19 capitolo

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[Perché l'hai fatto?]

Appena arrivate, non vediamo nessuno.

"Ma sei sicura che dovevi venire qui?"

"Certo che è qui. Oh guarda, c'è Susy..." andiamo verso di lei.

"Procede tutto bene. Siete appena arrivate?" annuisco.

"Allora che siamo venute a fare qua?" chiede Emily ansiosa. Un po' tutte lo siamo. Ancora non capisco perché si guardano di continuo attorno. Non c'è nessuno.

"Ah, si! Lusia, ecco...io, noi dobbiamo darti una cosa..." dice prendendo una lettera dalla sua giacca. Me la porge

-Ehy, amore mio,
sempre se posso ancora chiamarti così... mi dispiace se ti ho fatto soffrire, non era mia intenzione, lo giuro.
Non riesco a guardare un'altra ragazza che non sia tu.
Sai che non riesco a mentirti. E ti chiedo scusa se qualche volta l'ho fatto.
Spero tu possa perdonarmi, ti amo.

Christian.-

Alzo lo sguardo verso le ragazze e le vedo tutte intorno a me.
"Allora?" Chiedono in coro. Strappo il foglio e lo butto nel cestino vicino a noi.

Mi guardano sconvolte.
"Perché l'hai fatto?"chiede Giusy

"Perché: 1. Doveva venire di persona. Dei suoi fogli non me ne faccio nulla.
2. Non accetto comunque le sue scuse. Ho sofferto tantissimo e lui? Peggiorava sempre di più.
Mi dispiace ma non voglio sapere nulla di lui."

"Lusia, non puoi dire così. Christian sta facendo di tutto per farsi perdonare. Perdonalo almeno. Non ti dico di tornarci insieme" dice Emily è le altre annuiscono.

"Non lo pensare. Ora vado" vado via senza salutarle.

Messaggio a Mattia:
*Ehy, oggi posso venire da te?*

*Certo. Cos'è successo?*

*Ho bisogno di un amico.
Ci vediamo dopo mangiato*

Busso.

"Lusia, entra" faccio ciò che mi dice.

"Non c'è nessuno? chiedo.

"No, mia mamma è andata da una sua amica. Verrà presto, le ho detto che saresti passata" mi sorride

"Va bene. Tu come stai?"

"Bene, ho trovato un altro lavoro, fortunatamente"

"Ah, si? Dove?"

"Il bar vicino alla tua scuola..."

Come fa a sapere dove vado a scuola...?

"Che ne sai dov'è la mia scuola? Mi stalkeri?"

Scuote la testa: "No, scema. Ero lì per fare l'ultimo giorno di prova, sono passato di lì e ti ho vista" spiega

"E perchè non mi hai salutata?"

"Eri con dei ragazzi e con Emily"

"Ah...allora da oggi in poi farò colazione da te" sorrido

"Va benissimo. Io finisco di lavorare alle 12:30, magari ti accompagno io a casa. Tanto da lì devo passare."

"Magari qualche volta. Hai più sentito o visto Fabio?"

"Si, l'ho visto. So che non lavora più lì. Me l'ha detto un nostro amico. E da come ho visto, è anche fidanzato. Meglio così, non darà fastidio a nessuno più"

"Già..."

"Tu che mi dici?" finalmente l'ha chiesto.

"Niente di che. Alla fine abbiamo ammesso di provare qualcosa l'uno per l'altro. Ci siamo messi insieme, poi litigavamo per ogni cosa e ci siamo lasciati. Tutto ciò è successo in un mese e mezzo. E se non l'hai ancora capito, sto parlando del mio migliore amico"

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