Capitolo XXIX

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Ogni piccolo passo verso la zona dove si teneva lo scontro sembrava pesarmi quanto dieci chilometri.

Ero agitata, non potevo nasconderlo... l'avevano ben capito sia Logan che Carla. 

Continuavo a fissare l'asfalto ad ogni passo, senza alzare mai una volta la testa.

Ad un certo punto, un forte boato risuonò nell'aria costringendomi a sollevare il capo per capire da dove provenisse. Una volta alzata la testa vidi cadere dal cielo un grosso detrito metallico, che veniva dritto verso di noi.

-ATTENTI!- urlai come per avvisare gli altri

Ci scansammo qualche secondo prima che il detrito cadesse, e riuscimmo a non farci colpire.

-E quello da dove diamine arriva?!- si domandò Carla

-Siamo vicini, dobbiamo andare!- disse Logan iniziando a correre

-Non ho per niente un buon presentimento.- continuò Carla mentre correva

Lei per queste cose aveva come un sesto senso... se la cosa sarebbe andata per il verso giusto restava tranquilla, ma se le cose sarebbero andate a sfociare nel peggio, lo sentiva dentro.

Alle sue parole feci un salto ed iniziai a volare verso l'epicentro dello scontro.

Cremsi aveva sembianze umane, ma era terribilmente forte... vista dall'alto, sembrava la scena di un film dell'orrore.

Migliaia di feriti giacevano a terra in quella zona, decine di palazzi distrutti... ed infine gli Avengers, stremati dalle forze continuavano a ribattere in qualsiasi modo possibile.

-Arya no! Ti vedranno!- quasi mi urlò Logan dal basso

-Non penso che faranno caso a me visto quello che sta succedendo, e se anche fosse, non è più momento di nascondersi.- dissi lasciando Logan e Carla indietro e volando il più veloce possibile verso il gruppo.

Nel momento in cui ero quasi arrivata, vidi Pietro cercare di respingere Cremsi attraverso un'attacco frontale, che però, ha quasi rischiato di togliergli la vita.

Mi catapultai sul pavimento alzando un polverone esagerato. Cremsi non riuscendo a vedere cosa fosse atterrato indietreggio di qualche passo.

Pietro restò fermo lì, a pochi metri da me, anche se non sapeva che fossi io.

Non appena la grande nube di polvere si dissolse, fissai Cremsi come non avevo mai fissato nessun nemico.

Aveva il volto ricoperto da metallo, due grosse luci verdi ricoprivano la parte degli occhi seguito da un lungo mantello viola. 

Non mi faceva paura, non mi faceva paura per niente.

-Hai davvero provato a fare un passo falso come quello di togliere la vita a uno dei membri degli Avengers? ... bimbo cattivo non si fa.- dissi con un sorrisetto più che sconcertante sul volto

Presi molta velocità e in pochi millisecondi mi ritrovai davanti al suo corpo, dove sferrai un calcio che lo fece scivolare di una trentina di metri.

Atterrai nuovamente al suolo, nel frattempo Logan e Carla ci avevano raggiunti, a bocca aperta ma erano riusciti a farlo.

-Arya...- sussurrò Pietro, incredulo quanto tutti gli altri di quello che stava vedendo.

Mi tolsi il giubottino di pelle nero che portavo sempre con me, lo gettai verso Carla che lo prese al volo. 

Cremsi si rialzò a fatica sui polsi, fissandomi e cercando di identificarmi.

-No non faccio parte della loro squadra, almeno per adesso, non sono nessuno dei pupazzetti che hai inserito nella tua collezione- dissi sorridendo

The Wind Rises ||Pietro Maximoff||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora