Tempo scaduto

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Artú si dirige nell'armeria seguito fedelmente da Matilde.
Gli schiamazzi dei cavalieri attirano subito la loro attenzione.
<<Ora basta,il gioco è durato anche troppo>> esclama Galvano cercando di prendere il proprio elmo.
Percival lo lancia a Leon ridendo.
<<Siete dei bambini>> continua il castano andando verso il biondo.
Ma Leon lo lancia a Mordred che lo  porge all'amico.
<<Hai ragione. È da stupidi. Tieni>> mormora ingannandolo con una finta per poi rilanciarlo a Leon.
Quest ultimo ride e lo rilancia a Percival ma Artù si mette in mezzo e lo intercetta prima di lui guardandoli severo.
<<Cavalieri.>> mormora.
I ragazzi ammutoliscono.
<<Sire. Ci stavamo solo divertendo>> si giustifica Leon
<<Non importa>> conclude Artú aprendosi in un sorriso e lanciando nuovamente l'elmo al biondo.
Tutti ridono e finalmente Galvano lo riesce a recuperare.
<<Mordred,ho un compito per te>> mormora Artù prendendolo da parte
<<Sire>>.
Mentre parlano,Merlino li guarda sospettoso.
<<Insisti nel perseguire il tuo destino>> lo canzona infastidita  Matilde.
Il mago continua a fissare Artù e Mordred senza rispondere.
<<Oh andiamo! Non ce l'avrai mica con me>>
<<No Matilde,non ce l'ho con te. Sto solo tenendo d'occhio l'amore della tua vita>> risponde con sarcasmo il mago.
Una scintilla di rabbia attraversa le iridi della ragazza.
<<Maty,non intendo farti arrabbiare>>
<<Allora evita certi commentini ironici.>>
<<Perchè non vuoi ascoltarmi??>> si innervosisce Merlino cercando di tenere bassa la voce per non farsi sentire:<<Il destino di Artù è nelle mie mani! L'intera Camelot non sa che può contare unicamente su di me!>>.
<<Se davvero Mordred è così pericoloso per me,Artú e Camelot...perché si comporta dolcemente e con rispetto? Perchè è un cavaliere di Camelot?>> sottolinea Matilde.
Merlino la guarda e sospira.
<<Suppongo che presto dovrà accadere qualcosa di irreparabile>> mormora.

<<Ve la siete fatta scappare>> mormora Artù appoggiandosi al trono:<<Anche se fosse stato difficile,in quanti eravate?>>
<<Tutti noi Sire>> risponde Leon
<<Contro una donna anziana!>>
<<C'era qualcun'altro con lei>> aggiunge Mordred
<<Ah,questo sicuramente complica le cose>> risponde sarcastico il re.
Matilde si alza dal seggio guardandolo severa. I cavalieri si guardano tra loro.
Il sovrano prende un lungo respiro e con voce più calma domanda:<<Mordred,chi era l'altro?>>
<<Non l'ho visto Sire>>.
Artù annuisce.
<<Ma stavano conversando,questo l'ho notato>> aggiunge il ragazzo.
Il sovrano riflette poi decreta:<<Organizzate una spedizione per trovare questa donna ed il suo complice. Partite dalla foresta di Darkling. Se si sono dovuti separare,si dovranno incontrare nuovamente>>.
<<Sire>> mormora Mordred inchinandosi e uscendo,seguito dagli altri cavalieri.
Matilde lo guarda andare dispiaciuta e guarda Artú.
Notando il suo sguardo di rimprovero,il sovrano domanda:<<Che c'è?>>
<<Dovresti essere più comprensivo>>.
Artù la guarda e scoppia a ridere.
La Lady lo guarda.
<<Non sto ridendo.>> afferma innervosita.
<<Scusa,ho la bocca sigillata>> la prende in giro lui.
Lei non cambia espressione.
Il biondo alza gli occhi al cielo.
<<Se è per Mordred..>>
<<Non è solo per lui>>.
Il re la guarda.
<<Ah no?>> incalza malizioso
<<Beh...>>.
La cupido abbassa lo sguardo timida.
<<Matilde,io capisco il tuo amore per lui. Ma quando un cavaliere sbaglia é giusto rimproverarlo. Specie se è un novizio>>
<<E invece dovresti considerarlo pari agli altri!!!>>.
Artù sgrana gli occhi e la guarda. Matilde stringe i pugni e si morde il labbro.
<<Scusa...scusa,non so cosa mi sia preso...>>
<<...Va tutto bene...>> mormora Artù confuso
<<È solo che...so cosa vuol dire essere considerati meno importanti di quanto in realtà si è. E Mordred è importante. E non solo per me. Ha dimostrato di essere un buon leader e ha fatto il possibile per questa missione. Ma è ancora un dolce bambino,anche se non lo ammetterebbe mai. Tipico degli uomini,specie se sono cavalieri>>
<<E allora io in definitiva cosa vuoi che faccia?>>.
Matilde lo guarda facendogli due occhioni da cerbiatta.
<<Non punirlo. Non punire nessuno di loro>> mormora facendo tremare il labbro come una bimba.
Artù scoppia a ridere e la stringe a sé.
<<Ma che ti viene in mente Maty? Io non sono mio padre>>
<<Lo so...ma sembravi cosí arrabbiato...>>
<<Mi dispiace. Cercherò di migliorare in futuro>>
<<Mmh. Inizia da una semplice cosuccia>>
<<Accetto consigli dalla mia pupilla. Che cosa?>>
<<Smettila di ridermi in faccia!>> esclama facendogli la linguaggia e scatenando la sua risata.

A Druid in my HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora