Nipote?
Se aveva detto che era suo nipote, e se Johyun era suo cugino...l'unica soluzione che mi veniva in mente era che il vecchio fosse realmente il padre del generale, e di conseguenza lo zio del mio ragazzo.
Dio, che intrighi.Mi morsi il labbro in confusione, confusione che fu interrotta dalla voce del vecchio.
"Ormai penso tu l'abbia capito. Sì, sono suo padre"
-finalmente una voce che mi spiega tutto...-
"Ne avevo già un'idea, vista la vostra somiglianza" ammisi sorridendo. "Comunque, posso chiederti come puoi aiutarci? Voglio dire, hai un piano, o non so..."
"Prima di andare in pensione ero un detective, ho risolto molti casi anche fuori il territorio di Anaris e mi hanno portato ad avere molto rispetto dagli altri colleghi. Non che mi ritenessi un genio, ovvio, facevo solo bene il mio lavoro ed era quella la cosa che più mi piaceva. Johyun ti ha portata subito qui, vero? Sapeva che suo padre in giovane età era un asso nello scovare i colpevoli"
Rise alla fine, dando un paio di carezze alla nuca del figlio, il quale scacciò la sua mano con irritazione. Ovviamente non era arrabbiato con lui, forse odiava solamente quando si comportava così in presenza degli altri.
Non potei che ridere di fronte lo scenario, volgendo di nuovo l'attenzione all'uomo."Quando incominceremo?"
"Domani mattina, cara, mi sembra che abbiate già fatto molto per oggi, perciò puoi andare a riposare a casa. Abiti qui vicino hai detto, no?"
"Sì, esatto"
Il pranzo si concluse mezz'ora dopo; della tavola piena e fumante, erano rimasti solo i piatti e le bottiglie vuoti. Un pranzo coi fiocchi.
Ci alzammo dal tavolo e ci spostammo in soggiorno, dove avevamo poi spazio per parlare."Avete già trovato qualche prova?" Domandò il padre del generale, curioso.
"Sì. Sulla scena abbiamo visto delle impronte di sangue, ma quello che più ci ha colpiti è stata la forma delle scarpe in questione. Sono senza dubbio da donna, visto lo spacco occupato sicuramente dal tacco, molto sottile" parlò Johyun, prendendo dalla tasca il nastro con sopra stampata la testimonianza.
La mostrò al padre, che la prese e osservò bene le linee formose del modello. Lo vidi annuire dopo pochi secondi, guardarci come se fosse d'accordo.
"Avete ragione, è di una donna"
Si portò le mani sulle tempie e le massaggiò per poco tempo, prendendo da una custodia un paio di occhiali neri.
Li indossò, successivamente si scusò dicendo che aveva bisogno di essi per far riposare la vista."Dobbiamo però capire a chi appartengono, il ché non sarà facile. Il solo aiuto che abbiamo è che questa scarpa è molto costosa, perciò se la possono permettere solo le donne aristocratiche o comunque che hanno un lavoro fruttuoso"
"Ha ragione..."
"Dammi del tu, EunMi" mi riprese una seconda volta ridacchiando.
Annuii diventando leggermente rossa sul viso.
Diedi un paio di colpi di tosse e mi aggiustai una cioccca di capelli dietro l'orecchio; guardai l'uomo, che continuava a guardare quella prova con attenzione, probabilmente osservandone ogni dettaglio."Ho un amico, al mercato, che fa il calzolaio...magari può darci un aiuto. Lo conosco abbastanza da sapere che si annota tutto ciò che i suoi clienti comprano"
"E se non saprà dirci niente? Magari quella scarpa è stata comprata un anno fa, e non penso che si tenga un inutile foglio vecchio"
"Ha ragione. Papà, ne sei sicuro? Che facciamo nel caso fosse chiuso, o non abbia nessuna idea?"
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~Aɳɠҽl [Jeon Jungkook]~
Fiksi Penggemar(Sequel di Guardian) "Grazie per tutto...grazie per esistere, grazie perché soltanto tu sei stata in grado di porre fine all'incubo in cui ero rimasto prigioniero...grazie per aver creduto in me, grazie per aver risposto tutto il tuo amore nel mio c...