Se pensavo che Samuele potesse prenderla come Greta, mi sbagliavo di grosso. In realtà non ha detto granché, ma il suo sguardo diceva tutto. Credevo di potergli dire ogni cosa, dai tempi della scuola materna io e Samuele vivevamo praticamente in simbiosi, era diverso che con Greta: lui era la parte maschile che mi mancava e io ero la parte femminile che mancava a lui. Amavamo passare le giornate a leggere riviste di gossip e a fare commenti su tutto quello che leggevamo in internet, ci piaceva parlare di tutto, dagli argomenti più frivoli a quelli più delicati. Inutile dire che quando i miei si sono separati, lui era sempre a casa mia e, forse per questo motivo o chissà per quale altro, la gente ha iniziato a credere che io e lui stessimo insieme, inclusa mia madre. Così, da quel periodo in poi, iniziammo la nostra "finta" relazione. Finta nel senso che stavamo insieme in tutto e per tutto, perché eravamo davvero una coppia eccezionale: andavamo al cinema, andavamo alle feste insieme, persino al ballo della scuola lui mi accompagnò in veste di mio cavaliere. Insomma eravamo una coppia fatta e finita...ad eccezione di una cosa: lui era gay. Vi chiederete, a che pro far finta di stare con un ragazzo omosessuale? Bene la prima ragione è meno scontata di quanto possiate credere: non poteva dirlo ai suoi genitori. La sua famiglia è il modello della famiglia perfetta, o almeno così pensano di essere. Il padre lavora per una piccola industria poco distante da casa e, pur essendo solo un operaio, permette alla moglie di fare la casalinga o di fare la perfetta volontaria per le associazioni benefiche. Tutte le domeniche sono in chiesa a pregare e in occasione delle festività raccolgono fondi per quelle che si dicono "migliorie ecclesiastiche". Se solo sapessero di avere in famiglia un figlio che ama persone del suo stesso sesso, lo crocifiggerebbero probabilmente; tutto bene invece, per il fratello gemello di Samu, Gioele. Lui si che è il figlio perfetto: tutte le domeniche si presenta vestito di tutto punto in chiesa, e mentre i genitori pensano che il figlio stia aiutando il prete con le offerte, lui si sbatte la figlia della perpetua proprio nel bagno della sagrestia; quando vanno alle cene di famiglia mentre il fratello gay mangia al tavolo e preferisce tenersi per sé le proprie esperienze, l'altro decide di raccontare a tutti di quando nel campeggio degli scout, lui e un altro membro del gruppo, si sono imbattuti in un orso e con grande coraggio l'hanno cacciato. Peccato che, mezza città sappia molto bene che non fosse un orso, ma il capo scout, che loro scambiarono per un animale mentre erano sotto effetto di allucinogeni. Come avrete potuto capire, non esistono quasi mai le famiglie perfette. E' per questo che io ho deciso di far parte della farsa. Quante volte dai quattordici anni in su, quando si va alle cene di famiglia soprattutto, ci viene rivolta la domanda: "E il fidanzatino, ce l'hai?". La seconda, e non meno importante della prima, ragione per cui io e lui "stiamo insieme" è per far star calme le acque: se una sera torno tardi dopo una serata con gli amici, a mia madre basta dire che ero con Samuele, lei subito si tranquillizza e io non sono obbligata a fornirgli il codice fiscale di tutti i miei amici. Quando le vecchie arpie della chiesa parlano tra loro, i nostri nomi sono destinati solo a belle cose, esse pensano: quando due ragazzini si innamorano in così tenera età, difficilmente riusciranno a passare il resto delle loro vite separate.
"Come è possibile?!" ha il tono di uno che ha appena scoperto di essere stato tradito. "Non mi sembra di aver mai sentito da te, che avevi già fatto sesso!" ora è arrabbiato: "Insomma, o sei la Vergine Maria o qualcuno è entrato ben bene nelle tue mutande!" si gira e mentre afferra la maniglia della porta per andarsene, decido di essere sincera fino in fondo: "hai ragione, che ti posso dire? E' successo, e non l'avevo messo in conto. Sai, quando le cose ti sfuggono di mano..." feci una breve pausa e continuai: "Non è stato niente di che. Eravamo ubriachi e ci siamo fatti prendere la mano. Il fatto è che Alex non mi ascolterà mai Samu, l'unica cosa che mi ricordo di quel...quella specie di rapporto è che lui mi diceva che se tu l'avessi scoperto, non voleva coinvolgimenti, figuriamoci questo" e indico la pancia al mio amico scosso. Mi guarda ancora perplesso e ferito, ma so che è troppo gentile per aggredirmi e dirmi di essere un' amica di merda, così mi chiede: "Hai già deciso cosa fare?". "No". "Tua madre cosa ti ha consigliato?" "Vedi sta proprio qui il casino, mia madre mi ha detto che mi starà vicina qualsiasi decisione io prenda, evidentemente perché pensa che il bambino sia tuo: cambierebbe idea se sapesse chi in realtà sia il soggetto in questione". "Dille la verità, anche se questo comporta il fatto che non vorrà più rivolgermi la parola per avergli mentito tutto questo tempo". "Non posso." "E come pensi di fare allora? Cioè è chiaro che se tieni il bambino sarà difficile che possa anche vagamente somigliare a me e non a lui." "Lo so, ci ho già pensato." dico con le lacrime che stanno nuovamente per affacciarsi! Greta si schiarisce la voce, "ragazzi mi sembra abbastanza semplice, basterà dire che mentre tu eri via per le vacanze di Halloween, lei ti abbia tradito ad una festa!" disse come se fosse scontato. Ci pensai su, forse non era tanto malvagia come idea: certo, in un primo momento avremmo dovuto fingere di allontanarci, per far pensare a tutti che non me l'avrebbe perdonata tanto facilmente, ma poi, lui mi avrebbe perdonato e saremmo tornati insieme. Passammo il resto del pomeriggio ad escogitare un piano che fosse ad hoc per l'occasione e all'ultimo, mi resi conto di aver monopolizzato la giornata e di non aver nemmeno chiesto a Samu come andasse con il suo vero ragazzo. "Abbastanza bene, cioè, come in ogni coppia ci sono alti e bassi, e tra noi, vista la differenza d'età, direi che ce ne sono anche troppi, però tutto sommato, credo davvero di piacergli." "Ma scherzi, è rimasto due giorni senza di te e stava già andando in paranoia" gli dissi, ricordandomi della mattina in cui passò un'ora dicendomi che secondo lui, Samu non era abbastanza interessato. Ah già, la mattinata in questione era ieri, quando sono andata al bar senza Greta e Gigi si è seduto a farmi compagnia. Da quando so di essere incinta, è come se il tempo scorresse più lentamente. Sono davvero una bella coppia quei due, uno alto e muscoloso e l'altro piccolo ed esile, Gigi e Samu, chi l'avrebbe mai detto. Sono l'unica coppia che ancora mi può far sperare nell'amore, sono tanto teneri, ma la cosa più bella è che si rispettano a vicenda, questo in fondo non è il segreto dell'amore?
Ci salutiamo e ci rendiamo conto di esserci scordati di mangiare: sono le nove di sera e la mamma tra un'ora tornerà a casa. Il minimo che io possa fare è prepararle una cena coi fiocchi. Si è spezzata tutto il giorno la schiena nella fabbrica di cartone in cui lavora: a volte fa il doppio turno per coprire tutte le spese che la nostra casa richiede. Se ci rifletto, negli ultimi anni, la mia mamma è invecchiata molto. Sarà il divorzio con mio padre, il mio carattere difficile, il fatto di crescere una figlia adolescente da sola e ora questo, devo ammettere che molta della responsabilità sia mia. Metto un po' di olio nella padella mentre la pentola con l'acqua della pasta sta scaldando. Prendo la pancetta nel frigorifero e la faccio saltare e cerco di concentrarmi su quei movimenti in modo da non pensare a quello che dovrò dire a mia madre tra qualche istante. Accendo la tv sul programma della musica e mentre cucino mi sorprendo anche io del fatto che sto ancheggiando. Ormai prendo un bel ritmo, spadello la pancetta e taglio le zucchine: sì decisamente il nostro piatto preferito, le penne alla crema di zucchine con pancetta. Mi viene l'acquolina solo al pensiero. Sento la chiave girare nella serratura, la mamma entra ed è sorpresa di vedermi all'opera, io non cucino mai per lei, anche se ho un vero talento in cucina. "Vado a fare una doccia e arrivo" mi dice con un sorriso che coinvolge anche gli occhi e si avvia al bagno. Distrattamente cambio canale in tv e metto il telegiornale, stanno parlando di una nuova droga, molto potente, sciolta in un cocktail o nell'acqua, rimane insapore e inodore. Mi chiedo perché mai uno dovrebbe prendere della droga e "regalarla" mettendola nel bicchiere ad una ragazza? La voce del giornalista mi chiarisce tutti i dubbi: si chiama Ketamina e viene chiamata la droga dello stupro.
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GIOIA
ChickLitUna ragazza, una gravidanza inaspettata, una madre apprensiva che non può nemmeno immaginare la rete di bugie costruite ad arte dalla figlia. Un ragazzo, no due ragazzi, anzi per la verità tre, tutti coinvolti, ma chi sarà il vero principe azzurro...