20 capitolo

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[Un giorno te ne avrei parlato]

"Ci raggiungeranno fuori casa di Lusia"

"Perché proprio casa mia? Mia mamma non sa che sono da Mattia"

"Infatti sa che tu sei da Christian. Ora io e Mattia accompagneremo te ed  Emily da lui poi io vado a prendere i ragazzi da te per portarli a casa del tuo amico" spiega Dodo.

Dopo 20 minuti siamo arrivati a casa di Mattia 

Ci apre la mamma.
"Ciao cara. Chi è questa ragazza?" Dice guardando Emily sorridendo.

"È una delle mie migliori amiche" le rispondo. Si presentano.

Iniziamo ad apparecchiare.
"Tesoro potresti andare in camera di Mattia a prendere un'altra sedia?"

"Certo. Dove si trova?" Chiedo

"In fondo al corridoio,  cara"

Prendo la sedia per portarla di là ma, qualcosa cattura la mia attenzione.
Lo raccolgo. 

È un quadernino. Curiosa come sono lo apro. 

E' il diario di Mattia. La prima volta che ha scritto è stato anni fa.

°Caro diario, sì perché tu da oggi sarai il mio migliore amico. Voglio raccontarti un po' di me. Mi chiamo Mattia e ho 10 anni. Mio padre è morto da poco. Spero che mamma non mi abbandoni mai.°

Poi, nella seconda pagina c'è scritto: dopo 2 anni.
°Caro diario, Sono anni che non ti scrivo.  A casa va tutto bene, a scuola potrebbe andare meglio. Ho conosciuto un ragazzo, ma diventerà mio amico. Poi hanno iniziato a prendermi in giro...quest'anno è diverso. O meglio, è peggio. Ora è tutta la classe a prendermi in giro. Ma non mi preoccupo, l'estate sta per arrivare.°

Poi di nuovo: Dopo un anno
°Ciao diario, ho lasciato la scuola. Già. Non ne potevo più. Ora ho iniziato a lavorare in un bar. Ho già un amico. Fabio, ha quasi la mia stessa età: 14, lui ha iniziato a lavorare già un anno fa.°

Ha vissuto atti di bullismo.

Butto il quadernino a terra e asciugo le lacrime. Prendo la sedia e vado in cucina, contemporaneamente entrano i ragazzi con le ragazze.

Christian è il primo a notarmi. E da come la sua faccia sia preoccupata, deduco che la mia non sia di bell'aspetto.

"Cos'è successo?" è il primo ad avvicinarsi.

Mi butto tra le braccia di Mattia.

"Scusa non volevo, sono troppo curiosa" lo prendo per un braccio, lo porto in camera e gli indico il quadernino.

Mi sorride mentre mi tiene abbracciata a se.

"Tranquilla, un giorno te ne avrei parlato" lo abbraccio

Sciolgo l'abbraccio e andiamo in cucina.

Le ragazze si avvicinano.

"Cos'è successo?" sussurrano

"Nulla. Poi vi spiego" iniziamo a mangiare.

"No, mamma. Perchè non le hai buttate?"

Lo capisco, neanche a me piacerebbe far vedere le mie foto da piccola.

"Solo queste dai. Infondo sono tuoi amici. E Lusia...beh lei, un giorno, diventerà ancora di più della famiglia" si gira verso di me. 

Christian guarda torvo Mattia che a sua volta fulmina con lo sguardo la mamma.

Gli altri sono agitati. Io...beh io sto solo cercando un altro argomento.

"Ops... è tardi. Devo uscire. Emily dì a mamma che torno a mezzanotte. Io vado, grazie dell'ospitalità, signora" fa un cenno al nostro gruppo e a Mattia, per poi girarsi verso l'amico.

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