Flood

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Il flusso -
perenne, inarrestabile -
scorre -
e distrugge
ogni edificio presente.
Non c'è scampo
nè fuga -
e ciò che è peggio, e
più mi duole:
io stessa ho comandato
l'onda, l'alluvione.
Che piacere, dispiacere è,
creare e poi smembrare,
distruggere
crollare
insieme a tutto quanto:
non importa
quante cattedrali,
o torri,
quanti castelli
o case
o trincee
la mia mano abbia creato
in anni di lavoro:
nessuna riluceva,
o si stagliava,
contro il cielo, orgogliosa;
o riparava
dai temporali improvvisi:
non erano abbastanza.
Non.
Erano.
Abbastanza.

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