Capitolo 3

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- Ti odio perchè fai sempre così!-
- Ah sono io quello che disturba adesso!-
Era in corso una lite.
- Come ho fatto a fidarmi di te per tutti questi anni!-
- Ed io come ho fatto a sopportarti!-
Sì udì il rumore di una porta chiusa con violenza.
- Va bene! Vattene! Tanto non ti ho mai amata!-

Jack si ritrovò sdraiato a terra nel suo appartamento.
Quel trambusto lo aveva svegliato.
Ancora in pigiama aprì la porta per capire la situazione.
Il suo vicino stava litigando con la sua ragazza.
- Spero di non rivederti mai più!- Esclamò ancora lei.
- Pensavo te ne fossi già andata! Ah e cerca di cadere dalle scale con quei tacchi a spillo.- Disse Philip.
La ragazza se ne andò e Jack rimase ad osservare il suo vicino.
- Cosa vuoi tu?- Disse arrabbiato.
Jack non rispose, era troppo impegnato a pensare ad un ricordo.

- Sono a casa! Ho portato la cena- Urlò Jack.
Nessuna risposta.
- C'è nessuno?- Chiese spiritosamente, muovendosi come se fosse in un film di spionaggio.
Ma quando aprì la porta della camera da letto, smise di scherzare e si appoggiò anche lui sul letto come gli altri.
- Corbyn...- Balbettò.
Jonah abbracciò il biondo piangente.
- Non fa niente ci siamo qua noi per te, saremo qui per sempre.- Disse Daniel.
Jack raccolse da terra una foto strappata.
Erano Corbyn e Christina.
- Vedi certe volte è così... Capita...-
- Odierò non averla più con me, odierò non poter più ridere con lei, odierò non potermi più lamentare del suo make up...- Asserì Corbyn.

Tra un abbraccio e un altro, i ragazzi erano riusciti a far spuntare un sorriso sul suo volto.
- Vedete perchè vi voglio così bene, voi... voi... siete come miei fratelli, gli unici che non mi potranno mai ferire, gli unici.-
- Adesso mangiamo, I panini del fast food si saranno già raffreddati.- Ricordò Jack.
- Fai schifo come cuoco.- Rise Zach.
- È vero! Vi ricordate quei tost tutti bruciati.- Disse Jonah.
- Ve la siete cercata voi!- Urlò Jack.
- Guerra di cuscini!-

Jack stava ridendo per quel ricordo.
Ma subito smise.
- Ah ti fa ridere! Io e la mia ragazza ci siamo appena lasciati e tu ridi!- Esclamò Philip.
- No io...- Cercò di spiegargli Jack, anche se il vicino gli aveva ormai sbattuto la porta in faccia.
- Me ne farò una ragione, tanto mi stavi anche antipatico.- Fece spallucce tornando nel suo appartamento.
Dopo essersi cambiato, Jack, prese lo skateboard.
Incominciò a percorrere la via lungo il marciapiede sfrecciando con velocità.
Nel frattempo osservava le vetrine dei negozi.
E fu proprio quella vetrina ad incuriosirlo, quella del negozio di musica.
Nella vetrina era presente una chitarra esposta.
Sembrava una delle tante che Daniel suonava.
Guardò il prezzo, era molto alto e per altro non c'era nessuno sconto.
Esitò un po' prima di entrare nel negozio.
- Buon giorno posso aiutarla?- Chiese la ragazza al bancone.
- Sì, vorrei comprare la chitarra Fender esposta in vetrina.- Chiese Jack cortesemente.
- È sicuro che vuole proprio quella? Potrei presentarle altri tipi o stili.-
- No, vorrei comprare proprio quella.- Disse deciso.
La ragazza prese la chitarra sbuffando è chiese i soldi.
- Grazie ed arrivederci.- Rispose Jack andonosene con la sua nuova chitarra.
Sapeva già dove sarebbe andato, così in un istante si ritrovò sulla stessa panchina dei giorni seguenti.
Incominciò a suonare le prime corde e capì che era scordata.
- Ci mancava anche questo...-
Fortunatamente Jack era autodidatta e riuscì ad accordarla.
- Vediamo quali brani mi ricordo.-
Incominciò a suonare, ma per via del tempo, non si ricordava bene gli accordi; e quel suono poco gradevole che si udiva quando Jack pizzicata le corde, lo richiamò ad un altro ricordo.
Zach che non sapeva suonare la chitarra.

- Non sono male no?- Chiese Zach.
Daniel era rimasto sorpreso dalla domanda evidente, oppure era solo spaventato dal terrificante suono.
- Non è male, se vuoi fare scappare pure i sordi.- Disse Jack.
- Mmmmm.- Si lamentò Zach.
-Diciamo che non è il tuo strumento.- Asserì Jonah per essere più dolce.
- Vedete, Jonah è molto meglio di voi- Fece la linguaccia Zach.
- Ragazzino.- Disse Jack sottovoce.
- Cosa hai detto? Ragazzino?-
- Corri Jack - Disse Corbyn.
- Adesso ti scompiglio io i capelli!- Urlò Zach.
- Oh no, i capelli no!-

Spazio autrice
Ciao limelights! Grazie che state leggendo questa storia, grazie davvero.
Scusate per questo capitolo meno bello, ma volevo chiedervi, vi andrebbe di creare il prossimo capitolo?
Ossia scrivete nei commenti quello che succederà nel prossimo capitolo, su cosa farà Jack o se incontrerà un personaggio a vostra scelta o quello che volete, vedrò se riesco ad integrarlo con il tipo di storia che ho in mente di portare avanti.
Grazie ancora.

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