Il flusso -
perenne, inarrestabile -
scorre -
e distrugge
ogni edificio presente.
Non c'è scampo
nè fuga -
e ciò che è peggio, e
più mi duole:
io stessa ho comandato
l'onda, l'alluvione.
Che piacere, dispiacere è,
creare e poi smembrare,
distruggere
crollare
insieme a tutto quanto:
non importa
quante cattedrali,
o torri,
quanti castelli
o case
o trincee
la mia mano abbia creato
in anni di lavoro:
nessuna riluceva,
o si stagliava,
contro il cielo, orgogliosa;
o riparava
dai temporali improvvisi:
non erano abbastanza.
Non.
Erano.
Abbastanza.
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Cose Sparse
DiversosNon ho mai detto di saper scrivere poesie, mettiamolo in chiaro da subito. Sono solo scritti di getto che mi interessa far leggere, sia per esternare che per raccogliere suggerimenti e migliorie.