Capitolo 6

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- Grazie di tutto.-
- Si ricordi che non deve fare esercizi fisici o grandi sforzi per quasi un mese.- Disse l'infermeria accompagnando Jack all'uscita dell'ospedale.

Jack comprò un francobollo e una busta dove inserì la lettera, sul retro attaccò il francobollo e scrisse una "I"
Poi la mise nel postbox e se ne andò, chiedendosi se avesse fatto la cosa giusta.
Magari i ragazzi non lo avevano contattato perchè non volevano più che rientrasse nelle loro vite, magari perchè volevano eliminarlo per sempre dai loro ricordi, magari per loro Jack Avery non esisteva più.
Ma egli non voleva arrendersi.
Voleva far parte della loro vita, di nuovo.
E l'unico modo per farlo, era tornare da loro, a Los Angeles.
Ma saranno ancora lì?
Ma saranno ancora tutti uniti?
Camminando per strada Jack pensava  a come potessero essere adesso le loro vite.
Magari si divertivano insieme, ancora.
Magari scherzavano insieme, ancora.
Magari facevano musica, ancora.
Magari le loro vite erano felici, ancora.
Felici? È adatto questo termine?
Le loro vite erano felici, ancora?

Abbassò lo sguardo osservando il suo outfit.

- Quale mi sta meglio?-
- Quante ne hai provate fino ad ora? Deciditi.-
- Ne ha provate undici.- Specificò Daniel.
- Grazie per avermelo ricordato. Adesso ne provo altre undici.- Disse Jack.
- Uff...- Ansimò Zach annoiato.
- Zach non sbuffare, l'ultima volta abbiamo aspettato te, anzi, volevo dire tutte le volte, arrivi sempre ultimo alle interviste.- Riacchiò Corbyn.
- Va bene ragazzi... Prenderò questa.- Disse Jack andando a pagare la sua nuova felpa.
- Ma la felpa è quella che abbiamo già noi quattro, avevi detto che non ti piaceva.-
- E allora? Almeno saremo tutti come fratelli, con la stessa maglia.- Rispose.
Guardandosi misero le mani una sopra l'altra.
-1    2    3 Why don't we!- Esclamarono insieme.

Quella felpa la stava indossando.
Era un bellissimo ricordo di loro, della loro unità.
Il pensiero di Jack venne interrotto dal rumore di uno sbando di una macchina.
Ma presto gliene sovvenne un altro, ma il seguente era terrificante.

- Non funziona!-
- Come faccio!-
- Calma Jack! Calma!-
Era fuori controllo.
- Daniel aiutalo!- Urlò Jonah.
- Non funziona! Ha ragione Jack!- Esclamò a sua volta Daniel.
- Jonah! Jonah! Cosa facciamo?- Disse Zach in preda al panico.
- Jack! Jack!- Lo distrassero.
- Corbyn, C...C...Corbyn!- Tremò la voce di Daniel.
Il ricciolo si girò, guardando Zach negli occhi.
- È colpa mia Zach, non avrei mai dovuto...-
Tutto dipendeva da Jack.
Il cuore batteva, il respiro era più pensante, i suoi amici lo guardavano, aveva addosso una grandissima responsabilità, gli urli si erano fatti più forti, ma c'era una frase, una frase che si distingueva tra tutta quella confusione.
- Vi voglio bene ragazzi.- Disse Corbyn ad alta voce, così che tutti potessero sentire le sue parole.
Un boato aveva messo fine a tutto quel frastuono, e aveva calato un intenso silenzio.

Jack era paralizzato.
- È stata colpa mia.- Disse poi.



Spazio autrice
Vi prego, perdonatemi tantissimo per non aver aggiornato in molti mesi, vi prego perdonatemi se i capitoli sono brutti, vi prego perdonatemi se i capitoli sono corti.
Scusate se non aggiorno molto...
Comunque...
Jack ha una figlia adesso... come avete reagito a questa notizia?

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