Ritorno verso il mio corridoio circa dieci minuti dopo, delusa per non averlo trovato e affaticata per lo sforzo che il mio corpo deve compiere, mentale e fisico, per usare questi attrezzi infernali che sono le stampelle. Con mia grande sorpresa, lui stava aspettandomi seduto sul mio letto.
“Ciao, piccola e impacciata stampellata” mi dice, sfoderando un sorriso magnetico.
“Non mi chiamare così” lo rimprovero, mentre, da brava impacciata che sono, zoppico verso di lui.
“Dov’eri?” mi chiede.
“Veramente, ti stavo cercando.. Volevo farti vedere quanto sono brava con questi cosi” rispondo, facendogli uno scherzoso occhiolino. “Come hai passato la notte?”
“Bene.. Mi sei mancata.” Dice e abbassa lo sguardo, per sfiorare le mie nocche con il pollice, forse imbarazzato?
Risucchio un respiro, incerta sul cosa rispondere. In effetti, era la prima notte che non passava a salutarmi e in mattinata mi ero chiesta il perché. O forse era passato, ma io dormivo.
“Mi dispiace non essere rimasta sveglia ad aspettarti.. O per non essermi svegliata, se sei passato” dico, mascherando così la mia domanda.
“In realtà, non mi sono mosso dalla camera tutto il tempo. Stavo… stavo pensando” dice, mentre una strana ombra offusca i suoi occhi verdi. Quest’ombra mi è come familiare, ma non riesco a ricordare dove l’ho già vista.
“A cosa?” gli dico e, notando la sua espressione combattuta, gli prendo la mano.
“Domani me ne vado.”
Il mondo mi crolla addosso. Certo, sarebbe arrivata questa cosa, ma soprattutto non avrei mai pensato che mi avrebbe fatto tanto male. Ma in ogni caso, questa non mi sembra una cosa a cui dover pensare tutta una notte.. Voglio dire, potremmo vederci quando uscirò, dopo tutto lui abita… In realtà, non so dove abiti. Ma sento che non è troppo lontano, questo dove.
“Wow, che bello! Sono felice” improvviso e fingo, abbracciandolo forte. Nel momento in cui chiude le mani dietro la mia schiena, mi sento attraversata da un brivido ed ho improvvisamente freddo.
“In realtà, Sam…” indugia, allungando come sempre la “a” del mio nome “.. In realtà, me ne andrò da qui. Dall’Inghilterra. Torno in California” Il mio cuore manca un battito. Poi due, poi tre. Mi allontano in fretta dalla sua stretta, che è diventata… Troppo stretta.
“Oh, quindi è lì che vivi… Penso che sia… Che sia per questo, che non me l’hai voluto dire prima. Giusto?”
“Giusto”
Cerca la mia mano, ma io mi sento costretta a toglierla. Quando se ne accorge, mi guarda di nuovo in quel modo. Non so descriverlo, ma ha gli occhi… Grigi? Con i bordi arrossati. Dura solo qualche secondo, prima che lui scuota la testa e mi sorrida dolcemente.
“Bene, devo andare. Tra poco passano i dottori e se non mi trovano in camera, poi mi stressano” dice, mentre con una mano si scuote i capelli.
“Sarebbe una fortuna per loro non trovare un “piccolo e impacciato stampellato”” dico, imitando la sua voce profonda, per ripicca. Ride, ride forte, con le labbra socchiuse e vedo che ha un piercing sulla lingua, che non avevo mai notato prima.
“E’ un piercing quello?” gli domando. Non sono quel tipo di persona che giudica un piercing come una cosa da delinquente, ma devo ammettere che cozza con la sua personalità dolce.
“Ciao Sam!” mi risponde, ignorando ciò che gli avevo chiesto, per poi uscire.
Improvvisamente, mi manca già. Non so davvero il perché, ma qualcosa mi attrae a lui. E’ peggio di una calamita. E’ irrazionale che mi senta così vicina a uno sconosciuto, voglio dire, lo conosco da così poco.. Ma soprattutto, non mi ha mai detto nulla di lui, perciò non posso essermici affezionata. O sì?
Questo ragazzo mi confonde e in qualche modo so che lui era la mia ancora di salvezza. I suoi occhi così verdi, mi davano una sicurezza che in pochi hanno saputo trasmettermi. Il suo corpo esile, anche in pigiama, era bellissimo. Per non parlare dei suoi capelli. Quei capelli che toccava costantemente, come faccio io coi miei. Ricci, bellissimi, scompigliati e costantemente disordinati. Il suo sorriso era qualcosa di magico, faceva comparire due fossette ai lati della sua bocca, le più belle che avessi mai visto. In qualche modo, so che il suo incontro mi avrebbe cambiato la vita. E mi chiedo se questo cambiamento è solo fonte della mia immaginazione o è reale.
Heeeeeeei!
Ho aggiornato poichè la mia storia è stata votata da alcune di voi! E poi perchè non vedevo l'ora di farvi sapere che dovremo dire addio ad Harry per un bel po'.. O forse no?
In più, nessuna nuova sul versante del fratello di Samantha..
Spero che la storia continui a piacervi, un bacione!
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Insane.
Romance"Mille volte cattiva notte perchè mi manca la tua luce." Mille volte cattiva luce perchè mi manca la tua notte.