Insane.

Chapter Six.

“Non ci credo, mi hai davvero portato dei fiori!” Sobbalzo, ridendo leggermente.

Harry in risposta arriccia il naso e scopre le fossette.

“Sì, ma ora così io sono messa molto peggio di te.. Insomma, sono una vera e propria malaticcia, tu sei così.. Wow” Harry era bello, ma devo dire che questi jeans e quella maglietta gli donano di più di un semplice pigiama o di una tuta.

“E i jeans non sono stretti quanto vorrei” dice sorridendo “dovresti vedere quanto sono belle le mie gambe” e improvvisa una sfilata, un po’ ridicola per le sue movenze e un po’ goffa per il fatto che ora cammina senza stampelle.

Mi porge i fiori con un inchino e io arrossisco leggermente. Poi mi si siede di fianco.

“Sai…” inizia, accarezzandomi le nocche con il pollice, come fa sempre “Penso… Che mi mancherai, piccola” e il mio cuore manca un battito quando mi chiama così. Non l’aveva mai fatto, ma anche giustamente, tra amici non ci si chiama così..

“Anche tu Harry” sorrido, cercando di prendergli la mano. Ma lui si scosta e, quando lo guardo in maniera interrogativa, lui mi fissa con gli occhi come vuoti. Scrolla la testa e poi è lui a prendermi la mano.

Mi bacia la punta delle dita e poi si avvicina di più a me.

“Non penso di volermene andare da te” dice piano, appoggiando la bocca tra i miei capelli e baciandomi la testa, mentre pronuncia quelle parole.

Sono pietrificata, lui non può abbandonarmi. Se ne andrà in California, non… Non esisterà più nella mia vita quotidiana.

Muovo leggermente la testa, spostandola sull’incavo del collo di Harry e abbracciandolo. Le lacrime mi pizzicano gli occhi e sospiro lentamente.

“Non dirmi bugie” dico, indecisa sulla risposta che vorrei: se mi dicesse che in realtà non vede l’ora di tornare a casa farebbe male, ma se mi dicesse che vuole davvero restare con me ,sarebbe anche più difficile lasciarlo andare via.

Con due dita mi alza il mento e mi guarda dritto negli occhi.

“Non ti mentirei mai” mi risponde con un tono secco che quasi mi spaventa. Non riesco a sostenere il suo sguardo e perciò mi metto a fissare il pavimento.

“Mio padre sarà qui a momenti.. e stasera prenderò il volo per tornare da mia madre. Ti scriverò ogni volta che posso, ti chiamerò ogni giorno, ti starò più vicino possibile. E’ strano, ma.. Mi sento come se io fossi parte di te.” Mi dice, con un tono dolce ma con uno strano sorriso.

“Harry” sospiro. “Io non..” la voce mi si affievolisce e decide di non uscire più.

“Lo so, piccola”

Il tempo trascorse troppo in fretta, nonostante fossimo abbracciarti in silenzio, senza fare nulla. Il suo telefono squilla e, dopo averlo guardato, sposta gli occhi sui miei, insicuro su cosa fare o dire.

“Quindi…”

“Già. Devo andare.”

Mi abbraccia forte per l’ennesima volta, per poi alzarsi, spostare il suo borsone sulla spalla e avviarsi alla porta.

“Sam?” dice, prima di aprirla, con il suo solito, strano, modo di pronunciare il mio nome.

Alzo lo sguardo, permettendogli di vedere i miei occhi lucidi. Non dico nulla, come bloccata.

Fa cadere, in un gesto disperato, la borsa per terra e corre da me.

Avvenne in un secondo, non so dire come, ma ora le sue labbra premevano sulle mie, forti, disperate, bisognose di contatto. Spostò le mani dal mio viso, per appoggiarle sul fondo della mia schiena, mentre io spostai le mie dietro il suo collo. La sua lingua spinse tra le mie labbra, che si schiusero senza aspettare altro. Il contatto con il suo piercing mi provocò un leggero brivido sulla schiena, sentivo la pallina spostarsi leggermente, fredda e metallica.. Fu dolce, triste, indimenticabile, mentre le sue mani mi stringevano un po’ troppo forte e il suo corpo mi spingeva leggermente all’indietro. Quando si allontanò dalle mie labbra, rimasi immobile, ancora con gli occhi chiusi, per elaborare e assaporare al meglio il suo sapore metallico.

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Lo voglio anche io Harry :'(

La storia va avanti, prosegue, Harry se ne va... "Ma tornerà, vero?"

Prometto alcuni stravolgimenti, a breve.

Un bacione :D