche posto libero notando Megan seduta al banco vicino alla finestra, quello dove ci siamo conosciute, mi avvicino per salutarla e sedermi accanto a lei.
Toni: ehi Meg.
Dico una volta essere arrivata di fronte a lei.
Megan: Toni, ciao.
Dice alzandosi per abbracciarmi.
Toni: posso sedermi lì?
Indico il banco libero vicino al suo.
Megan: certo.
Dice togliendo la sua roba dalla sedia, mi avvicino e mi siedo poggiando la schiena allo schienale.
Megan: allora come mai ieri non sei venuta a scuola?
Toni: Questo weekend ho avuto la febbre e visto che ieri non mi era ancora passata sono rimasta a casa.
Megan: capisco ed ora ti senti meglio?
Toni: molto meglio anche grazie a Cher.
Dico sorridendo impercettibilmente.
Megan: immagino si sia presa cura di te, anche perché ieri a scuola non c'era nemmeno lei.
Toni: è rimasta a casa con me perché non voleva lasciarmi sola.
Megan: che cosa carina, siete proprio una coppia stupenda.
Mi sorride.
Toni: grazie, tu invece che cosa hai fatto di bello questo fine settimana?
Megan: niente di che, sabato sono andata a trovare i miei nonni perché era da tempo che non lo facevo e domenica ho passato tutto il giorno con Liam, siamo andati al cinema e poi abbiamo fatto una passeggiata in riva al mare.
Toni: beh dai sono sicura che ti sarai divertita.
Megan: con Liam moltissimo, con i nonni un pò meno ma mi ha fatto un sacco poterli rivedere.
Sorride.
Toni: immagino.
Detto questo entra il prof in classe e tutti ci zittiamo alzandoci in piedi appena varca la soglia.
Due ore passarono come niente e per la prima volta, in tutta la mia vita, mi è dispiaciuto che siano passate così in fretta forse perché sto studiando per saperne di più sulla mia passione, la fotografia, per questo adoro venire al college ma dall'altro lato sono contenta che siano volate così posso andare dalla mia ragazza dai capelli rossi.
Esco dall'aula passo velocemente dall'armadietto per posare quaderno e zaino, dopodiché in un'attimo mi ritrovo a salire le scale così velocemente che a momenti stavo per cadere, ma non importa, raggiungo il secondo piano, mi guardo intorno finché in lontananza non scorgo una chioma rossa che riconoscerei tra mille, le vado incontro camminando velocemente, una volta che sono dietro di lei, le prendo delicatamente una mano facendole fare una giravolta facendola voltare verso di me, appena incrocia il mio sguardo sorride cingendomi i fianchi dandomi un dolce bacio sulle labbra.
Cheryl: TT.
Sorride ancora.
Toni: ciao principessa.
Ricambio il sorriso.
Cheryl: avevo appena finito di sistemare delle cose nell'armadietto, stavo per venire da te.
Toni: ma ti ho preceduto.
Dico ridacchiando.
Cheryl: esattamente.
Ride.
Toni: allora che vuoi fare per far passare l'intervallo?
Domando guardandola mentre ci riflette un pò su.
Cheryl: andiamo al bar, mangiamo qualcosa e poi risaliamo.
Propone.
Toni: perfetto allora andiamo.
Le prendo la mano, ma prima che faccia un passo la faccio girare premendo le labbra contro le sue.
Cheryl: e questo perché!?
Sorride guardandomi stranita.
Toni: perché sei tremendamente bella e perché ti amo da impazzire.
La guardo leggermente imbarazzata con le guance arrossate, forse ho esagerato, troppa dolcezza.
Cheryl: il mio batuffolino rosa così dolce, è una cosa stra tenera davvero, la tua dolcezza mi stupisce sempre ed allo stesso tempo mi fa battere il cuore a mille perché sapere quanto mi ami mi rende ancora più felice di quanto già io non lo sia.
Sorride per poi stringermi tra le sue braccia.
Cheryl: ti amo anch'io, promettimi solo che non smetterai mai di farlo.
Toni: di fare cosa?
Cheryl: di essere così dolce con me.
Toni: mai finché vivrò.
Dico con la testa nell'incavo del suo collo.
Rimaniamo abbracciate in mezzo al corridoio per qualche minuto come se intorno a noi non ci fosse nessuno, come se in quel momento ci fossero solamente due ragazze, una dai capelli rossi e l'altra dai capelli rosa che si tengono strette l'una all'altra promettendosi, silenziosamente, di amarsi fino a quando ne avranno la possibilità.
Dopodiché mano nella mano scendiamo le scale raggiungendo il piano terra, in un battere d'occhio ci ritroviamo davanti il bar, entriamo andandoci a sedere ad un tavolo.
Toni: okay direi che vado ad ordinare.
Dico alzandomi.
Toni: cosa vuoi che ti prendo?
La guardo.
Cheryl: croissant alla crema e...
Toni: una cherry cola?
Dico interrompendola.
Cheryl: esatto TT, ormai sai i miei gusti a memoria.
Sorride.
Toni: direi proprio di sì.
Ridacchio per poi girarmi andando al banco del cibo, faccio la mia ordinazione e torno con il tutto al tavolo.
Toni: ecco a te, amore.
Dico posizionandole di fronte la brioche con la bibita.
Cheryl: ti siedi qui?
Dice indicando con la mano il posto vicino a lei, sul divanetto.
Toni: certo.
Dico sedendomi al suo fianco, immediatamente poggia la testa alla mia spalla iniziando a mangiare.
Toni: allora com'è stato questo rientro a scuola!?
Cheryl: fortunatamente niente di traumatico, poteva andare peggio, a te invece?
Esordisce.
Toni: bene dai, adoro studiare fotografia.
Dico sorridendo notando lo sguardo di Cher su di me.
Cheryl: sono tanto orgogliosa di te, amore.
Toni: perché!?
Cheryl: perché finalmente stai studiando la tua passione e so quanto avresti voluto farlo.
Dice stringendomi la mano poggiata sul tavolo, la guardo abbassando lo sguardo, sono così fortunata ad averla. Le accarezzo i capelli delicatamente facendole capire che il suo sostegno e supporto è terribilmente importante.
Continuiamo a mangiare chiacchierando e ridendo, dopo un quarto d'ora circa finiamo e saliamo nuovamente le scale ritrovandoci al primo piano.
Ci fermiamo appena saliti gli ultimi gradini.
Cheryl: devo proprio lasciarti andare!?
Dice mettendo il broncio con le braccia attorno ai miei fianchi.
Toni: mi sa di si, ma non essere triste ci rivediamo all'uscita.
Sorrido dandole un bacio ma appena mi stacco lei me ne da altri, dei piccoli baci sulle labbra.
Toni: Cher.
Cerco di dire tra un bacio e l'altro.
Toni: vuoi continuare così per non farmi andare via.
Ridacchio nel bacio.
Cheryl: esatto.
Dice continuando.
Cheryl: ti tengo in ostaggio.
Dice scherzosamente.
Toni: mmm per quanto mi piacerebbe essere presa in ostaggio da te, lo sai che non si può fare.
Cheryl: lo so.
Dice fermandosi per guardarmi negli occhi.
Toni: ma ti prometto che oggi sono tutta tua se ti fai portare in un luogo.
Cheryl: quale luogo!?
Mi guarda perplessa alzando un sopracciglio.
Toni: vedrai, è una sorpresa.
Dico staccandomi per poi dirigermi in classe lasciandola lì a morire di curiosità.
Cheryl: Toni!!! non puoi lasciarmi sulle spine così.
Urla.
Toni: posso eccome.
Le rispondo senza voltarmi entrando nell'aula.
Le ultime ore passano in fretta tanto quanto le prime, al suono della campanella prendo le mie cose dal banco uscendo in corridoio, raggiungo il mio armadietto in trenta secondi. Lo apro posandoci all'interno un quaderno e il libro mentre la macchina fotografica la metto nello zaino, lo richiudo dirigendomi alle scale. Faccio un piano ed insieme alla folla di studenti esco dall'edificio, mi fermo un'attimo nel vialetto di fronte alla porta principale, mi guardo un pò in giro scovando la mia ragazza seduta su una panchina con il telefono tra le mani. Mi avvicino lentamente per poi sedermi al suo fianco.
Cheryl: ehi.
Dice appena mi vede dandomi un bacio.
Toni: ehi, andiamo!?
Dico alzandomi.
Cheryl: andiamo.
Dice ripetendo il mio movimento.
Entriamo nel parcheggio raggiungendo la mia moto in un'attimo, passo lo zaino a Cher che lo mette, insieme alla sua costosissima borsa, nel cofanetto e prende i caschi che entrambe indossiamo, anche se il suo glielo metto io, ma dettagli.
Toni: informazione di servizio, ora passiamo da casa a prendere l'auto e poi ci dirigiamo direttamente lì.
Dico montando in sella.
Cheryl: si ma lì dove!?
Cerca di estorcermi il nome del posto in cui dobbiamo andare.
Toni: non te lo dico, ci hai provato, mi spiace.
Cheryl: ma non pranziamo prima!?
Toni: tranquilla lì il cibo è compreso.
Dico aiutandola a salire.
Cheryl: va bene TT se non vuoi dirmi dove andiamo, lo scoprirò.
Mi abbraccia tenendomi stretta.
Toni: si fra circa un paio d'ore.
Dico mettendo in moto diretta verso casa.
In un quarto d'ora arrivo, scendo in garage e la pargheggio proprio accanto alla macchina rossa di Cher. Scendiamo dal veicolo, mi tolgo il cascho, le tolgo il suo recuperando la nostra roba.
Toni: io vado su a posare queste cose e a prendere della roba che ci servirà oggi pomeriggio, tu puoi uscire con la macchina e aspettarmi sul vialetto di fronte al portone.
Cheryl: d'accordo.
Dice mettendosi al posto del guidatore.
Toni: dopo quelle cose le metterò nel bagagliaio non sbirciare.
La avverto.
Cheryl: perché!?
Toni: perché se vedi cosa porto capiresti subito dove stiamo andando.
Cheryl: uffa.
Sbuffa mentre parla con il finestrino abbassato.
Toni: fai la brava, sennò dormo di mia spontanea volontà sul divano.
La minaccio.
Cheryl: chapeau davvero, non avresti potuto usare minaccia migliore.
Toni: ormai conosco tutti i tuoi punti deboli.
Dico vantandomi voltandomi per poi raggiungere l'ascensore che mi porta, in un batter d'occhio, al secondo piano. Estraggo le chiavi dalla tascha aprendo abbastanza in fretta, vado in camera, poso la borsa di Cheryl accanto al letto, poi dal mio zaino tolgo un pò di cose lasciandoci solo la mia macchina fotografica.
Vado nel piccolo ripostiglio vicino al bagno, dove teniamo di tutto, prendo archi e freccia nel fodero, tornando in camera nell'armadio recupero i guantini che servono per proteggersi le mani e la sua mantella rossa, che usa quasi sempre quando tira con l'arco, so che l'adora e poi le sta tremendamente bene addosso, è così sexy, quindi la prendo.
Insieme a tutto ciò tra le mani esco dall'appartamento iniziando a scendere le scale. Arrivo nel l'androne, dal portone vedo l'auto rossa e Cheryl dentro, velocemente mi avvicino e cercando di non farmi vedere ripongo tutto nel cofano per poi sedermi al posto del guidatore, al suo fianco.
Cheryl: eccoti finalmente.
Dice dandomi un bacio.
Toni: eccomi.
Sorrido accendendo il motore.
Toni: il posto dista circa un'ora quindi ti prego di non fare domande tutto il tempo.
Cheryl: okay, vorrà dire che dormirò un pò.
Dice poggiando la testa al mio braccio chiudendo gli occhi, la guardo per un'attimo sorridendo partendo immettendomi nella strada principale.
La sto portando in un centro per arcieri, un centro dov'è possibile tirare con l'arco in campi stupendi in mezzo al verde, domenica quando avevo ancora la febbre ho prenotato tutto dal telefono, di nascosto mentre lei si era addormentata, ho affittato un campo tutto per noi fino a stasera.
Tutto questo lo sto facendo per lei, per ringraziarla di essersi presa cura di me trattandomi come una principessa, mi ha fatta sentire così bene ma soprattutto mi ha fatta sentire coccolata ed amata, spero che questa sorpresa le piaccia, farei di tutto per questa ragazza dai capelli rossi, penso guardandola sorridendo.
Il viaggio è molto tranquillo, Cher ha dormito tutto il tempo un pò poggiata al mio braccio, poi si è messa rannicchiata sul sedile, ogni tanto mi giravo ad osservarla in tutta la sua bellezza, mi piace poterla guardare senza che se accorga.
Esattamente un'ora dopo arriviamo a destinazione, parcheggio l'auto, la spengo e scendo. Vado ad aprire la porta della rossa, mi accovaccio a terra, con le gambe piegate, cercando di svegliarla le dò qualche piccolo bacio.
Cheryl: ehi.
Dice aprendo gli occhi sbadigliando.
Toni: ehi siamo arrivate.
Le dico alzandomi stiracchiandomi.
Cheryl: finalmente non vedo l'ora di vedere dove mi hai portato.
Esce dall'auto curiosissima mentre io mi sposto per farla passare, si guarda intorno per capire dove ci troviamo e appena nota l'insegna dell'edificio con su scritto "Circuito Arcieri" si illumina girandosi a guardarmi.
Cheryl: tu non l'hai fatto davvero.
Dice iniziando a saltellare per la gioia.
Toni: e invece si, ho affittato un campo solo per noi fino a stasera.
Dico incrociando il suo sguardo felice sorridendo.
Cheryl: tu sei pazza.
Toni: può darsi ma di te.
Appena pronuncio queste parole mi si avvicina quasi correndo e quando capisco che mi sarebbe saltata praticamente addosso allargo le braccia accogliendola.
Cheryl: sei la ragazza migliore che potessi mai desiderare.
Dice con la testa accolata al mio petto.
Toni: ti sto solo ringraziando per esserti presa cura di me, principessa.
Cheryl: non avresti dovuto farlo, lo sai che di te mi prenderei sempre cura.
Toni: lo so, ma ho bisogno di ringraziarti per farti capire che apprezzo infinitamente il modo in cui ti preoccupi per me, il modo in cui cerchi di rendermi felice, di proteggermi, mi fai stare così bene.
Dico accarezzandole i capelli.
Cheryl: Ti amo.
Dice alzando lo sguardo.
Toni: Ti amo anch'io.
Sorrido e la bacio accarezzandole la guancia delicatamente.
Toni: ora però aiutami a portare ciò che ho messo nel bagagliaio.
Dico staccandomi.
Cheryl: certamente.
Dice seguendomi.
Toni: okay tu porta questo.
Dico passandole il suo arco e le freccia, le prende in mano per mettersi il fodero su una spalla.
Toni: lo zaino con la macchina fotografica e il mio arco le porto io.
Si ora ho un arco, tempo fa me lo ha regalato Cheryl, in modo che così non usassi sempre il suo.
Toni: non so se ti servirà ma ti ho portato anche questa.
Dico mostrandole la sua mantella rossa.
Cheryl: hai fatto bene grazie.
Dice indossandola, la guardo avvicinandomi.
Toni: lo sai che sei proprio sexy con questa matellina rossa addosso.
Dico mordendomi il labbro inferiore circondandole il collo con le braccia.
Cheryl: beh diciamo che io sono bella sempre.
Dice vantandosi dandomi un leggero bacio sulle labbra.
Cheryl: ma ora andiamo.
Dice entusiasta trascinandomi fino ad arrivare all'ingresso.
Entriamo e al banco informazioni chiedo la mia prenotazione.
Toni: scusi, io avrei prenotato un campo per oggi.
Dico rivolgendomi ad un ragazzo che mi ritrovo davanti.
Ragazzo: cognome?
Toni: Topaz.
Guarda sul computer scorrendo i nomi con gli occhi.
Ragazzo: Ecco Topaz, campo 175, sempre dritto a destra.
Dice cortesemente.
Toni: grazie.
Dico girandomi con Cheryl che mi segue.
In un paio di minuti ci ritroviamo di fronte ad una porta con su scritto il numero 175, la apro e davanti mi ritrovo un campo enorme recintato, ricco di verde, ci sono un sacco di alberi qua e là, fiori, il prato tagliato perfettamente, i bersagli posizionati sparsi ed infine la parte migliore, il buffet, un lungo tavolo con sopra qualsiasi tipo di cibo.
Mi butto lì direttamente affamata iniziando a mangiare affettati, crocchette di pollo e stuzzichini vari, nel frattempo Cheryl mi sta facendo un video ma non le dò retta.
Cheryl: sei impressionante.
Ridacchia guardandomi.
Toni: lo so, ma tu mi ami lo stesso.
Dico guardandola.
Cheryl: quello sicuro.
Dice avvicinandosi, dalla schiena mi toglie l'arco e lo zaino poggiandoli sul prato per poi abbracciarmi da dietro cingendomi i fianchi.
Toni: assaggia questo.
Dico allungandole un pezzo di prosciutto.
Cheryl: si ma non ingozzarmi.
Ridacchia prendendolo in mano mettendolo in bocca.
Cheryl: mmm che buono, ma ora se non ti dispiace vado a tirare con l'arco.
Dice dandomi un bacio sulle labbra.
Toni: vai pure amore.
Le sorrido mentre si allontana. Finisco di mangiare sedendomi su una sedia, prendo il telefono guardando la notifica ricevuta visto che prima l'ho sentito vibrare. Lo accendo sbloccandolo e leggo una notifica da Instagram, "Cheryl_Bombshell ti ha menzionato nella sua storia", a guardarla sorrido mi ha ripresa mentre mangiavo e ha scritto, "Manco siamo entrate e lei già mangia😂🔝❤", prendo la sua storia e la aggiungo nel mio profilo sempre sulle stories scrivendo, "Comunque ti amo anch'io, grazie per farmi questi video a sgamo🤣❤" commento pubblicandola.
Cheryl: farti i video a sgamo è la cosa più divertente in assoluto.
Ridacchia con il telefono in mano.
Toni: aspettati una vendetta.
Dico sfidandola.
Cheryl: aspetterò.
Dice seria posando lo smartphone in modo da poter continuare a tirare con l'arco.
Intanto mi alzo, raccolgo il mio zaino, lo poggio sempre sulla stessa sedia prendendo la macchina fotografica che mi metto al collo.
Inizio a scattare qualche foto al paesaggio davvero bellissimo, una distesa di verde che sembra quasi infinita, il cielo azzurro e il sole che splende. Dopodiché passo a fotografare la persona più bella di tutto l'universo, la persona che più mi rende felice, la persona che amo più di ogni altra cosa.
Mi accovaccio con le gambe piegate, avvicino l'obbiettivo al mio occhio e scatto, le faccio un sacco di foto, soprattutto di profilo nel momento in cui sta per scoccare la freccia, un braccio teso e l'altro piegato vicino al viso.
Dopo averne fatte un pò con la macchina fotografica uso il telefono visto che è più pratico. Nel mentre la immortalo in questi momenti la guardo e penso che sia stupenda concentrata a praticare la sua passione, mi piace vederla in azione, ci mette sempre così tanto impegno in quello che fa, sto per circa mezz'ora a guardarla scattando qualche foto di tanto in tanto.
Curiosa di guardare le foto scattate mi allontano da lei tornando al tavolo, le scorro tutte e devo dire che sono una più bella dell'altra anche perché il soggetto è perfetto. Guardo anche quelle sul telefono e mentre le guardo, mi colpisce tantissimo una foto che ho fatto di lei, di profilo tutta concentrata, è semplicemente stupenda, allora decido di pubblicarla su Instagram, come didascalia scrivo, "La mia Robin Hood dai capelli rossi che mi proteggerà sempre❤🏹", la taggo nella foto e la posto, dopo neanche due minuti vedo un suo commento, alzo lo sguardo vedendola con il telefono tra le mani, per poi leggere ciò che ha scritto.
"Ti proteggerò sempre e ti prometto che per tutto il tempo in cui staremo insieme io sarò al tuo fianco in ogni occasione, non permetterò mai a nessuno di farti del male perché senza di te mi sentirei persa, Ti amo da impazzire TT🐍🍒❤", finisco di leggere con le lacrime agli occhi infatti in men che non si dica ho le guance tutte bagnate.
Senza neanche accorgermene me la ritrovo davanti che me le asciuga con il pollice.
Cheryl: ehi.
Dice sorridendomi.
Toni: devi smetterla di farmi commuovere.
Dico sorridendo tra le lacrime.
Cheryl: vieni qui.
Dice allargando le braccia.
Io mi ci fiondo rifugiandomi nell'incavo del suo collo.
Toni: Ti amo anch'io principessa e ti prometto che per te ci sarò sempre soprattutto quando avrai bisogno, nessuno dovrà mai toccarti sennò se la dovrà vedere con me, sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita.
Lei non risponde ma inizia ad accarezzarmi i capelli lasciandomi dei piccoli baci.
Rimaniamo in questa posizione per qualche minuto.
Cheryl: ora però vieni con me a tirare con l'arco?
Toni: certo, non vedo l'ora di batterti.
Dico scherzosamente.
Cheryl: questo lo vedremo.
Dice staccandosi strascinandomi davanti ad un bersaglio.
Il pomeriggio continua tra chiacchiere, dispetti, abbracci rubati, baci dati di sfuggita e tante risate.

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Nota autrice:

E anche questo sono riuscita a finirlo di scrivere, scusate la troppa dolcezza che c'è in qualche scena ma mentre scrivevo mi venivano in mente così e a me sinceramente piacciono un sacco come il capitolo nel complesso.
Nel prossimo, lo dico già, torneranno due personaggi di Riverdale molto conosciuti e amati che tra l'altro ho già spoilerato, in parte, nel capitolo precedente☺💕.
       
                                                       -Alice

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