Mi asciugo rapidamente i capelli, sperando che per il resto della giornata mi facciano la cortesia di rimanere decenti. Mi infilo i miei jeans stretti e strappati preferiti e dall'armadio recupero la camicetta bianca con le biciclettine ricamate di nero. Agguanto il cardigan e il giubbotto, e mi do un' ultima controllata davanti allo specchio. Ci siamo quasi, però decido che per il mio appuntamento, anzi, primo appuntamento con Riccardo, io possa fare qualcosina in più: decido così di mettermi un filo di fard sulle guance e una passata veloce di mascara. Ecco così va meglio.
Sono di corsa, ho paura che ad un tratto potrebbe spuntare mia madre dalla porta e sorprendermi proprio nel momento in cui io e Ricky stiamo uscendo. Sapere che la propria figlia sia incinta a quindici anni, non del proprio ragazzo, potrebbe già essere motivo di infarto per qualsiasi genitore, sapere in più che, sempre la stessa figlia, esce con un ragazzo più grande, mentre il proprio "fidanzato" è in chiesa con i genitori, mi porterebbe ad una condanna a morte certa. Così infilo il cellulare nello zainetto di pelle nero che le mie amiche mi hanno regalato per il mio quattordicesimo compleanno e mentre scendo le scale come una furia, mi accorgo che Riccardo è al telefono. Fortunatamente. Mi inciampo nell'ultimo gradino e per poco con finisco a gambe all'aria, ma lui non se ne accorge nemmeno, preso com'è dalla conversazione telefonica. Ingurgito senza farmi vedere la mia pastiglia di acido folico e lo raggiungo in salotto, proprio mentre lui riattaccando dice ad un amico che li raggiungerà più tardi. Con un filo di delusione nel sentire che non passerà l'intera serata con me, cerco di dissimulare l'imbarazzo chiedendo dove mi vuole portare. "Beh diciamo che ti porto a mangiare qualcosa e poi devo raggiungere i miei amici. Scusa ma mi hanno chiamato all'ultimo e sai, agli amici non si dice mai di no" mi fa l'occhiolino e mi sorride. Cavolo, ma quanto è bello? Non ho nessuna ragione per lamentarmi del fatto che andrà via prima, in teoria una come me difficilmente ottiene un appuntamento anche solo di un paio di ore con un tipo del genere. Dopo essermi leccata tutte e dieci le dita mentalmente, gli sorrido e usciamo.
"Quale genere di musica ti piace?" mi chiede voltandosi e distogliendo per un attimo lo sguardo dalla strada. "Mi piace molto la musica reggaeton, in generale ascolto un po' di tutto, ma il cantante che adoro di più in assoluto è Ed Sheeran." ed è la verità, ascolto di tutto, però quando voglio sognare, ma sognare l'amore, ascolto lui. Mi immagino nei video di tutte le sue canzoni come protagonista, mi faccio dei film mentali che manco la Warner Bros. "Ahahahhahhahahhahha" ride a crepapelle, non so se mi sta prendendo in giro o cosa, ma mi irrito "no ti prego anche tu? Non è possibile che quel ritardato mentale faccia impazzire tutte così! E' chiaro che lui con il suo aspetto fisico difficilmente sappia di cosa parlino le sue canzoni, ma l'hai visto? Oddio è un pel di carota con una chitarra in mano!" "Se permetti è uno degli artisti più seguiti al mondo, è un genio nella scrittura ed ha una voce pazzesca!" gli urlo praticamente addosso "e se permetti sono una pel di carota anche io e voglio immediatamente scendere da questa cazzo di macchina!" sono furiosa, non tanto per la questione di Ed, ma più per una questione di principio: credo che offendere una persona per il suo aspetto fisico sia una cosa totalmente infantile e meschina. Si ferma e sembra dispiaciuto, si gira verso di me e mi dice: "senti forse siamo partiti con il piede sbagliato, non lo so, però mi dispiace. Andiamo a mangiare qualcosa e poi giuro che ti riporto a casa." Lo guardo in cagnesco, ma come si fa a dire di no ad un ragazzo come lui, parliamoci chiaro, oggi indossa un maglione dolcevita intrecciato color ghiaccio e un paio di pantaloni stretti bordeaux che ti fanno cadere la mascella solo a guardarli. "Andiamo, però non si parla più di musica, sennò so già che finisce male." "Ok" e riparte. Mi è venuta una fame da lupi e spero che non mi porti in uno di quei ristoranti dove ci vanno le credenziali anche solo per respirare. Avrei una voglia matta di ingozzarmi di schifezze tipo crocchette di pollo e patatine fritte, ma preferisco non dirgli nulla per non sembrare una morta di fame. Ci fermiamo davanti a Mc Donald's e il mio umore migliora decisamente, mi ha letto nel pensiero probabilmente: "Ti va di mangiare qui?" mi chiede con l'aria da cane bastonato. Probabilmente si sente ancora in colpa per la discussione di prima. "Certo" sfodero un sorriso a trentadue denti che gli fa capire che apprezzo molto la sua scelta. "Non ti facevo così aggressiva!" ride e mi guarda negli occhi. "Di solito non lo sono, se non sto parlando con uno stronzo!" rido e lo guardo a mia volta. "Touché!" mi apre la porta e mi lascia entrare per prima: che galantuomo. "Tu trova un tavolo, io vado ad ordinare! Che cosa prendo per te?" mi chiede gentilmente. "Un menù Chicken Mc Nuggets grande per favore, con coca cola e maionese, grazie!" Si china sul tavolo dove mi sono seduta e avvicinandosi con la bocca a pochi centimetri dalla mia mi dice: "Adoro le ragazze dai gusti decisi, pochi tentennamenti e idee chiare." poi si alza e mi lascia lì a mezz'aria a capire, o meglio, a non capire cosa stia succedendo. Rifletto sul fatto che probabilmente dovrei dirlo a Greta che suo fratello mi ha portata a cena fuori, poi però capisco che non sarebbe affatto una buona idea e decido di lasciar perdere. Infondo, non penso che lui andrà a spifferare in giro di aver portato una ragazzina come me al Mc, direi che non è proprio una cosa di cui vantarsi con gli amici. "Eccoti bellezza, il tuo ordine, ora vado a prendere il mio!" lascia il vassoio con tutto il ben di Dio di fronte a me e lascia anche il suo cellulare che inizia a squillare. Faccio finta di nulla e mi allungo per vedere chi lo sta cercando: merda, è Greta. E se lui glielo dicesse, probabilmente mi beccherei il culo più enorme della storia. E ora che faccio? Potrei dirgli di mantenere il segreto, come abbiamo fatto per il bacio. Sì, sì decisamente.
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GIOIA
ChickLitUna ragazza, una gravidanza inaspettata, una madre apprensiva che non può nemmeno immaginare la rete di bugie costruite ad arte dalla figlia. Un ragazzo, no due ragazzi, anzi per la verità tre, tutti coinvolti, ma chi sarà il vero principe azzurro...