cap.8 "BACKPACK"

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Presi il pacco da terra liberandomi dalle braccia di Jaz, salimmo in casa e consegnai il pacchetto a mamma come mi era stato ordinato da Kenny..

"Ma.. Kenny perchè tutti questi soldi?"

"Vi ho fatto perdere l'aereo per il viaggio della vostra vita ahah è il minimo"

"Grazie Kenny" disse mamma stringendolo in un forte abbraccio "ma non ce n'era bisogno"

Papá stava leggendo il giornale come suo solito, io e Jaz ci sedemmo sul divano beige.

"Hey che ne dite di fare merenda?"

"Kenny so che per te è cosa da tutti i giorni, ma io ho appena visto e abbracciato Justin, lo stomaco non regge nemmeno una briciola di pane" dissi io con gli occhi lucidi.

"Appunto Kenny!!" mi appoggió Jaz.

"Hahaha scusate, bello il signorino?"

"STUPENDO" rispondemmo in coro.

Kenny si addentró con mani e faccia nel mini frigo per trovare qualche junk food da mettere tra i denti, buttó tutto sul tavolino al centro e Kenny, mamma e papá iniziarono a mangiare, seguiti da Jaz e infine da me che a malapena riuscii a mangiare mezzo biscotto al cioccolato dopo essermi ripulita il trucco colato dagli occhi.

"VUUUUM"

Un rumore assordante mi fece balzare per aria, il Jet stava decollando.

"Hei piccola, hai fatto merenda?" mi sentii sussurrare in un orecchio.

"Justin! Mi hai spaventata!" mi aveva legato la vita con le sue braccia arrivando in silenzio da dietro, era la sensazione piú bella al mondo. Non ci credevo ancora che stesse accadendo davvero, ma perchè proprio a me? Perchè non andava da Jaz? Era sicuramente piú bella di me e piú socievole. Cosa avevo di speciale? Oltre alle sue braccia attorno a me in quel momento credo proprio nulla, poi ero senza trucco, che vergogna.

Ma poco mi importava, dovevo imparare a lasciare che il mio stomaco si ritorcesse su se stesso e che i brividi coccolassero il mio corpo senza dare nessun segno esterno di euforia nonostante avessi Justin accanto a me.

"Hei Justin!!!" gridó Jaz tornando dal bagno mentre cercava, come me, di trattenersi dal saltargli addosso mettendosi a piangere. I suoi sforzi si notavano chiari, e non durarono molto. Dopo due secondi si buttó a pancia in giú sul divano bianco di fronte a noi, piangendo ancora.

Stavo per cedere anche io, ma non potevo permettermelo. Impacciata e senza sapere come muovermi in aggiunta agli occhi di mamma e Kenny che mi stavano fissando, sussurrai contro la mia volontá nell'orecchia di Justin "hei mi lasci un attimo per favore?" lo feci con tono dolce così che lui non fraintendesse.

Papá poggió il giornale e salutó Justin, lui ricambió, sembrava che mio padre non gli piacesse molto.

Kenny portó mamma e papá nella hall del Jet, la parte comune di Kenny e Justin. Chiusero la porta marrone con la chiave e ci lasciarono soli. Justin riavvolse i miei fianchi dolcemente, come se avesse capito il motivo per cui gli avevo chiesto di staccarsi.

Jaz inizió a tempestarlo di domande del tipo "Cosa ci fai in Italia? Perchè ci avete portati sul vostro Jet? Dove atterreremo? Come farai per il concerto di domani sera a Ottawa? ecc.." Justin rispondeva ad ogni domanda con molta tranquillitá, sorridendo leggermente.

Quel sorriso mi faceva morire cavolo, avrei quasi voluto chiedergli di smetterla di sorridere, non aveva idea di cosa mi provocava dentro. Ma era la miglior cosa del mondo, e non volevo di certo togliermi lo sfizio del suo sorriso che rapiva i miei occhi pericolosamente.

Justin mi guardó e mi sorprese proprio mentre lo stavo fissando. Non avevo detto ad alta voce ció che vagava nella mia mente vero?

Lo sguardó di Justin mi fece capire di star tranquilla, mi guardava come volesse dire 'che bello averti qua'. Ma non era possibile che fosse vero, in fondo ero una ragazza come le altre e non dovevo aspettarmi niente di che.

"Vado un attimo alla hall" disse Jaz mentre si alzava dal divano.

"Va bene a dopo" risposi io troppo euforica. Forse aspettavo proprio questo momento, non perchè Jaz mi desse fastidio, solo che volevo sapere come si sarebbe comportato Justin con me non appena fossimo stati da soli.

"Vuoi guardare un film?"

"Va bene Justin, quale?"

"Scegli tu piccola" di nuovo, ero troppo felice. Accese la tv e oscurò gli obló. Grazie alle casse la qualitá del suono era perfetta.

"Ok, Never Say Never"

"Cosa? Nooo eddai chissá quante volta l'avrai giá visto, a me esce dalle orecchie ahah, non ti sei stancata?"

In quel momento mi erano venute in mente tantissime forse troppe domande da porgli su TUTTO. Ma non era il caso, o meglio, non in quel momento, avrei deciso di riservarmele per il giorno dopo, volevo avere un po' piú di confidenza. Involontariamente mi uscirono delle parole senza pensarci troppo "No, non mi stancheró mai di te, Justin"

"Nemmeno io delle mie Beliebers, piccola"

Una briciola di gelosia era nata in me, non me la sarei aspettata ma mi sono elettrizzata nel sentire quelle parole, c'ero IO con lui adesso, non tutte le SUE Beliebers, le amo per caritá, ma volevo attenzioni solo per me. Stavo esagerando, un tempo mi sarebbe solo bastato un 'Justin Bieber started following you' sullo schermo del mio iPhone e mi sarei sentita la ragazza piú importante dell'universo nonostante fossi una su milioni, ma ora non mi bastava piú. Mi stava dimostrando piú di un semplice 'ti seguo' di twitter.

"Piccola non trovo il dvd"

"Tranquillo l'ho portato con me in valigia"

"Davvero? hahahahahahahaha a quanti miei concerti hai assistito?"

"Ancora nessuno, domani sarebbe stato il primo" dissi riflettendo su come il tutto sia accaduto così velocemente.

"Allora sei una di quelle speciali, non sei una tra tutte le mie Beliebers" mi bació sulla fronte e prese il telecomando che stava sul poggiapiedi.

Justin sapeva capirmi meglio di chiunque altro.. era come se mi sapesse leggere nella mente.

Tutto ció mi stava rendendo davvero TROPPO felice.

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Scusate l'assenza ma in questa settimana ho gli esami di riparazione, appena ho tempo libero mi dedico alla fan fiction, grazie a tutte quelle che commentano e votano, siete dolcissime ma putrtoppo non posso rispondere per un problema con la mail a cui provvederó al piú presto, siete gentilissime. Un bacione, Desi.

My angel fell down.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora