cap.12 "WHERE ARE YOU NOW?"

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O ero morta, o se fosse stato vero pretendo che qualcuno mi spieghi come sia possibile tutto ciò.

"E tu che ci fai qui?" Rispose Justin a Ryan. Quant'era bello pure lui, ma io avevo Justin ormai e non c'era cosa che mi potesse far più felice ora come ora.

"Che ci fa lei piuttosto!" Ryan mi indicò e io, imbarazzata risposi con un sorrisetto ebete, mentre pensavo tra me e me come mai ce l'avesse con me ora.

"Hei calmati Ryan, lei è Chanel" Justin mi guardó negli occhi sorridendomi. Ryan mi venne incontro e mi strinse la mano.

"Piacere Chanel, io sono Ryan, Ryan.."

"Butler, si, lo so" lo interruppi io.

"Ma..?" Si rivolse a Justin "è una Belieber?"

"Si bro, la più bella" a queste sue parole stavo per svenire, ma non volevo che Ryan percepisse le mie emozioni.

"Ah infatti, solo loro sanno il mio cognome ahah" Poi si rivolse a me, "se mi serve qualche informazione sul mio conto che io ancora non so vengo a chiedere a te, ci conto" mi fece l'occhiolino e si avviò verso la hall. Io rimasi senza parole, guardai Justin sorridendo con gli occhi spalancati, lui ricambió il sorriso e mi abbracció quanto più forte poteva. Eravamo seduti l'uno accanto all'altra e io tremavo come una foglia ad ogni suo abbraccio, sapevo che lui lo percepiva, ma mi faceva piacere sotto sotto sapere che in quel modo lui avrebbe veramente capito quanto ci tenessi a tutto ciò.

"Justin, ma riguardo al discorso che stavamo facendo.."

"Si piccola, tranquilla, non mi perderai mai, guardami, guardami negli occhi, mi credi? Fidati ti prego, non mi perdi. No, perché io non voglio perdere te. Mai." Il mio cuore smise di battere per un secondo, non avrei mai potuto sentirmi più felice e colma di ogni sentimento più bello che potesse esistere sulla terra se non ora.

"Justin, ti amo tanto, veramente tanto" non mi sarei mai aspettata un 'anche io' e per fortuna fu così, anche perché mi sarebbe sembrata una presa in giro come l'ultima volta che me lo disse. Un'oretta prima, ma no glielo feci pesare.

"Grazie piccola. Non sai quanto te ne sono grato! Grazie, se non ci foste voi non so dove sarei ora, se non ci fossi tu soprattutto" mi fissava le labbra, in un modo così possessivo che sembrava volesse mangiarmi da un momento all'altro, non che io non volessi, ma ho preferito tranquillizzare la situazione abbracciandolo di nuovo e sussurrandogli quanto sia bello.

"Amore è ora di mangiare forza" disse mamma arrivando dalla hall immedesimandosi ormai nella padrona di 'casa'.

"Si mamma arrivo! Anzi.. Arriviamo" affermai buttando un occhio su Justin.

"No, vai tu piccola, io resto qua"

"Vabbè io vi aspetto" e chiuse la porta.

"Justin ma che dici? Perché non mangi?"

"Tu hai fame?"

"Mmm beh si, sperando non ci sia del riso."

"Piccola, sono canadese, al massimo ti ritrovi un pesce crudo nel piatto"

"Ma quanto ti piace scherzare eh Justin?" dissi io presa dall'urto del vomito.

"Scusami. Allora vai o resti?"

"Mi stai chiedendo di restare?"

"Certo che no!"

"Ok, allora vado" mi alzai, e non appena lo feci sentii le gambe debolissime, tutta questa situazione mi stava rendendo TROPPO felice..

Feci due passi dirigendomi verso la porta marrone che dava sulla hall ma all'improvviso sentii le sue braccia avvolgermi i fianchi, la sua testa si appoggiò sulla mia spalla destra, sentivo il suo respiro caldo trapassare la maglietta e arrivare alla mia pelle. Lo stavo amando più che mai.

"Pensavi davvero ti avessi lasciata andare così?" mi sussurrò lui in un orecchia.

"Beh, si."

"Ti sei sbagliata" sussurró mentre mi dava piccoli baci sul collo. Rabbrividivo ad ogni singolo, era fenomenale.

"Justin, mi fai impazzire così"

"È quello che voglio" sorrise lui.

Si staccò dolcemente dal mio corpo e mi afferrò la mano trascinandomi giù dalle scale per raggiungere la stanza-garage che ci avrebbe condotti poi all'altra porta, quella viola. Stavamo per entrare nella 'Justin's house' e avevamo appena abbandonato la 'Kenny's house'. Oddio ma che voleva fare? Un'infinità di pensieri mi assillarono d'un tratto, non potei far altro che seguirlo e non mollare la sua mano.

"Prego, accomodati"

"Oddio Justin è stupendo!!" rimasi a bocca aperta, incredula.. Quasi volessi andarmene talmente mi sentivo indegna per quel posto.

"Justin dove eri finito?" una voce femminile provenì dal bagno credo, ma non riuscivo a riconoscerla.

"Ero da Kenny con Chanel, una Belieber" ah, così io ero 'una Belieber'. Bel modo di identificarmi con gli sconosciuti, dopo quello che è successo.

"Chanel, trattala bene, è la mia migliore amica stai tranquilla"

La porta del bagno si aprì.

"S-s-selena?"..

My angel fell down.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora