Chapter Ten.

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La mattina mi sveglio abbastanza intontita e devo guardare il cellulare prima di rendermi conto che è il mio compleanno.

Il 22, 22 anni. Tanti auguri a me. Ho il telefono pieno di messaggi di persone delle quali non mi importa nulla. Manca qualsiasi cosa da parte di Harry. Da entrambi gli Harry, penso tristemente. E come se non bastasse, oggi devo vedere il dottor Payne. Bella merda.

Il sogno di questa notte mi ha rovinato il sonno e infatti ho due profonde occhiaie sotto gli occhi. Quando scendo, devo sbattere gli occhi diverse volte prima di rendermi conto che ho davanti la mia intera famiglia che mi urla “auguri”.

Non che non sia felice di vederli… Ma… Non mi va. Non con ciò che mi aspetta oggi pomeriggio.

“..Grazie” bofonchio e sparisco dalla stanza prendendo un pezzo di pane dalla tavola. Esco abbastanza lentamente da poter sentire l’allegra, inutile canzoncina affievolirsi, lasciando delusi i miei parenti.

Solo che poi mi prende il senso di colpa, perciò decido di cambiarmi e truccarmi e di fingere di essermene andata subito solo per potermi rendere presentabile. Ogni volta che mi guardo davanti allo specchio, riprovo la sensazione di Harry che mi bacia il collo. Ma poi, ogni volta ripenso a come non mi abbia nemmeno augurato buon compleanno e mi acciglio.

Il pranzo è piuttosto tranquillo e passa in allegria, dopo tutto loro mi vogliono bene, sono contenta di essere scesa per stare con loro. Mi hanno regalato un po’ di soldi che mi saranno utili in California, più qualche abito e dei libri; ringrazio tutti sinceramente, perché sono proprio queste cose semplici che mi fanno piacere.

Sono le 4 quando tutti se ne vanno. Manca un’ora al mio appuntamento, quando mia madre mi prende da parte e mi da il suo di regalo: una collana con la mia iniziale, una grande S, intrecciata alla sua E. E’ davvero bellissima e gli occhi mi bruciano per le lacrime, che iniziano a scendere quando noto che lei ne indossa una uguale. La stringo forte, per un sacco di tempo, sempre più forte.. Quando mi allontana, ha gli occhi spalancati e non capisco il perché. Mi viene voglia di darle un pugno, ma questa volta mi trattengo dal farlo.

“Vado a prepararmi per il signor dottore Strizzacervelli” dico sbuffando, ed esco.

Aprendo la porta della mia camera, trovo un pacco sul mio letto, firmato “Il tuo H.”

Apro il pacco nervosamente, soprattutto perché non so se sia di mio fratello o del mio.. Di Harry, dalla California.

C’è dentro una foto di un tatuaggio. Samantha, con un carattere corsivo, con le curvature sfumate. Lo sfioro meravigliata, come a cercare di sentire la pelle ancora gonfia. E’.. meraviglioso e sono senza parole. Harry lo ha fatto davvero. Comincio a piangere, lo voglio chiamare, voglio parlargli, io ho bisogno di lui. Me lo disse e aveva ragione: “Mi sento come se fossi parte di te” e lui è parte di me. Lui è più parte di me di quanto lo sia io stessa.

Dietro la foto, c’è un biglietto:

“Ciao piccola mia. Mi manchi da morire. Ho pensato di farti un altro regalo, ma vorrei che non lo aprissi fino a stasera, perciò lascia intatto il pacchetto – e sii consapevole che, se lo apri prima, io lo saprò, perché sono parte di te. Sii forte oggi, manca poco e poi sarai finalmente da me. Non vedo l’ora di baciarti. Non vedo l’ora di stare con te e di portarti nei posti che per me sono speciali, così lo saranno ancora di più, se condivisi con te. Con amore, il tuo H.”

Mi cade una lacrima, proprio sopra la H e quasi mi sento in colpa di essere tanto stupida, ma senza di lui io non sono niente. Scuoto la testa: - Non vedo nemmeno io l’ora di baciarti – penso tra me e me, infilando il pacchetto nella borsa, per portarlo con me.

Dottor Payne’s POV

Samantha sembra più sciolta dell’ultima volta, quando entra nel mio ufficio. Ma, questa volta, non pensa nemmeno per un secondo di posare la sua borsa a terra e la tiene stretta sulle sue gambe.

Quest’oggi, parlo con lei della sua vita di tutti i giorni. Mi racconta del perché sta studiando economia e di come trovi piuttosto semplice l’università. Poi le chiedo di parlarmi della sua infanzia; in fine della sua giornata. Mi racconta che oggi ha compiuto 22 anni e del pranzo con tutta la famiglia. Mi sembra sempre a suo agio  e i suoi discorsi sono razionali e seguono un filo logico. Bene, ottimo segno.

Al termine della seduta, le annuncio che nella terza vorrei che ci fossero anche i loro genitori, poiché parleremo dei loro rapporti. Lei annuisce, stringendosi un po’ nelle spalle, ma la registro come una normale reazione, soprattutto se li incolpa per questi nostri incontri.

Poi si congeda e si alza. Prima di aprire la porta indugia. Si volta e mi dice, guardandomi negli occhi:

“C’è una cosa che non le ho detto che mi turba, dottore. Sa.. tutti mi hanno fatto dei bellissimi regali, ma c’è una persona che non mi ha mandato nulla, né scritto degli auguri. Mio fratello, non si è nemmeno fatto vivo, oggi.”

Rimango a fissare la porta per un minuto intero, con gli occhi spalancati. Non può mancare un puzzle così grande nella sua mente. Prendo il telefono e digito un numero velocemente.

“Signora Campbell?”

Sam’s POV

Messaggio :

Inviato alle: 22.05  Da: Harry

Adesso puoi aprire il pacchetto. Auguri.

Credo di aver aspettato questo messaggio per tutto il pomeriggio.

Prendo il pacchettino tra me mani e lo osservo: è quadrato e rigido, ma sotto la carta sento qualcosa di soffice. Strappo la carta e mi ritrovo in mano uno scatolino da gioielleria. Il cuore mi batte forte. Mi sentirei quasi in colpa se avesse speso molti soldi per me. Lo apro lentamente e trovo un bracciale fatto a catena con un cuore appeso a un’estremità. Spalanco la bocca e lo sfioro, quasi a rassicurarmi che sia reale. Poi lo prendo in mano e noto che c’è una frase incisa dietro:

“Mille volte cattiva notte poiché mi manca la tua luce.”

Con un gesto istintivo, me lo porto sul cuore, che batte forte e sorrido a sentire il metallo a contatto con la mia pelle, sopra l’orlo della camicetta scollata. Poi lo chiamo, perché sentire la sua voce è la cosa che più mi serve. Non mi dice nemmeno “Pronto”, ma mi ripete la frase che ha inciso sul cuore. Anzi, la frase che ha inciso nel MIO cuore. La voce mi trema, quando riesco solo a dirgli grazie per il regalo. E lui mi augura per l’ennesima volta buon compleanno, ed è dolcissimo.

Quando riattacco, la telefonata mi ha lasciato un sapore dolce e amaro insieme; mi manca così tanto la sua luce. La sua scelta di parole mi emoziona: ricordo bene che è la scena del balcone di Romeo e Giulietta e lui si sta congedando da lei per la notte. Mi fa sapere quanto teniamo l’una all’altro, pur essendo divisi, non da un balcone, ma da migliaia di chilometri. Ma so che, tra poco, faremo cedere questo balcone e io cadrò da lui, nella caduta più dolce che un cuore possa sopportare. E sentirlo dire dalla sua voce, me lo fa sentire così vero.. I singhiozzi si impadroniscono di me per l’ennesima volta.

Buon Nataleeeee a tutti!

Ho pensato, dopo la mia assenza trooooooooppo lunga, di aggiornare di nuovo dopo pochi giorni! In questo periodo di febbre e tosse sono andata avanti con la storia, ho scritto un bel po'.. Spero di non aver aggiunto deliri febbrili ahahahaha

Voi, come avete passato le vacanze?
Un bacione :3

Insane.Where stories live. Discover now