Ci sediamo a mangiare, la fame mi è svanita quasi del tutto. Ho un nodo allo stomaco che non mi permette di buttare giù nulla. "Ho visto che Samuele è venuto a trovarti questo pomeriggio!" dice la mamma piuttosto allegra. Decido che è meglio infilarmi una forchettata di penne in bocca per rimandare di qualche minuto questa conversazione, ma la mamma mi guarda spronandomi a rispondere alla sua non domanda. "Sì mamma, gliel'ho detto, se è questo quello che vuoi chiedermi tra le righe" rispondo acida "e se ti può interessare lui mi ha anche lasciata!" cerco di essere il più convincente possibile e a giudicare dalla sua espressione credo proprio di esserci riuscita. Proprio lei che mi ha sempre insegnato che non si mastica a bocca aperta, ora, sembra che abbia completamente dimenticato quella regola. Se ne sta lì, pietrificata con la pasta che si raffredda nel piatto, e mi fissa. Le spiego il discorso che avevamo fatto nel pomeriggio e di cosa avevamo parlato. Mentre le parlo lei sembra ipnotizzata, come se fosse lì con il corpo ma altrove con la mente. La situazione in effetti non è poi delle più rosee : tua figlia quindicenne sta con un ragazzo, lo tradisce e rimane incinta in quell'unica notte di passione vissuta con un elemento quasi maggiorenne (e se si può dire anche non dei più raccomandabili). Quando riprende l'uso della parola, mi fa la domanda fatidica: "Cosa farai? Terrai il bambino?" Io riprendo a mangiare e alzo le sopracciglia, non so veramente che fare, so che da una parte ho tutto contro, ma dall'altra il solo pensiero di uccidere un esserino che si forma dentro di me, mi fa gelare il sangue. "Non lo so, devo pensarci...Sicuramente se vorrò abortire dovrò pensarci e in fretta. Il medico giovedì ha parlato di undicesima settimana, se non sbaglio, alla dodicesima scade il termine per abortire, dopo di che si dovrà andare all'estero..." una forte sensazione strana mi salì dal basso ventre. Non so esattamente cosa fosse, ma fu una cosa molto strana. Un misto tra angoscia e ansia, qualcosa che ti si spalma nelle viscere per farti sentire tutto il dolore, tutto il panico di una decisione del genere. "Non sarebbe meglio per te parlarne con il dottor Trespi? Sai, di tutti i pro e i contro del caso, lui sicuramente ha esperienza in queste situazioni e saprà aiutarti a capire cosa sarà meglio per te, per il tuo futuro." cercò di rassicurarmi sul fatto di avere qualcuno che mi possa aiutare psicologicamente. "Ci parlerò lunedì mamma" e abbozzai un sorriso: "Ora se non ti spiace sparecchio e poi vado a dormire, è stata una giornata molto lunga!" lei capendo probabilmente cosa si prova in questa condizione, allunga una mano, avvicina le labbra alla mia fronte e mi scocca un bacio. "Capisco, è una situazione difficile, ma come al solito ce la farai, io credo in te." e con questa frase che mi rimbomba in testa riesco, dopo essere salita in camera, ad addormentarmi e a dormire finalmente rilassata.
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GIOIA
ChickLitUna ragazza, una gravidanza inaspettata, una madre apprensiva che non può nemmeno immaginare la rete di bugie costruite ad arte dalla figlia. Un ragazzo, no due ragazzi, anzi per la verità tre, tutti coinvolti, ma chi sarà il vero principe azzurro...