cap.3 "BAD DAY"

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Scesi di corsa e chiusi la porta in cui mamma, che era giá nel taxi con papá ad aspettarmi, aveva lasciato le chiavi. Scendemmo davanti alla casa di Jaz, un suono di clacson ed eccola pronta alla porta con una valigia da almeno 30kg in mano. Salutó mamma e papá a cui le lacrime non si fermavano piú e salì in taxi con noi dopo aver messo la valigia nel baule insieme alle nostre. Ecco il motivo della mia stanza vuota.

Mi stavo per traslocare.

Ora vi chiederete come mai tutta questa felicitá, beh prima passo dal parco a dire addio agli amici e alle amiche un po' intristiti, poi vi racconto.

"Hey Chanel!" sentii la mia compagna di scuola urlare come se mi stesse aspettando da chissa' quanto tempo.

"Eccoviii" dissi io voltandomi e vedendo dieci dei miei amici su una panchina ad aspettarmi con i visi tristi. "Su ci vedremo ancora dai" dissi a Josh mentre lo stringevo in un forte abbraccio, lui ricambió accennando un sorriso mentre singhiozzava, non aveva fiato per parlare e nemmeno voglia di togliere le sue braccia dal mio corpo. Josh era uno dei miei piú cari amici, era quasi un fratello per me, strinsi i denti e feci scappare solo una dannata lacrima. Abbracciai uno ad uno i restanti e mi diressi al taxi parcheggiato in cui l'autista, mamma, papá e Jaz mi stavano aspettando. Prima di aprire la portiera mi girai un ultima volta e non potei fare a meno di non piangere, la scena fu orribile, proprio come nei film. Loro che piangevano e io che facevo lo stesso guardandoli mentre mi allontanavo.

Il taxi partì. Jaz mi guardó e io guardai lei, sorridemmo contemporaneamente asciugandoci le lacrime io per i miei amici e lei per i genitori. Gli amici li aveva salutati il giorno precendente.

Non so cosa di così forte abbia portato Jaz a traslocarsi con me e con i miei, mi voleva un sacco di bene, ma non solo, diciamo che era quasi obbligata a farlo se voleva partire il 6 luglio con me.

Perchè proprio il 6? Eeh, il giorno dopo a Ottawa c'era Justin Bieber in concerto, e sia io che Jaz amiamo Justin piú di chiunque altro. Lui era il motivo di tutto ció. Stavamo lasciando tutto per lui.. e si, forse anche la testa. "Jaz.. i biglietti?" la guardai di traverso con aria minacciosa, "ODDIO CHANEL I BIGLIETTI!!! PER FAVORE CI RIPORTI SUBITO A CASA MIA É URGENTE!" urló contro l'autista prima di mettersi a piangere. "Jaz tranquilla, so che non lo hai fatto apposta, l'aereo non lo perderemo comunque. Tranquilla" le dissi io sorridendole mentre cercava di scusarsi.

Beh, diciamo che non era iniziato proprio benissimo, ma il taxista era riuscito a trasportarci in fretta e furia da farci arrivare all'aereoporto con tre ore di anticipo.

Scendemmo dal taxi, prima io e Jaz coi biglietti gialli nelle mani contemplandoli come degli dei, poi mamma e papá che pagarono il taxista e presero le valigie. "Arrivederci e grazie!" urlammo in coro.

Eccoci entrate all'aereoporto di Malpensa, era enorme. Feci in tempo a leggere il maxi schermo che vidi

"AVVISO IMPORTANTE: L'AEREO 2303 PER OTTAWA, CANADA É STATO ANTICIPATO DI UN'ORA E MEZZA CAUSA MALTEMPO"

Cosa? Diedi un rapido sguardo verso il check-in, io e Jaz ci guardammo. Mamma e papá stavano chiacchierando e non si resero conto. Non potevamo ASSOLUTAMENTE perdere quell'aereo.

"tempo previsto per la coda: 2 ore"

Accidenti. Mancava solo questa.

My angel fell down.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora