Capitolo 10 - Fidanzamento a Tradimento

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-Aurora, sei fidanzata?!-

-E io che credevo non le piacessero i maschi!-

-No, no... Aveva avuto un fidanzatino, ma si trattava di millenni fa!-

-Io pensavo sarebbe stata zitella a vita!-

Mentre i parenti si accalcavano sul piccolo uscio esternando commenti sulla scarna vita amorosa della ragazza, Aurora era rimasta immobile con gli occhi e le labbra spalancate e la mano ancora stretta sulla maniglia della porta. Andrea fu però molto veloce e con un braccio cinse la vita della ragazza costringendola a voltarsi e con un sorriso smagliante si presentò apparendo subito agli occhi di tutti, grazie ai suoi modi composti ed educati , un bravissimo ragazzo. Aurora non poteva credere che le persone si basassero così tanto sull'apparenza, eppure Andrea era riuscito a stregarli in pochi secondi.

-Andrea!- lo salutò affettuosamente la mamma di Aurora abbracciandolo -Ma io lo sapevo! Aurora mi diceva che non era vero, ma gli occhi di una mamma non sbagliano mai: era ovvio avesse un debole per te da sempre!-

Aurora sbiancò sensibilmente e Andrea le rivolse un ghigno come a dire che aveva sempre saputo che non era possibile resistere al suo fascino. Scortata praticamente a forza in sala da pranzo tutti si disposero intorno a loro lanciando occhiate complici alla ragazza in attesa di avere più informazioni. Ma Aurora venne subito trascinata in cucina per prendere i vassoi con gli antipasti e riuscì a tornare nella sala appena in tempo per sentire sua mamma invitare il ragazzo a rimanere a pranzo con loro perché "ormai era di famiglia". A quelle parole per poco Aurora non inciampò nei suoi stessi piedi e iniziò a tossire strozzata dalla propria saliva. Con un movimento rapido ed elegante Andrea fu subito al suo fianco per sorreggerla e porgerle un bicchiere d'acqua, a quel gesto tutte le donne della famiglia iniziarono a guardare con occhi dolci la coppia e, quelle sposate, a biasimare i mariti perché non erano più romantici e attenti a loro "come un tempo".

Aurora era arrabbiatissima con Andrea perché nonostante fra loro non vi fosse nulla, lei aveva iniziato a sperare in qualcosa di diverso , ma lui aveva infranto tutto non facendosi più sentire e uscendo con "Miss Perfezione". Come se non bastasse si presentava anche a casa sua con questa sceneggiata sul "Fidanzato"...

Ovviamente fecero sedere Andrea accanto ad Aurora e lui le avvicinò anche la sedia dimostrandosi impeccabile.

-Allora Aurora, da quanto state insieme?-

Aurora si voltò verso Andrea con un sorriso tirato nella speranza che lui capisse e sistemasse da solo il pasticcio che aveva combinato, ma quando stava per tirargli un calcio visto che lui si limitava a sorriderle di rimando in maniera ebete, la conversazione a volume troppo alto tra sua nonna e sua zia la gelarono sul posto. Sua nonna, armata di mestolo, indicava Andrea compiaciuta:- Tu sì che sei bello e alto! Guarda che bei geni, avrò dei bellissimi pronipotini! Non come quell'altro- proseguì, sempre agitando il mestolo e ricordando l'ex di Aurora – brutto com'era mi avrebbe rovinato i nipoti!-.

Aurora non sapeva se sorridere del fatto che sua nonna fosse così protettiva nei suoi confronti da dichiarare "brutto" e inadeguato chi l'aveva fatta soffrire o se sperare di strozzarsi davvero così da non dover sentire altri commenti di quel genere.

-Quindi? A quando questi pronipoti?- le chiese suo cugino sghignazzando per i colori dal bordeaux al fucsia che coloravano le guance e le orecchie della ragazza, ben sapendo del terrore di Aurora per matrimoni, bambini e tutto ciò, in generale, che riguardava le relazioni durature.

Con la coda dell'occhio Aurora notò che, a quanto pareva, era l'unica a sentirsi a disagio, perché Andrea non solo non era infastidito ma pareva anche lui parecchio divertito dalle sue reazioni. Allora cercò di darsi un contegno e di concentrarsi sul cibo e mangiare era decisamente qualcosa che sapeva fare bene.

Quando aveva ormai spazzolato un numero indefinito di portate, che però non si era sentita di rifiutare perché ciascun piatto era stato preparato con grande amore da un suo parente e mangiare quello di uno e rifiutare quello di un altro avrebbe significato lo scoppio di una vera e propria guerra, si avvicinò a loro suo nonno che le battè compiaciuto una mano sulla spalla e poi si rivolse ad Andrea: -Si fa prima a comprarle un vestito che a pagarle una cena, eh?- disse ammiccando.

Aurora avrebbe voluto rispondere stizzita, ma le avevano insegnato che non si parla con la bocca piena, questo suo gesto non passò inosservato e provocò ilarità in suo nonno e Andrea.

-Andrea- Marica, una delle cuginette di Aurora, si era avvicinata a loro con occhi adoranti –me lo faresti un autografo per favore?-. Quella bambina era così dolce che tutti la guardarono inteneriti, ma non ci volle molto perché l'attenzione si spostasse nuovamente su Andrea e sul suo lavoro nel modo dello spettacolo.

-E io che pensavo fossi circondato da belle ragazze, che cosa ci trovi in Aurora?- chiese suo cugino divertito provocando non pochi sorrisi d'intesa.

-Niente-

A spezzare quel clima allegro fu suo zio che posò il suo cellulare davanti ad Andrea

–perché a quanto pare esce anche con un'altra- aggiunse.

Aurora scorse sullo schermo del cellulare uno degli articoli che aveva letto quella mattina e vide sua mamma e sua zia irrigidirsi, mentre sua nonna si stava nuovamente armando di mestolo.

Era ufficiale: stava per scoppiare la Terza Guerra Mondiale.

Tutto per una scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora