Capitolo 11

105 6 13
                                    

Jack non riusciva a chiudere occhio.
Molti pensieri gli tormentavano il sonno.
Decise di alzarsi e di osservare "i segreti" della casa di Jonah.
La stanza per gli ospiti non esisteva, nonostante egli aveva un enorme dimora.
Infatti Jonah aveva sistemato Jack sul divano che si trovava nella sua esagerata libreria.
Un odore che Jack odiava, era proprio quello dei libri.

- Quanto è buono.- Disse Jonah annusando il libro che aveva appena comprato.
- Tu sei pazzo.- Dichiarò Jack guardandolo storto.
- Io non penso sia male quel profumo.- Difese Daniel.
Corbyn prese il libro dalle mani di Jonah e lo porse scherzosamente davanti al naso del ricciolo.
- E dai! Corbyn...- Esclamò Jack voltando le spalle al compagno.
- A me, di un libro piace solo la storia racchiusa al suo interno.-
- Be' allora un giorno scriverò una storia tutta nostra, tu ed io come protagonisti.- Disse Zach.
Tutti lo guardarono silenziosamente, a quella strana affermazione.
- Cosa c'è? Stavo solo scherzando...- Si giustificò lui.
- Certo...- Dissero in coro.
Poi Zach si avvicinò a Jack e si guardarono.
-Zach, non serve che scrivi un libro sulla nostra amicizia...- Il ricciolo venne interrotto.
- Perchè abbiamo già una storia tutta nostra, nella realtà.- Completò la frase Zach.

Il continuo del ricordo, Jack non riusciva a ricordarlo.
Nonostante i vari pensieri, Jack aveva notato alcune foto incorniciate.
Alcune con la sua ragazze ed altre con amici i quali Jack non conosceva.
Ed ecco che la notò.
C'era una fotografia di tutta la band.
Jack la prese tra le mani e osservò attentamente.
- Zach, Daniel, Jonah... C... Corb...-
Jack fece cadere la foto incorniciata e il vetro si spaccò.
Fece rumore, ma non abbastanza per svegliare Tate e Jonah.
Raccogliendo i pezzi, Jack si fece un taglio maldestramente.
Osservando tra le schegge rimaste vide un foglio che era stato nascosto dietro la loro foto.
Colse quel pezzo di carta e non poté credere ai suoi occhi.
Lesse la prima frase per essere sicuro di ciò che stava vedendo.

Caro Zach,
Come stai? Sembrerà stupido che io ti scriva dopo essermene andato senza che nessuno sapesse nulla, ma perdonami, lo ho fatto per il tuo bene, e per il bene di tutti voi. Lo sai quanto ci tengo a te, ma devi ricordare che sei un ragazzo forte e riuscirai a passare tutto come hai sempre fatto.
Perdonami di non essere stato il migliore, avrei voluto esserci sempre per te, come ci sei sempre stato tu, ma-

Jack smise di leggere.
Non credeva a ciò che aveva in mano.
Quella era la sua prima lettera, indirizzata a Zach.
E perchè mai ora era nelle mani di Jonah, nascosta?
Mille domande si stavano intromettendo nella mente del ricciolo.
Ma il primo pensiero che ha avuto era quello che Jonah avesse nascosto la lettera senza farla vedere a Zach per qualche motivo.
Perchè fare una cosa simile?
Magari aveva solo voluto conservarla dop averla fatta leggere a Zach?
Era ancora una volta confuso.
Doveva andare più a fondo in quella storia.

- Hey! Cosa stai facendo in piedi a quest'ora?- Disse Jonah, puntando la torcia del telefono in faccia a Jack.
- Oh scusa, stavo cercando il bagno...-
Nascose la lettera nei pantaloni.
- Mi sembra di averti spiegato che il bagno è appena esci, sulla sinistra.-
- Sì, hai ragione, è solo che mi ero dimenticato... scusa se ti ho svegliato.- Disse il ricciolo abbassando lo sguardo.
- Quindi sei stato tu a fare quei rumori?-
- Quali rumori?- Mentì.
- No, nulla, sarà stato il nostro cane... capita, a volte si sveglia anche lui nella notte.- Disse Jonah incuriosito, dall'evidente menzogna di Jack.
- Buona notte Marais...-
- Notte Avery.-

Appena Jonah uscì dalla stanza, il ricciolo tirò fuori la lettera e la mise nel suo zaino.
Decise che non avrebbe detto nulla di quella scoperta.

8 Letters Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora