Qualcuno mi scuote dolcemente, baciandomi la guancia. Per la prima volta è lui a svegliarmi.
-TaeTae...è ora di svegliarsi. – sussurra. Grugnisco qualcosa di sicuramente poco elegante agitandomi un poco fra le coperte.
-Mh...ancora cinque minuti...- borbotto con la faccia affondata nel cuscino.
-Taehyung!– mi riprende ridendo. Mi alzo di scatto, con i capelli a coprirmi quasi completamente gli occhi.
-Padrone! Che ore sono? – chiedo in panico. Un altro ritardo, non me lo perdonerà mai.
-Calmati Tae, sono io che mi sono svegliato prima del solito. Non riuscivo a dormire...- si siede accanto a me.
-Perché?– chiedo genuinamente interessato, dimenticandomi per un secondo di star parlando con il mio capo.
-I soliti incubi...- delega con un gesto noncurante della mano, quasi a volerli scacciare. Lo guardo piegando la testa di lato. Si morde il labbro scuotendo leggermente la sua. Capisco che non vuole parlarne.Atterro con un balzo sul tappeto morbido posto sotto al letto, per venir subito fermato da una sua mano che mi trattiene per il polso.
-Hey,Tae...che ne dici se per oggi ci prendiamo la giornata libera e stiamo un po' insieme? –
-C-che cosa? – chiedo, non capendo in un primo momento.
-Che ne so, andiamo a fare un giro in città, cerchiamo qualcosa da metterci per stasera, un aperitivo e poi alla festa di Jimin-hyung.Non te ne sarai dimenticato. –
-No,ovviamente no. – il pensiero mi tartassava da quando avevo aperto gli occhi.
-Quindi,ci stai? – mi fissa speranzoso senza mollare il mio braccio.
-Sì...per me va bene. – sospiro infine, cosciente di non avere altra scelta.Non potrà essere nulla di così tragico.
Sorride,gli occhi che gli brillano da tanto è felice. Non pensavo fosse così entusiasta all'idea di uscire con me, dopotutto sono solo il suo maggiordomo, o "servetto", come mi chiama Jimin.
-Vai di sotto ad avvertire Subin, Jiu, e Minseo che oggi a colazione non ci sono, ti porto nel mio bar di fiducia in centro! – esclama alzandosi anche lui e cominciando a scegliere cosa mettersi. Prima di scendere, una visitina al bagno non me toglie nessuno. Mi lavo la faccia e mi pettino, indosso un paio di pantaloncini (che ho rubato dal l'armadio di Jeon), per poter scendere di sotto.
-Taehyung,è successo qualcosa di bello? – mi chiede infatti Minseo non appena entro in cucina.
-Ah?No, perché? – chiedo lisciandomi la maglia del pigiama.
-Hai un sorriso che ti va da un orecchio all'altro e sono solo le sette del mattino! –
-Oggi Jeon mi porta fuori...non ci saremo a colazione, ma ho il dubbio che abbiate la giornata praticamente libera, alla sera devo accompagnarlo ad una festa. – ridacchio lezioso. Le tre si guardano alzando le loro sopracciglia.
-A quanto pare qualcuno ha fatto colpo...- dice in tono allusivo Jiu.
-Cosa?No! Non è vero! – strillo diventando tutto rosso.
-Sì,certo, come vuoi tu. – ride Subin passandomi accanto e soffermandosi a picchiettarmi un paio di volte sulla testa.
Torno in camera sbuffando, con le risate sguaiate delle tre cuoche che mi inseguono su per le scale. Jeon mi aspetta davanti alla porta, già vestito. Mi fa strano vederlo in abiti casual, abituato al suo completo nero. Porta persino gli occhiali da vista, che gli avrò visto indossare forse due volte.
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MY MASTER -KookV-
Fanfiction-F-fa...male...- gemo quasi senza accorgermene, sentendo la mia pelle bruciare e tendersi. -Stai cercando di dire qualcosa, Taehyungie?- chiede lezioso, allungandomi un altro colpo di frusta. Scuoto la testa stringendo i denti. -Vuoi che ti elenchi...