Capitolo XXIII

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Sentii solo dopo qualche secondo alcuni rami muoversi alle mie spalle, sentendone il rumore mi voltai subito.

Era Logan, sembrava tranquillo dalla sua espressione.. ovviamente, era un po stranito nell'avermi trovata li.

-Arya.. ma cosa succede?- mi domandò avvicinandosi rapidamente alla mia figura

-Logan, io.. niente non preoccuparti- dissi asciugandomi le lacrime e rialzandomi da terra

-Niente non penso proprio bambolina, che ci fai tutta sola in mezzo alla foresta?-

-E che... è morta. E io non riuscivo più a trattenere il dolore così sono corsa via, nell'unico posto dove nessuno poteva urlami contro altro.- risposi, riprendendo a piangere

-Morta? Chi è morta?-

-Laura, la moglie di Clint. La mia mamma.-

-Oddio Arya... m-mi dispiace tanto..- disse per poi avvicinarsi a me stringendomi attorno alle sue forti braccia

-Ero così felice di essere tornata a casa, neanche due giorni che arriva dritta al mio cuore una notizia come questa. Non voglio più tornarci se è così, preferisco andare via e dimenticare tutti!-

-Bambolina le tue sono solo parole di rabbia, e tristezza. Non hai alcun bisogno di scappare via, loro sono la tua famiglia.. e anche se non sembra hanno bisogno di te.-

-Loro la mia famiglia? Io non l'ho mai avuta una famiglia! Clint e Laura erano la cosa più vicina ad una famiglia per me.. e adesso ho perso anche loro.-

-Hai ancora Clint che..-

-Non ho più nemmeno lui. E' cambiato dalla morte di Laura, e in più nei fascicoli dello S.H.I.E.L.D c'era anche il suo nome. Lo trasferiranno via, lontano da qui. Sotto sua decisione. Quando ha deciso di andarsene non ha pensato a me? E a quello che mi sarebbe successo? Non ho più nessuno Logan.. voglio solo dimenticare.-

Il suo sguardo si rivolse verso il basso ascoltando le mie parole, Logan aveva perso le sue nel sentire le mie...

Ma era davvero così, ormai non avevo più nessuno. Era come se la mia vita fosse diventata un mare in tempesta, non potevo mai sapere cosa mi sarebbe successo l'attimo dopo.

Dopo aver scoperto di essere solo un'esperimento mal riuscito, dopo le due settimane passate lontano dal gruppo all'interno della Xavier's con Logan, adesso questo.. non potevo stare peggio.

-Beh, io sono un solitario e in genere non sopporto avere persone attorno ma... potresti tornare, sai?-

-Tornare? Tornare dove?-

-Tornare alla Xavier's, con me. C'è tanto spazio e poi potresti allenare i tuoi poteri!-

-Non posso Logan. Tutta la squadra sa dove sono stata nelle due settimane scorse, è il primo posto dove verrebbero a cercarmi. Ma di sicuro andrò lontano da qui, dove non mi troveranno.-

-E con Pietro? Come farai con lui?-

-Con Pietro vedrò cosa fare... ma intanto non posso più restare qui. E' diventata una vita troppo stressante. Supereroi, alieni, S.H.I.E.L.D, e chi più ne ha più ne metta... io sono solo una ragazza! In genere tendo a non arrendermi mai ma questo è davvero troppo.-

Logan percepì subito le mie parole, abbassando leggermente il capo verso terra

-Scriverò qualcosa a Pietro prima di partire, andrò a trovare mia madre, e poi sparirò dalla circolazione.-

-E come farai con gli altri? Sei pur sempre un Avenger, troveranno un modo per rintracciarti!-

-Non potranno, se mi sapranno morta- risposi con un leggero sorrisetto inebriandomi leggermente in aria

-Cos... Arya ma tu non eri ancora in grado di volare qualche giorno fa..- 

-Beh, le cose cambiano quando si accumula la rabbia.. le cose cambiano quando vogliamo che cambino, davvero.- dissi per poi volare in modo abbastanza spedito verso la Stark Tower.

Mi lasciai Logan alle spalle, il parlare con lui mi aveva fatto un bene dell'anima. Era riuscito con qualche semplice parola a far fuoriuscire la mia grinta, trasformando la tristezza, in metodo.

Andai dritta su per la mia stanza, nessuno mi fermò considerando che nessuno mi aveva vista uscire.

Presi di fretta tutto quello che ritenevo necessario per la partenza, poche cose o si sarebbe notata la differenza.. poi un attimo mi fermai.

Guardai la mia stanza e milioni di ricordi riaffioravano in me.

Li guardavo scorrere proprio davanti ai miei occhi, come dei flashback.. passai qualche minuto a ricordare, poi continuai a sistemare la borsa.

Avevo tutto un piano programmato. Sapevo con la mia magia di poter fare cose straordinarie.. bastava sapere come.

Tornai rapidamente alla Xavier's precedendo Logan solo di qualche minuto. Rovistai nel laboratorio sotterraneo, dove operava mio padre alla ricerca di qualche appunto su di me.

Nella disperata ricerca trovai un quaderno con su scritte delle formule.. erano poche ma spiegate molto chiaramente.

-Dunque vediamo..- sussurrai spogliandone le pagine

-Metodo 1. Librarsi in volo. Questa capacità richiede estrema concentrazione.. il controllo vocale specificato sotto verrà in seguito modificato in un controllo mentale dello stesso. Ripetere con forza e tenacia la parola sotto indicata: Librium...- dissi incerta, alzandomi in volo molto più velocemente di quanto mai fatto.

Sorrisi nell'accorgermi quindi, che quelli erano i miei poteri messi per inscritto. 

Tentai nuovamente nella vicenda, con un altra parola

-Questo comando richiede estrema capacità, non provarlo fino ad un certo punto di sviluppo. Si certo come no papà psicopatico- dissi ridendo, tra me e me

-Dunque vediamo.. Non Recordabor!- dissi con tenacia

Mi guardai attorno in attesa che avvenisse qualcosa, sapevo che qualsiasi cosa dovesse succedere doveva partire da me ma non successe nulla.

Ci rimasi un po male in un primo momento, poi tornai a leggere il quaderno

-Per quale motivo questo non funziona?!- dissi imbronciata tra me e me. Dovevo studiare per bene il quaderno prima di poterlo utilizzare.. così decisi di prenderlo e basta, e di andare via.

Uscii di fretta dalla casa, nel farlo mi accorsi da una delle finestre del corridoio principale che Logan era già tornato.

Passeggiava in giardino, o meglio si dirigeva verso il lago e questo non mi permetteva di andarmene volando.

Scesi piano ogni scalino dell'entrata principale, e non appena Logan fu abbastanza lontano per potermi vedere scappai velocemente verso il bosco.

Dopo un tot di metri presi il volo, lasciandomi la Xavier's alle spalle diventare un modellino. 

Guardai ogni cosa che mi stava attorno, iniziai a godermi il panorama e a fare grandi sospiri.. era l'ultima volta che vedevo New York, e l'America in generale.. dovendomene andare definitivamente, non potevo lasciare alcuna traccia di me, e restare nello stesso continente era troppo rischioso, troppo vicino.

Tornai nella mia stanza per prendere la borsa che avevo lasciato nella terrazza, ma nel farlo, guardai verso dentro e mi ricordai di una cosa.

Entrai nuovamente in camera mia, a malincuore, presi carta e penna ed iniziai a scrivere...

The Wind Rises ||Pietro Maximoff||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora