-Allora?- le chiese Andrea dopo averla trascinata fuori per parlarle da soli.
Aurora squadrò il ragazzo incredula: -Allora cosa, Andrea?-
Lui parve addirittura più stupito e le mostrò l'orologio che segnava la mezzanotte: -Aurora, è il centesimo giorno...-
-Quindi vuoi salutarmi? Gentilissimo a ricomparire ma al momento sono indecisa tra il ringraziarti per la canzone o infilarti il microfono dove non batte il sole... O in che ordine fare le due cose-
Andrea si affrettò ad abbandonare il microfono, quasi l'oggetto che gli era tanto famigliare avesse improvvisamente preso fuoco.
-Aurora, lo so io come lo sai tu che questo tempo insieme ci ha cambiato, possiamo parlare come due adulti?-
-Sei scomparso-.
-Lo so, mi dispiace... Sono stato davvero impegnato e poi "qualcuno" mi ha detto che l'attesa intensifica i sentimenti- rispose Andrea ammiccando.
A quello sguardo Aurora si irrigidì e si mise a cercare nuovamente il microfono perché era evidente che il ragazzo per ritrovare la ragione avesse bisogno di una lezione. Andrea, capite le intenzioni di Aurora, si mise a ridere di gusto e iniziò a ostacolarla mettendosi in mezzo e il battibecco divenne un gioco a rincorrersi e riprendersi, almeno fino a che Andrea non le immobilizzò i polsi: -Aurora, che cosa hai intenzione di fare, adesso?-
Lo sguardo serio di Andrea non prometteva nulla di buono.
L'atmosfera parve cambiare improvvisamente e Aurora sentì le guance e le orecchie divenire improvvisamente calde. Erano stati tante volte a parlare e scherzare così vicini, ma forse ciò che aveva bevuto, forse la stanchezza, la facevano sentire diversa... O, più semplicemente, tutto aveva influito, ma non quanto il sentimento che lei aveva iniziato a provare e che ora rendeva il suo battito così veloce da rimbombarle nelle orecchie. Aurora pregò silenziosamente che Andrea non lo sentisse.
Andrea allentò la presa ma non le lasciò le mani, il suo sguardo si spostò sulle sue labbra e iniziò ad avvicinarsi... Sempre più vicino, finché non la baciò. Un semplice bacio che si trasformò in breve in qualcosa di più.
-Non sono venuto fin qui per salutarti...- Le disse Andrea riprendendo fiato
-E allora perché sei tornato?-
-Ero un po' confuso... Non ci siamo mai andati a genio e tu non sei particolarmente simpatica- l'imbarazzo con cui Andrea aveva iniziato la frase si ritrasse man mano che affiorava quel suo sorriso sfrontato -e nemmeno particolarmente bella- le disse scorrendo con lo sguardo sul suo corpo da capo a piedi.
Lo sguardo di Aurora smise di brillare delle sue speranze e si ridusse ad una fessura: -Andrea, vuoi essere picchiato? In effetti qui non ci sono testim...-
-Mi piaci-
-Cosa?- chiese stupita Aurora perché, essendo stata interrotta, credeva di esserselo sognata.
-Mi piaci e non sapevo come dirtelo. Ci ho pensato continuamente, ero sicuro di cancellarti quell'espressione da "so tutto io, ce l'ho solo io", invece ora sono io ad aver paura... Ho paura di essermi innamorato di te, ho paura e non so che parole dovrei usare, ho paura di chiederti di iniziare qualcosa con me... Soprattutto ho paura della tua risposta, ma non potevo continuare ad aspettare...-
-Beh, potevi scrivere un bigliettino: "Aurora, ti vuoi mettere con me?", "Sì, no",- rispose lei mimando il tutto con le mani. Era evidente che il mix di incredulità, imbarazzo e felicità doveva averle dato alla testa.
Andrea era incredulo: -Fai la scema anche adesso?-
-Mi stai dicendo che non te n'eri accorto?-
-Di cosa?-
Aurora sospirò: -Andrea, è da tempo che hai vinto la scommessa...-
Il ragazzo all'inizio parve non capire e aggrottò le sopracciglia, ma nel giro di un'istante la sua espressione si distese e il suo volto si illuminò di un sorriso da orecchio a orecchio: lei lo ricambiava da tempo.
-Quindi è un sì?- le chiese
-Sì-.
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PS: Buon San Valentino a chiunque ami <3
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Tutto per una scommessa
RomansaAurora e Andrea si conoscono da quando erano bambini. Ora hanno 25 anni, Andrea è un cantante di successo, un idolo pieno di sé, ma che desidera nel suo futuro una famiglia, mentre Aurora è una universitaria disillusa sull'amore che sa collezionare...